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Le preferenze motorie nel baseball - #5

Il murales all'interno del Great American Ball Park (casa dei Cincinnati Reds) 

di Rolando Cretis

1^ parte - 2^ parte - 3^ parte 4^ parte

VISIONE PERIFERICA VERTICALE 

Grazie al campo visivo verticale riusciamo a stabilire dei punti di riferimento per muoverci. Atleti-S (WB – TERRESTRIAL) si muovono prevalentemente utilizzando il pavimento come riferimento, quindi diventa più efficiente  utilizzare la parte inferiore del campo visivo verticale. In questo modo un atleta-S riceve il feedback necessario dai suoi arti inferiori per  muoversi, “Walking from the Bottom”. Se le informazioni del gioco anche vengono da quella direzione abbiamo la condizione ideale per un atleta-S. Nel caso di una palla alta un atleta- S dovrà piegare la testa all’indietro per poter avere una condizione ideale. 


Una atleti-N (WT – AERIAL) si muovono con maggiore efficacia invece quando sfruttano la parte superiore del campo visivo verticale. Proprio perché si muove “Walking from the Top”, il suo tronco ha bisogno di un riferimento più alto. Questo influisce ovviamente sul suo atteggiamento, che dovrà adattare per esempio nel caso di palle raso terra, piegando la testa verso il basso.

 

OCCHIO MOTORE

 Esistono dei legami fra emisfero dominante e la visione periferica. Un atleta-J (rif. MBTI) predilige nel campo visivo orizzontale la parte destra, in maniera tale che le informazioni passano prima nella parte del cervello dominante, quella sinistra (in proporzione due terzi con l’occhio destro e un terzo con l’occhio sinistro). Vista la dominanza dell’emisfero sinistro un atleta-J  percepisce meglio informazioni che avvengono alla sua destra. Per un atleta-P ovviamente vale l’inverso.


 Questo implica che atleti, in base alla situazione del gioco e al loro lato dominante, devono girare il corpo per portare il loro campo visivo periferico nella direzione preferita. Quando un atleta commette parecchi errori dovuti alla velocità dell’azione, possiamo trovare  direttamente una relazione con l’utilizzo del loro campo visivo periferico.
 
Le capacità motorie sportive sono strettamente legate alla vista. In modo semplificato, la nostra visione centrale è assicurata dal nostro occhio dominante, la nostra visione periferica dal nostro occhio motore.

VISIONE ALTA / BASSA FREQUENZA

 Sia nel Lancio che nella Battuta è fondamentale sapere che tipo di preferenze hanno i ns. giocatori. Ad esempio è importante sapere chi ha una visione ad alta frequenza e chi ce l’ha a bassa frequenza.


 Gli atleti con visione ad alta frequenza sono per lo più giocatori di abilità motorie fini ed integrano le percezioni da nitide a globali: Inizia a guardare attentamente la palla per attivare le capacità motorie fini con quella percezione e quindi sarà in grado di regolare il movimento totale del corpo (capacità motorie grossolane)


 Gli atleti con visione a bassa frequenza sono principalmente giocatori di abilità motorie fini ed integrano le percezioni da globali a nitide: inizia entrando in un rapporto ritmico con la palla sulla base dello sguardo globale con il corpo (motricità grossolana) per utilizzare poi la motricità fine.

GLI ATLETI CON VISIONE AD ALTA FREQUENZA RISULTANO PIU’ COORDINATI GUARDANDO IL BLU MENTRE QUELLI CON VISIONE A BASSA FREQUENZA RISULTANO PIU’ COORDINATI GUARDANDO IL ROSSO 

 

Nella foto in alto possiamo notare l’applicazione di quanto descritto nella pagina precedente, vale a dire, conoscendo i propri atleti, in questo la lanciatrice, e sapendo che ha una visione ad alta frequenza, si riesce a farle ottenere una migliore coordinazione durante il gesto tecnico facendo indossare al ricevitore un qualcosa di blu sulla pettorina.

LAVORO DI FORZA

Un atleta “N” (PM) si muove principalmente sulla sua struttura ossea e utilizza la forza eccentrica (pliometria): il muscolo genera forza quando si allunga.

 

Sappiamo che la pliometria richiede qualità di movimento e non quantità, proprio per I carichi limitati a cui possiamo lavorare (di media il lavoro utile 2/3 in eccentrico e 1/3 in concentrico).

 

Un atleta “S” (AM) si muove utilizzando la forza concentrica: il muscolo genera forza quando si accorcia (di media il lavoro utile 2/3 in concentrico e 1/3 in eccentrico)

 

Si conclude qui il lavoro di Rolando Cretis con questa ultima 5^ parte.

 

 

Fine

 

Rolando Cretis

 

Credit: baseballactionid.com

 

La redazione di Baseball On The Road ringrazia Rolando per questo splendido argomento dedicato ai coach. Una materia tutta da scoprire.

 

Rolando Cretis, attualmente è:

Pitching Coach della Nazionale U.23 

Pitching Coach White Sox Buttrio Serie “B”

Pitching Coach New Black Panthers Serie “A”

 

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