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Conosciamo le otto squadre partecipanti alle LDS

da MLB.com 

di Frankie Russo

Terminata la fase della Wild Card si entra nel vivo dei playoff con le LDS che si disputano al meglio delle 5 gare. Con gli Atlanta Braves favoriti, ci si chiede se potranno i Los Angeles Dodgers, o i Philadelphia Phillies o gli Arizona Diamondbacks vestire la corona di regina della NL. O se nell’AL i Baltimore Orioles, dopo un 2022 che li ha visti terminare con oltre 100 sconfitte possano arrivare fino in fondo surclassando i potenti Texas Rangers, o i fantasiosi Minnesota Twins o i campioni in carica Houston Astros. Ma vediamo come si presentano al nastro di partenza, punti di forza e debolezze. 

BALTIMORE ORIOLES dovranno rinunciare al loro closer Felix Bautista per il TJS e quindi lo stress dell’ultima ripresa è tutta sulle spalle di Yennier Cano che nella seconda metà di stagione è stato toccato un po' troppo, specialmente nell’ultimo mese. Il bullpen è abbastanza coperto con i vari mancini come Cionel Perez, Danny Coulombe e il rookie DL Hall, ma con i destri rimane qualche problema. A questo proposito potrebbe tornare utile il rientro del partente Tyler Wells dalle minors, ma pare che l’utilizzo sarà appunto dal bullpen.  Lo scorso anno fu Adley Rutschman a dominare la scena in Baltimore, quest’anno gli Orioles presentano il 22enne Gunnar Henderson tra i candidati di ROY. Per Baltimore è stato una vera e propria inversione di marcia grazie non solo ai due sopra menzionati, ma anche per altri giovani talenti quali Cedric Mullins e Anthony Santander. Non è una squadra appariscente ma giocano bene in difesa e corrono sulle basi con saggezza. Non ci dovremmo meravigliare se vedremo gli Orioles come la squadra del futuro.

HOUSTON ASTROS hanno potuto contare su un forte monte di lancio nella scorsa edizione che ha nascosto la deludente linea di attacco finita con 232/302/389. La rotazione non sembra all’altezza di quella del 2022, quindi è tassativo che l’attacco debba fare meglio. Tutti sappiamo di cosa è capace Yordan Alvarez ma avrà bisogno del supporto dei veterani Jose Altuve e Alex Bregman. Queste sono due pedine fondamentali nel lineup. Un discorso parallelo lo si può fare anche per Michael Brantley il quale lo scorso anno null’altro ha potuto fare che il leader negli spogliatoi causa la sua assenza per infortunio. Dopo 14 mesi di assenza Brantley è di nuovo in squadra facendo quello che ha sempre fatto: battere. La squadra è pressoché la stessa degli Astros che hanno raggiunto le ALCS per 6 anni consecutivi anche se quest’anno il rendimento è stato a sprazzi. Brantley è di fondamentale importanza quest’anno specie se Houston vorrà diventare la prima squadra a vincere due titoli consecutivi da quando lo hanno fatto gli Yankees che vinsero tre consecutivi dal 1998 al 2000. 

MINNESOTA TWINS dovranno cercare di evitare gli infortuni che sono stati il loro vero tallone d'Achille quest’anno. Carlos Correa ha saltato le ultime due settimane di campionato. Royce Lewis che ha battuto 4 grand slam in 8 gare guidando la squadra per OPS, ha dovuto saltare la fine stagione per uno strappo muscolare e per il momento è relegato al ruolo di DH. Byron Buxton non ha mai giocato come difensore quest’anno mancando anche lui le ultime due settimane, e pure quando è andato in battuta non è che ha reso molto. Il rilievo Brock Stewart è stato una piacevole sorpresa con un PGL sotto 1,00 prima di stare sulla lista infortuni da giugno fino alle ultime due serie della regular season. I Twins contano molto sulla mazza di Lewis   che, per il tempo che ha giocato, ha registrato una linea di 309/372/548 nelle 58 partite giocate. Ma la vera chiave di successo per i Twins è il monte di lancio che nel corso della RS ha saputo dominare la zona dello strike guidando le majors per la percentuale di strikeout e terminati quarti per basi su ball concesse. 

