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James Whyte Davis: non è mai "troppo tardi"

St. George Cricket Club a Hoboken, New Jersey, 1861. (Foto da SABR.org)
St. George Cricket Club a Hoboken, New Jersey, 1861. (Foto da SABR.org)

di Michele Dodde

James Whyte Davis, da tutti riconosciuto come uno dei più ferventi pionieri della nascita del baseball, sarebbe passato alla storia per essere stato il primo giocatore ad essere stato multato di ben 6 centesimi per aver imprecato contro il chief umpire  durante la partita programmata il 19 giugno del 1846 a Hoboken ed invece la sua storia effettivamente ha avuto termine solo il 14 maggio del 2016 durante una cerimonia commemorativa a lui dedicata. In quel tempo degli Elysian Field i giudici delle gare erano i soci più anziani dei vari club ed a loro era dovuto il massimo rispetto e la proverbiale accettazione del loro giudizio: era quello un baseball d’élite giocato e visceralmente amato e a Davis quel giorno, presentandosi pochi minuti dopo l’orario stabilito, non piacque l’essere stato escluso dal gioco e le sue proteste, oltre all’ammenda, gli procurarono anche due soprannomi: “Fiend” (il Demone) ed il più usato “Too Late” (Troppo Tardi) che di fatto lo accompagnerà per tutta la vita ed oltre. 

Nato a New York il 2 marzo del 1826, all’età di vent’anni, oltre al suo lavoro di intermediario di merci in generale, si era proposto anche come volontario dei vigili del fuoco e nel seguire l’esempio di tanti altri suoi colleghi del gruppo “Oceana nr. 36” scoprì il baseball divenendone una pietra miliare.

 

Fertile mente innovativa e di attaccamento alla squadra dei Knickerbocker, dove incominciò a giocare come membro effettivo nel 1850, progettò e dispiegò il 27 agosto del 1855 sulla clubhouse uno striscione riportante il primo gagliardetto della franchigia realizzato con una enorme “K” in un cerchio bianco posto su un pannello orizzontale rosso blu, ed in seguito ne divenne il presidente dal 1858 al 1860. Questa iniziativa fu presto copiata e divenne poi una sequenza di loghi caratteriali in ogni attività.

Sanguigno e puntiglioso Davis è ricordato altresì per tre significativi episodi.

 

Il primo avvenne nel 1856 quando il baseball era giocato sui 21 punti senza alcun riferimento agli inning. Bene, quando il membro Louis F. Wadsworth, insieme ad Adams ed altri avanzarono la proposta di consentire anche ai non iscritti al club di poter giocare se per caso 18 membri dei  Knichs non fossero stati presenti, Davis si schierò subito con l’allora presidente dei Knickerbocker Duncan F.Curry rigettandola e ribattendo, ad onor del club, che per giocare sarebbero bastati anche solo 14 presenti e che mai alcun estraneo avrebbe fatto parte della squadra nel gioco.

 

Ancora foraggiò nella prima Convention dei club dell’area di New York che il nuovo standard del gioco fosse configurato sui sette inning ma qui il buon Wadsworth, come si conviene tra invidie, intrighi e tortuose interpretazioni, ebbe la rivincita poiché convinse gli altri club a votare per la scelta del nove: nove giocatori in campo e nove inning da giocare. A vittoria conquistata Wadsworth lasciò il club e passò al Gotham Club.

Targa commemorativa dei Pythians esposta all'Octavius Catto Memorial in Philadelphia
Targa commemorativa dei Pythians esposta all'Octavius Catto Memorial in Philadelphia

Da ultimo nel 1867, unitamente a Walter T. Avery, fu designato a rappresentare i Knickerbocker alla Convention della NAABBP (National Association of Amateur Base Ball Player) e qui con foga e determinazione, adducendo il principio di non coinvolgere la Convention su qualsiasi argomento di rilevanza politica, si oppose alla petizione di far aderire alla National Association i Pythians di Philadelphia, un’organizzazione composta da tutti giocatori di colore, calcando ancor più il suo dire dicendo di non accettare alcuna ammissione di club “composti da una o più persone di colore. Se i club di colore venissero ammessi, con ogni probabilità si verificherebbero divisioni di sentimenti mentre la loro esclusione non causerebbe danno alcuno.”  

