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Quando gli Italiani fanno la differenza

Il murales all'interno del Great American Ball Park (casa dei Cincinnati Reds)

di Paolo Castagnini

Colpito da un paragrafo nell'ultimo articolo di Michele Dodde che riguarda i Guardians di Cleveland, decido di approfondire e di fare una piccola ricerca sul web. La frase è questa: Una nota a parte meritano queste statue: esse furono disegnate insieme al ponte (che all’epoca si chiamava Lorain-Carnegie Bridge) nel 1932, in stile Art déco dallo scultore Henry Hering e dall’architetto Frank Walker. E, dettaglio affascinante, furono scolpite da un gruppo di scalpellini italiani immigrati che abitavano nel quartiere di Little Italy, a Cleveland, e che già da tempo arrivavano nella città dell’Ohio per lavorare sotto la guida di Giuseppe Carabelli. Nella mia ricerca approdo nel sito internet: Westwrn Reserve Historical Society curata da Pamela Dorazio-Dean che su mia richiesta è ben felice di concedermi l'autorizzazione alla pubblicazione delle foto e a tradurre il testi del sito.

Quella squadra di baseball della MLB, che ha dato vita anche a  film di successo tradotti anche in italiano,  (la serie Major League) e che ha deciso dal 2022 di cambiare nome per rispetto ai Nativi Americani, dopo dibattiti e numerosi sondaggi che hanno coinvolto tifosi e cittadini, decise di chiamarsi Guardians (i Guardiani del Traffico o Guardiani della città). I Guardians sono quattro sculture a due facce collocate sul Hope Memorial Bridge che unisce l'est e l'ovest di Cleveland. Il ponte fu aperto al traffico nel 1932. Ma cosa c'entrano gli Italiani con i Guardians?

Tra le migliaia di immigrati giunti a Cleveland nei primi anni del '900, circa 25.000 erano italiani del sud Italia e della Sicilia. Molti di loro lavorarono come operai generici o operai di fabbrica. Un gruppo di immigrati italiani, tuttavia, possedeva competenze specializzate nella lavorazione della pietra e per tale motivo furono richiesti a Cleveland. Questi uomini erano chiamati "gli scalpellini"  e provenivano da Oratino in provincia di Campobasso.

 

Giuseppe Carabelli (1850-1911) è accreditato per aver portato molti scalpellini a Cleveland a lavorare per lui. 

 

Carabelli era uno scultore di pietre di Porto Ceresio, in provincia di Varese, che arrivò a Cleveland nel 1880 e aprì il "Lake View Granite and Monument Works" di fronte al Lake View Cemetery (dove è sepolto John D. Rockefeller). 

 

Molti di questi scalpellini avevano bisogno di una casa vicino al luogo di lavoro e perciò  si stabilirono nel quartiere situato vicino al negozio. Questo quartiere sarebbe poi diventato noto come la Little Italy di Cleveland.

Giuseppe Scarabelli
Giuseppe Scarabelli

Gli scalpellini non solo trovarono lavoro presso la ditta Carabelli, ma anche presso il Comune e presso numerose altre ditte specializzate nel taglio e nell'intaglio della pietra. 

 

La costruzione del ponte fu ritardata per molti anni a causa della prima guerra mondiale e della mancanza di fondi. La costruzione iniziò poco dopo l'approvazione di un'emissione obbligazionaria del 1927 per $ 8 milioni per coprire il costo (adeguato all'inflazione, ovvero $ 127 milioni nel denaro di oggi). 

 

Walker and Weeks, uno studio di architettura locale ma molto importante, fu assunto per lavorare con l'ingegnere cittadino nella progettazione del ponte per dare un tocco artistico a questa struttura funzionale.

 

Gli architetti fornirono una serie di idee per creare un aspetto più artistico al ponte. Un'idea era quella di includere quattro massicci piloni che contenessero una sorta di scultura. L'architetto Frank Walker disegnò la scultura e li chiamò i Guardiani del traffico. Sono stati progettati con un tocco Art Déco, descritto come "classicismo con uno stile modernista" e si dice che assomiglino al dio greco Hermes. Ogni Guardiano tiene in mano un diverso mezzo di trasporto (un porta fieno, un carro coperto, una diligenza, un'autovettura e quattro tipi di camion), che rappresentano l'evoluzione del trasporto.

