
Hanno suscitato molto interesse queste Olimpiadi della nostra Italia.
Interesse da parte di tutti, ma con aspettative diverse.
Chi stava coi piedi per terra si rendeva subito conto dell’enorme compito che le nostre atlete erano chiamate a svolgere.
La nostra bella squadra di ragazze era giunta inaspettatamente all’Università del Softball e il confronto con chi già c’era da anni è risultato difficile, ma prevedibile.
Il lavoro fatto negli anni passati dallo staff della Nazionale è stato consistente. E non direi tanto nella costruzione tecnica delle atlete, ma soprattutto in quella mentale e qui un riconoscimento all’opera di Obletter è doveroso.
Poi la scomparsa di Enrico costa cara, anche se nell’immediato si raccolgono i frutti del suo lavoro con la conquista del Campionato Europeo, ma diventa un handicap quando tutti pensano sia dovuto un successo in Giappone per onorarne la memoria.
Siamo lontani, ancora molto lontani, dal poter competere alla pari con le cinque migliori Nazionali del Mondo. Ma ci proviamo e, a mio personalissimo parere, le contenute sconfitte subite sono un grande successo degno di applausi.
Poi i soliti “si poteva fare questo e quest’altro” o “deludenti i risultati conseguiti” o “qualche punto almeno” lasciano il tempo che trovano e dimostrano che più che supportare la nostra Nazionale si supportano i pregiudizi e si raccolgono le delusioni per quello che era impossibile che avvenisse.
Franco Ludovisi
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Michele (martedì, 27 luglio 2021 08:39)
Caro Franco, giusta, sincera, reale ed appassionata analisi di un evento che ha delineato la concreta fattibilità della nostra nazionale di Softball cui va espressa tutta la nostra stima e simpatia. A tutte le atlete, nessuna esclusa, va il nostro plauso per la loro determinazione, serietà e quella gran loro voglia di osare. Ed hanno osato più del dovuto e nessuna critica negativa dei soloni da pulpito potrà mai scalfire la loro prestazione. Azzurre del Softball, siete state eccezionali!!!