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Hall of Fame 2020: i protagonisti - Elisabetta Martello

presentazione di Paolo Castagnini

Nel 2005 la Federazione istituì la Hall Of Fame Italiana inserendo tutte quelle persone che del baseball e del softball fecero la storia. L'iniziatore indubbiamente fu il compianto Roberto Bugané che convinse l'allora Presidente Riccardo Fraccari sulla bontà dell'iniziativa. Da allora la scelta delle persone viene delegata ad una apposita commissione che ha il compito di vagliare tutte le segnalazioni. Il momento in cui gli indotti vengono premiati è l'evento annuale più importante della FIBS. Inizialmente "La notte dei Diamanti" dal 2005 al 2015 e poi le "Coach Convention" divenute poi "CON3" e nell'ultimo anno "CON6", in ogni caso la massima manifestazione organizzata dalla FIBS. Purtroppo la pandemia ha tagliato anche quest'ultima, ma non ha impedito che il 2020 abbia gli Hall Of Fame. Noi di Baseball On The Road vorremmo dare risalto a questi importanti personaggi che hanno fatto la storia e che sarebbero stati premiati nella manifestazione di Gennaio 2021 purtroppo annullata per COVID. Eccovi la prima protagonista di questa presentazione ad opera di Michele Dodde anche Presidente della attuale Commissione Hall Of Fame formata da Sabrina Del Mastio, Paola Marfoglia e Enzo Di Gesù. Buona lettura

Hall of Fame  2020: i protagonisti

Elisebetta  Martello Famer 2020

di Michele Dodde

 

 

Elisabetta Martello nasce a Rimini il  4 luglio del 1965, poi subito dopo si trasferisce con la famiglia a  Roma andando ad abitare nell’allora nuovo quartiere dell’EUR in un condominio multietnico composto da congiunti di origine statunitense e giapponese. Qui tra i giochi da cortile apprende i primi rudimentali modi di un gioco nuovo e particolare per il suo svolgimento ed affascinante per il suo significato etico e partecipativo.

 

Così a quattordici anni si trova a giocare a softball nella squadra di quartiere, la Scala Eur Roma gestita, sponsorizzata e condotta da un personaggio di spessore ed ampio respiro che è stato Gilbert Meldrum.

 

Era questi un ex agente del controspionaggio statunitense e si trovò in Italia a seguito delle vicende della seconda Guerra Mondiale sulle quali poi ha scritto un libro, edito nel 1983, dalle interessanti considerazioni e dall’intrigante titolo: “Cane mangia cane”. 

 

La Scala Eur partecipava allora ad un campionato minore ed era allenata dall’inossidabile Enrico Sandulli, già eccellente giocatore della Roma, due volte campione d’Italia con 10 presenze in Azzurro, che valutando l’arguta conoscenza del gioco da parte di Elisabetta, la perfezionò nel ruolo di ricevitore. Dopo appena due anni di gioco quel prodigioso talent scout della nazionale azzurra che fu Maurizio Cipriani notò il suo stile e la bravura ed a sedici anni Elisabetta viene selezionata per la rappresentativa nazionale juniores. A diciotto anni entra a far parte sia della Libertas San Saba sia del roster della Nazionale Maggiore ma a causa di alcuni problemi alle ginocchia obbligatoriamente deve cambiare ruolo divenendo comunque un insostituibile esterno centro ma molte volte chiamata anche a ricoprire quello più consono e personale  di interbase. 

 

Fortemente determinata Elisabetta è stata una giocatrice non facile da gestire ma di riscontro ha sempre avuto e goduto di una grande stima da parte di tutti i manager che hanno seguito la sua carriera. Dopo Sandulli, giocando con la Libertas San Saba per sei anni, è stata seguita da Giuseppe Mastropasqua, manager dalle eccellenti qualità umane ed attento studioso delle regole applicative del gioco tanto da essere poi chiamato anche ad assemblare la Nazionale iberica. In seguito passa all’altra squadra capitolina, la Lazio Girls, allenata dall’indimenticabile Tonino Micheli, filosofo di un softball futuristico e pieno di affascinante sviluppo, con il quale raggiunge vertici di assoluto prestigio. 

Giuseppe Mastropasqua
Giuseppe Mastropasqua

Quindi con i manager Tonino Micheli  (Lazio Girls e Nazionale), Giacomo Livi (Fortitudo Bologna), Chico Soldi ed Enrico Obletter (entrambi skipper della Nazionale) migliora sempre più il suo stile e le sue qualità atletiche che le permetteranno di impreziosire un personale palmares di tutto riguardo: 5 titoli di Campione d’Italia, 2 volte Campione d’Europa ed una Coppa Campioni e per ben tre volte si classifica come miglior battitore del Campionato Italiano con un AVG pari a 490 nel 1987, 440 nel 1988 e 500 nel 1993.

 

Indossa  la maglia azzurra in 122 edizioni riscuotendo il record, tutt’ora imbattuto, di miglior MB pari a .718 durante lo svolgimento dei Campionati Mondiali in atto a Normal, Illinois nel 1990.

 

Laureatasi in Scienze Motorie, oggi gestisce un grande centro di riabilitazione per patologie complesse ed è solita affermare che ” Il Softball come gioco di squadra così strutturato in ruoli ed in fasi diverse così simili nella sua dinamica ad un granitico gruppo di lavoro mi ha insegnato moltissimo. E questo moltissimo ora mi accompagna nella vita come unica scelta di vita”. 

 

Elisabetta Martello è stata indotta nella Hall of Fame della Federazione Italiana Baseball Softball il 28 gennaio 2021.  

 

Michele Dodde

 

 

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