TEXAS RANGERS hanno il loro tallone d'Achille nel bullpen che ha il peggiore PGL delle 8 squadre partecipanti ai playoff e risulta 26° nelle majors. Will Smith si è visto togliere il ruolo di closer sostituito ad alternanza da Aroldis Chapman e Jose Leclerc nel mese di settembre. A preparare il piatto per il duo ci sarà Andrew Heaney mentre Jonathan Hernandez, in sostituzione di Chapman, ha concesso la valida della vittoria contro Seattle che è costata il titolo divisionale. Con un bullpen al limite della sufficienza, Bruce Bochy deve sperare nelle prestazioni dei suoi partenti Jordan Montgomery e Nathan Eovaldi. Per la postseason i Rangers non hanno ancora rinunciato a Max Scherzer che nessun avversario vorrebbe affrontare, ma sinceramente il suo recupero sembra poco probabile.  In compenso Texas potrà contare su un attacco pericoloso da cima a fondo e dove Siemen e Seager sono tra i giocatori con più punti segnati. Ma il vero punto di diamante è lo slugger Adolis Garcia con 39 HR e 107 RBI. I Rangers guidano l’AL in MB, OBP, SLG e per numero di HR e BB.  Particolare attenzione va prestata anche al sorprendente 21enne esterno Evan Carter che ha ottenuto delle prestazioni a dir poco sorprendenti da quando è stato promosso nel mese di settembre.

ATLANTA BRAVES Tutto si poteva immaginare eccetto che i Braves in questo momento della stagione avessero problemi con la rotazione dei partenti. Max Fried ha saltato un paio di presenze a causa di una vescica al dito, Charlie Morton è stato già tolto dal roster per le NLDS per un infortunio al dito. Bryce Elder è stato nominato per l’ASG ma da allora ha visto il suo PGL salire drasticamente oltre 5,00 nella seconda metà di stagione. Anche Spencer Strider non ci è sembrato al meglio nelle ultime prestazioni e il numero di strikeout, una volta di gran lunga il più alto, è diminuito drasticamente. Come se non bastasse dal bullpen arrivano notizie di alcuni infortunati che giustificano lo scarso rendimento del mese di settembre e che mette ancor più stress sui partenti. Causa infortunio, Ronald Acuna Jr non era sul roster quando nel 2021 i Braves vinsero le WS, per poi tornare lo scorso anno ma non al meglio della forma.  Quest’anno ha giocato a livelli altissimi. E’ il favorito per l’MVP della NL, è il primo giocatore a realizzare 40 HR e rubare 70 basi. A soli 25 anni può essere considerato il miglior giocatore del momento (tirando fuori dalla mischia Shohei Othani).  Le sue prodezze da leadoff sono il motivo per cui il lineup dei Braves è divenuto storico. E’ un giocatore che da il meglio di se nei momenti critici con potenza in battuta, folgorante velocità e un braccio da esterno da far paura. Tutti ingredienti primari quando si gioca in ottobre.  La storia è piena di squadre con dei lineup formidabili: Gli Yankees con Ruth e Gehrig. I Dodgers degli anni 50. The Big Red Machine (Cincinnati Reds) anni 70 e i Red Sox del 2004, ma i Braves hanno la possibilità di dimostrare di essere il lineup più temibile di tutti tempi. Hanno dominato la regular season eguagliando il record di squadra per HR con un lineup divenuto il primo con 4 giocatori con oltre 35 HR. E’ stata la squadra messa sotto la lente di ingrandimento per tutto l’anno, adesso è arrivato il momento di dimostrare che fu vera gloria. Sarà per tutti gli avversari molto difficile tener a bada un attacco così forte. Ad inizio stagione si pensava che ponesse negli HR la sua forza, ma nel corso della stagione si è visto che è capace di ben altro e non presenta punti deboli. Certo, come detto, resta il problema del monte di lancio, ma con una media di oltre 5 punti a partita, i lanciatori potrebbero passare in second’ordine.