 

Henry Hering (1874-1947), di New York, fu assunto come capo scultore dei Guardiani. A quel tempo, era ampiamente rispettato per la sua capacità di creare spettacolari sculture architettoniche. La Ohio Cut Stone Co. è stata assunta per ottenere la pietra ed eseguire le istruzioni di intaglio di Hering. L'arenaria di Berea, una pietra durevole e disponibile localmente, sarebbe stata usata per i Guardiani. La pietra è stata probabilmente estratta presso la sede di The Ohio Cut Stone Co. ad Amherst e poi spedita, per ferrovia, alla località di Little Italy per essere scolpita, dopodiché avrebbe intrapreso il suo ultimo viaggio verso il ponte per il posizionamento.

Il ponte Lorain-Carnegie fu finalmente aperto al traffico nel 1932. La gente era in soggezione davanti ai Guardiani alti 43 piedi sul ponte. 

 

Ma non è stato detto molto su chi ha creato quelle grandi opere d'arte, tranne che nominare gli architetti, Walker e Weeks, e lo scultore capo Henry Hering. 

 

Solo con la ristrutturazione del ponte e dei Guardians nel 1983 fu riconosciuto chi ci lavorò. 

 

Alla riapertura il ponte Lorain-Carnegie, è stato ribattezzato Hope Memorial Bridge in onore di William Henry Hope, padre del famoso comico e nativo di Cleveland Bob Hope. William faceva parte del gruppo che ha contribuì a creare i Guardians e questo portò alla pubblicazione dei nomi di altri membri di quella squadra. La squadra era formata quasi tutta da immigrati, inclusi alcuni irlandesi, tedeschi e britannici. Ma un gran numero erano scalpellini immigrati a Cleveland da Oratino, Campobasso, Italia.

 

Oratino ha una tradizione di intaglio della pietra che risale a tempi antichissimi. Si possono trovare bellissimi esempi del lavoro degli scalpellini in tutto il paese . Secondo www.siviaggia.it , c'è stato un tempo in cui molte famiglie oratinesi possedevano una cava in cui padre e figlio lavoravano insieme per assicurare che le competenze venissero tramandate di generazione in generazione. 

 

Ecco i nomi di alcuni degli scalpellini oratinesi che facevano parte del gruppo che creò i Guardians 

 

  • Antonio, Carmen e Gennaro Chiocchio
  • Anthony e Frank Cipullo
  • Antonio, Celestino, Fiorangelo, Gennaro e Pasquale Fatica
  • Louis Cirelli
  • Sam Gentile
  • Charles Iafelice
  • Frank Leonardi
  • Domenicantonio Mastrangelo
  • Cosimo Palante
  • Celestino e Loreto Petti
  • Peter Salvatore
  • Albert e Henry Tirabasso.

In un articolo del 1983 apparso su The Plain Dealer , un quotidiano locale di Cleveland, Henry Chiocchio, nipote di Gennaro, parlò di aver visitato The Ohio Cut Stone Co. con suo padre e suo zio una sera dopo cena per vedere il lavoro svolto sui Guardians. Henry disse: “Sono rimasto molto colpito. Noi italiani siamo molto orgogliosi di quello che facciamo, soprattutto nel lavorare con le nostre mani”.

 

Dalla primavera del 2022, da quando i Cleveland Guardians iniziarono a giocare la loro prima stagione, gli italoamericani possono guardare con orgoglio il logo della squadra sapendo che l'abilità artistica di molti loro connazionali contribuirono a creare quelle statue imponenti, uniche e iconiche,

 

Anche se gli scalpellini non ricevettero il riconoscimento che meritavano quando i Guardians furono creati, lasciarono comunque un'eredità duratura che fa luce positiva sui contributi che gli immigrati italiani seppero dare non solo a Cleveland, ma all'intera nazione.

 

Paolo Castagnini

 

Credit:  Traduzione e foto con il permesso da "The Italian Sons & Daughters of America (ISDA) "

 

Sotto la foto degli "scalpellini" con una delle statue in costruzione

Più sotto la targa commemorativa a "due facce" inglese e italiano alla "Ohio Cut Stone Co" 

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