
di Frankie Russo tratto da totallytigers.com
Sembra che i poteri forti all'interno della MLB non agiscano, quando qualcosa è significativamente sbagliato nel gioco, fino a quando non viene rilevato pubblicamente. Gli ultimi due clamorosi casi sono stati gli scandali degli Houston Astros e Boston Red Sox che sono venuti alla luce solo dopo che Mike Fiers lo dichiarò pubblicamente sul giornale The Athletic. Solo allora è intervenuto l’ufficio del Commissario. Tornando indietro al 2018, il lanciatore Trevor Bauer aveva reso noto in alcune interviste il sospetto che vi fossero lanciatori che usavano sostanze appiccicose per migliorare i loro lanci. Non si limitò solo ad esternare il suo pensiero, ma raccontò cosa stava veramente succedendo.
Si parlava di molti lanciatori che uscivano dal nulla e all’improvviso venivano trasformati in migliori lanciatori grazie in particolar modo alla rotazione che riuscivano ad imprimere ai loro lanci. D’altro canto vi erano squadre che proprio non riuscivano a togliere un ragno dal buco con i loro lanciatori. Le squadre maggiormente accusate erano i Dodgers (attualmente con la più alta media di velocità di rotazione) e gli Astros. Justin Verlander e Gerritt Cole sono stati sempre coinvolti nella discussione.
Di recente c’è stato il licenziamento del responsabile della clubhouse degli Angels responsabile di aver fornito, su richiesta di lanciatori avversari, sostanze appiccicose quando venivano a giocare a Los Angeles. Sono stati rilevati ordini tramite messaggi da parte di lanciatori quali Gerritt Cole, Clayton Kershaw, Justin Verlander e Max Scherzer, tra i tanti. Conseguentemente è facile intuire che è diventato un problema molto serio.
Ma la MLB è intervenuta soltanto dopo che Mike Schildt, manager dei St. Louis Cardinals, contestò uno degli arbitri per aver accusato un suo lanciatore di avere sostanze appiccicose nascoste nel cappello. Schildt poi rese la cosa pubblica dichiarando che il trucco veniva usato da molti lanciatori definendolo “il piccolo sporco trucco del baseball”. A quel punto, alla MLB non rimase altra scelta che intervenire.

Storicamente si è sempre saputo che i lanciatori usavano qualcosa per migliorare i lanci, tipo la vaselina, lo sputo, la pece, ecc. Poi sono passati ad usare la sacca della resina mischiata con crema solare. Ma ora si è passati a sostanze molto sofisticate.
Poi c’è la ditta Spider Tack descritta come “roba appiccicosa sotto gli steroidi.” Vi è tanta evidenza che ci sono dei video che mostrano la palla attaccarsi sulla pettorina dei ricevitori e giocatori nel dugout che tengono la palla nel palmo della mano che rimane attaccata anche quando capovolta.
Alcune squadre s’inventano le sostanze mentre altre si rivolgono a ditte varie tra cui la Spider Tack il cui proprietario ha dichiarato candidamente che vi sono team che fanno l’ordine e lo fanno spedire direttamente allo stadio. Non c’è nemmeno il tentativo di nascondere più il trucco.
Recenti analisi hanno portato alla conclusione che l’80/90% dei lanciatori nelle majors usano qualcosa per incrementare la velocità, la velocità di rotazione e il movimento. Lanciatori bravi diventano ancora più bravi, se non eccezionali. Gli slider assumono una traiettoria ancora più ingannevole e la fastball diventa ancora più micidiale. Queste sofisticate sostanze sono in grado di incrementare la velocità di rotazione fino a 500 RPM (girixminuto). Un miglioramento della meccanica da sola può aumentare la rotazione dalle 30 alle 50 RPM!
Un numero abbastanza significativo di lanciatori è passato da mediocre a dominante. Ed è il motivo principale per cui le medie battuta sono così basse e il numero degli strike out è di molto aumentato. Non dipende dagli shift. Molti lanciatori di grido ne fanno uso per trarre vantaggio nella negoziazione del contratto mentre i più giovani ne fanno uso allo scopo di cercare di rimanere nelle majors. Altri ne fanno uso perché ormai così fanno tutti e non vogliono concedere alcun vantaggio ai colleghi.

Siamo arrivati al punto che, dopo oltre un decennio, finalmente si affronterà il problema.