 

E questo suo principio, anacronistico quanto non mai ma da soppesare col senno di poi, in effetti ebbe vita lunga sino al memorabile 15 aprile del 1947 quando il giocatore di colore Jackie Robinson per primo esordì nella Major League con il line up dei Brooklyn Dodgers abbattendo di fatto quel preconcetto.

 

Con la fondazione della National Association nel 1858 e la sua costante affermazione tesa alla gratificazione del riconoscimento del professionismo per i giocatori, i Knickerbocker incominciarono a perdere il loro carisma nei confronti degli altri club sino ad estinguersi completamente all’inizio del 1882, due anni dopo che Davis aveva cessato finalmente di giocare.

James Whyte Davis a destra
James Whyte Davis a destra

Rimasto vedovo e privo di lavoro, visse in un condominio di Manhattan quando il 27 luglio del 1893 indirizzo una sua missiva testamento a Edward B. Talcott, all’epoca uno dei principali proprietari degli emergenti Giants di New York, e che poi fu pubblicata il 17 marzo del 1894 sulle pagine del “ New York Sun”:

 

Mio buon amico – iniziava la lettera – in riferimento alla nostra conversazione sul baseball, ora accolgo la tua richiesta di scriverti una lettera sull'argomento da me allora proposto e di cui hai così prontamente e gentilmente offerto di prendere in carico, dopo la mia morte. Ovvero di avviare una sottoscrizione per mettere una lapide sul mio tomba. Il mio desiderio invece  è che tutti i giocatori di baseball sottoscrivessero un fondazione “Ten Cents” da incrementare con le loro donazioni. Non importerà quanto si raccoglierà poiché sarà sufficiente per posizionare una tavola di quercia con un'iscrizione sul mio luogo di riposo. Tuttavia qualunque cosa sia, la vorrei il più durevole possibile senza alcun ornamento. Semplicemente che sia qualcosa che "chi corre può leggere". Tutti i parenti e gli amici intimi sono ben informati che desidero essere sepolto nella mia divisa da baseball e avvolto nello striscione con il logo dei  vecchi Knickerbockers  che ora addobba il mio ufficio. Vorrei essere sepolto con il minor costo possibile. Da ultimo suggerisco la seguente iscrizione da apporre: Avvolto nella bandiera originale del Knickerbocker Base Ball Club di NY, qui giace il corpo di James Whyte Davis, un membro da trent'anni. Non era "troppo tardi" per raggiungere il "piatto di casa base". Nato  il 2 marzo 1826. Morì ______ .

James Whyte Davis è il secondo da sinistra
James Whyte Davis è il secondo da sinistra

Whyte morirà il 15 febbraio del 1899 e chiudeva la sua lettera  con l’intenzione di lasciargli in eredità il Trofeo delle sue  Nozze d'argento con i vecchi Knickerbockers, donatogli dai compagni di squadra il 26 settembre del 1875, come segno di apprezzamento per l'atto gentile che aveva intrapreso eseguire. Il trofeo consisteva in una Pallina da baseball in argento posta su due mazze in miniatura.

 

In verità Davis fu sepolto in una tomba anonima e non fu dato seguito al suo volere se non quando su iniziativa della SABR (Society for American Baseball Research) e della Major League il 14 maggio del 2016 al Green-Wood Cemetery di Brooklyn è stata finalmente posta con una cerimonia celebrativa sulla sua tomba una stele a forma pentagonale con il suo voluto epitaffio a conferma che mai è “Too Late”.

 

Michele Dodde

 

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Commenti: 1
  • #1

    Giuditta (domenica, 07 febbraio 2021 23:58)

    Non ho mai sentito il nome di questo giocatore, e la storia di "too late." Imparo sempre dai tuoi articoli!