LOS ANGELES DODGERS dovranno trovare il modo di superare i problemi del monte di lancio mentre i fatti ci dicono che Mookie Betts e Freddie Freeman sono gli uomini che hanno trascinato la squadra per tutto l’anno. Vi sono anche Max Muncy e JD Martinez con più di 30 HR, e Will Smith, ma la scena è stata tutta per Betts e Freeman. Difficile immaginare che non siano loro due gli artefici del successo di LA.   Clayton Kershaw e Lance Lynn saranno limitati a pochi lanci con Emmet Sheehanm, Ryan Pepiot e Ryan Yarbrough a coprire le riprese centrali. Le speranze sono poste nel 24enne lancia fiamme Bobby Miller al quale è assegnato il ruolo di asso della rotazione. Fino ad ora è stato molto convincente e pare possa seguire le orme di Walker Buehler. In 23 riprese ha concesso solo 2 punti nelle prime 4 prestazioni nelle majors, accusando un leggero calo nel finale. Ma per ottobre sarà necessario che salga di livello. I Dodgers hanno vinto 10 su 11 titoli di divisione ed eguagliato il record di tre stagioni consecutive con almeno 100 vittorie. Tuttavia, a testimoniare il loro dominio in questo periodo, resta un solo titolo delle WS contrassegnato, però, da asterisco in quanto ottenuto nella stagione 2020, anno del COVID con campionato ridotto. Se vogliono dimostrare la loro grandezza dovranno salire ancora di qualche gradino.

PHILADELPHIA PHILLIES pongono le loro speranze negli HR. Ora questo vale per tutte squadre che arrivano a giocare a ottobre, devono battere HR. Ad inizio stagione la squadra languiva in questa categoria tanto da essere 23° in graduatoria a fine luglio. Poi il risveglio ad agosto con 59 HR e 46 a settembre eguagliando il numero dei Braves segnati negli ultimi due mesi. Questa squadra, come quella dello scorso anno guidata da Bryce Harper e Kyle Schwarber, ha buone possibilità di disputare le finali. I Phillies hanno visto i grandi progressi di Alec Bohm lo scorso anno che è passato da panchinaro a giocatore indispensabile nella postseason. E’ successo lo stesso quest’anno per Trea Turner il quale, dopo aver firmato un mega contratto da 300 milioni x 10 anni, ha trovato difficoltà ad inserirsi nel gruppo. Ma quando questo è poi avvenuto in agosto, Turner ha spesso ricevuto standing ovation dal pubblico di Philadelphia. E’ indubbio che la punta di diamante è Bryce Harper, il direttore che dirige l’orchestra. Scwarber ha avuto un anno che più bizzarro non poteva essere con una MB sotto 200 seppure in grado segnare e portare a casa 100 punti grazie alla sua potenza in battuta con 47 HR e per la quantità di basi su ball (126). Al gruppo si può aggiungere l’elettrificante rookie Johan Rojas il quale può essere considerato il migliore esterno centro nelle majors. Ma con il bullpen ballerino che hanno, nessun vantaggio può essere sicuro  e il risultato per i Phillies resterà in bilico fino all’ultima eliminazione. 

ARIZONA DIAMONDBACKS è un’altra squadra che si presenta con il tallone d’Achille nella rotazione. Dopo Zac Gallen e Merrill Kelly il buio. L’unico altro partente con un PGL sotto 5,00 era Tommy Henry ma è infortunato. Zach Davis era anch’egli nella rotazione fino a quando non è stato tagliato pochi giorni prima della fine del campionato. Questo lascia i Dbacks con i rookie Ryne Nelson e Brandon Pfaadt le cui prestazioni non sono state molto convincenti concedendo qualche HR di troppo. Per continuare a sperare, Arizona deve trovare un modo di vincere nelle assenze di Gallen e Kelly. Difficile trovare un giocatore più spumeggiante di Corbin Carroll, un ottimo difensore e sopra la media in battuta. Carroll è divenuto il primo giocatore in assoluto a combinare per più di 50 basi rubate,  più di 25 HR e  più di 10 tripli in una unica stagione, e lo ha fatto da rookie. Alcuni lo paragonano a Derek Jeter grazie alle sue qualità da leader in età così giovane, ma c’è una grande differenza: Jeter ha giocato con una delle squadre più blasonate al contrario di Carroll. Ma proprio per questo Carroll avrà tutti gli occhi puntati su di lui e il baseball potrebbe aver trovato non solo un buon giocatore, ma uno che sa far anche divertire. Come gli Orioles, i Dbacks hanno oltre 100 gare perse nel 2021 ma hanno saputo salire subito la china. E’ una squadra che mette la palla in gioco e a cui piace essere aggressivi sulle basi, lo dimostrano le 166 basi rubate di cui un terzo da Carroll.  L’atletismo sulle basi si riscontra anche in difesa con un gruppo di interni considerati da molti tra i migliori nelle majors. Il problema resta come tenere a bada le mazze avversarie. 

 

Dopo questa carrellata sulle 8 squadra non resta che sederci in poltrona e goderci del buon baseball. 

 

Frankie Russo

 

Loghi MLB tratti da Wikipedia

 

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