Dal 21 giugno entrerà in vigore una nuova regola che prevede che gli arbitri possano verificare e conseguentemente applicare una sospensione di 10 giorni e una penale al lanciatore se trovato colpevole.
Inoltre, in caso di sospensione, la squadra non potrà sostituire il lanciatore con un altro giocatore sul roster determinando di fatto che la squadra avrà un giocatore in meno sul roster per il periodo della sospensione. (ndt: nella gara KC Royals vs. Detroit Tigers del 15 giugno, dopo il primo inning l’arbitro di casa ha chiesto al lanciatore Mize (Tigers) di sostituire il guanto poiché di colore grigio troppo chiaro, la qual cosa poteva infastidire i battitori).
Ma perché solo ora si è deciso di intervenire? Saranno state le lamentele pubbliche di Mike Schildt? O vi è dell’altro che ha spinto la MLB finalmente ad agire? Di sicuro il gioco ne ha perso molto a seguito del calo delle fasi offensive traducendosi spesso in gare noiose.
Ma la MLB non è esente da colpe. Tre anni fa ha deciso di usare le nuove palle della Rawlings e da allora sono stati chiesti due cambiamenti. I lanciatori si sono lamentati per come è diventato difficile trovare le giuste impugnature. Questi cambiamenti certamente hanno irritato i lanciatori, ma i battitori non sono da meno.
Un numero di giocatori e di agenti è arrivato addirittura a sospettare che i cambiamenti apportati alle palle sia stato voluto per attenuare le richieste dei free agent nelle contrattazioni e di coloro ai quali spetta un aumento di salario.
Alle statistiche decrescenti corrispondono clausole di contratto meno favorevoli. Questo ha portato molti agenti a ritenere la MLB la vera responsabile che invece cerca di dare la colpa ai lanciatori allontanando l’attenzione dai vari cambiamenti nella composizione delle palle. (ndt: non perdiamo mai di vista il fatto che il Commissario MLB è eletto dai proprietari delle società e quindi, tendenzialmente, è portato a favorirli).
Ma forse dietro la più sottile strategia della MLB, è nascosto il tentativo di creare una frattura nel sindacato dei giocatori prima che si vada alle contrattazioni del prossimo anno. E non è del tutto una teoria fantasiosa, pensate. La nuova regola va contro gli interessi dei lanciatori e allo stesso modo i battitori si lamentano che qualcosa deve essere fatto per favorire l’attacco. Quindi il sindacato deve decidere da che parte stare, proteggere i lanciatori significa andare contro gli interessi dei battitori. E’ una strategia vecchia quanto il mondo e ha avuto sempre successo. Si sa, l’unione fa la forza, e riuscendo a creare una frattura si provoca disordine e caos.
Potrebbe essere che la decisione della MLB di affrontare finalmente il problema “appiccicosa”, 5 anni dopo che i giocatori hanno iniziato a discuterne pubblicamente, sia un'ammissione riluttante che qualcosa deve essere fatto? O è un'azione che ha toni più nefasti? Nooooo, mai potrebbe essere la seconda tesi, vero? (sarcastico). Mai e poi mai i proprietari sarebbero collusi in qualcosa del genere, giusto?
Frankie Russo
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Michele (giovedì, 17 giugno 2021 09:00)
Articolo interessante è dir poco. Ma quando lo sport viene investito da sotterfugi ed interessi di bassa lega sarà inevitabile una inarrestabile emorragia di intenti. E tra sindacato e proprietari una via diventerà un'auto strada in larghezza oscurando etica e lealtà. Nostalgia del passato??? Forse
Frankie (giovedì, 17 giugno 2021 09:44)
Nostalgia del passato? Si! In tutti gli sport si giocava per passione, si era attaccati ai colori sociali, giocatori che restavano con la stessa squadra per tutta la carriera (Rivera, Mazzola, Totti, Al Kaline, Derek Jeter, Tony Gwynn). Alcuni di questi signori hanno giocato per squadre che hanno vinto mai nulla, eppure son rimasti. Oggi sono diventati mestieranti con l'unico scopo di riempire le tasche di denari. Personalmente sono un nostalgico
ludovisi franco (lunedì, 21 giugno 2021 10:06)
Diamo un poco di responsabilità anche a chi tende a riempire le tasche di questi mestieranti!