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La classificazione dei lanci nella MLB

di Frankie Russo   tratto da technology.mlblog.com

Quando guardiamo una partita seduti in tribuna o in streaming seduti davanti alla TV, è difficile valutare se un lancio viaggia a 88mph con una rotazione di 2400 giri al minuto o conoscere di quanto sia stato il movimento della palla in verticale. Molto approssimativamente diremmo che era uno slider, e quello che vedono gli occhi viene trasmesso al cervello stabilendo una classificazione dei lanci. La MLB sviluppa una simile funzione per i circa 750.000 lanci utilizzati nel corso della stagione relativamente ad ogni lanciatore. I risultati si possono vedere in tempo reale con le funzioni Gameday, At Bat, MLB.TV o sullo score board per coloro che hanno la fortuna di trovarsi in uno qualsiasi dei 30 stadi delle majors. 

L’automatica classificazione in tempo reale ebbe inizio nella postseason del 2006 e fu estesa in tutti gli stadi all’inizio della stagione 2008. In principio vi furono solo due sistemi di valutazione, uno per i lanciatori destri e uno per i mancini, ma produsse risultati deludenti poiché il repertorio di ogni lanciatore era diverso, ed anche lo stesso tipo di lancio era diverso quando effettuato da un diverso lanciatore. Alcuni lanci veloci viaggiano intorno alle 100mph mentre altri saranno intorno alle 90; altri lanciatori ancora lanciano le curve molto lente con un ampio arco mentre altri la lanciano più veloce con una diversa traiettoria. 

Allo scopo di migliorare la classificazione, nel corso dei campionati 2008 e 2009 furono apportate delle modifiche: fu implementato il modo di misurare la velocità per distinguere la veloce dal cambio; fu introdotta una diversa classificazione per meglio valutare i vari repertori di ogni lanciatore; e furono perfezionati i vari software per identificare meglio la differenza dalla diritta a 4 cuciture da quella a 2, tra il cutter e lo slider e di altri lanci similari.

 

Nel 2010 furono introdotti nuovi software che permettevano una classificazione più accurata e in tempi reali per ogni lanciatore fino a raggiungere la quasi perfezione negli ultimi due anni. Ecco come funziona.

 

CLASSIFICAZIONE DEI LANCI

Il sistema crea un archivio manuale durante gli allenamenti per ogni lanciatore per definire il suo repertorio.

 

Per ogni lancio in gara, il sistema misura la velocità, la rotazione e il movimento della palla mettendo tutti i valori acquisiti in rapporto con i lanci effettuati in allenamento.

 

Per ciascun lanciatore e per ogni lancio si valutano le caratteristiche per arrivare al punto di stabilire quale lancio è più efficace e ha più probabilità di avere successo.

 

Da qui è possibile adattare il software a qualsiasi lanciatore durante la stagione per incorporare nuovi lanci e/o per valutare eventuali cambiamenti significativi nella velocità, rotazione o movimento della palla per qualsiasi tipo di lancio. Inoltre i software possono essere aggiornati secondo le necessità anche durante le gare offrendo ulteriori risultati in tempo reale. 

REPERTORIO DEL LANCIATORE

Ogni lancio viene classificato a seconda della definizione attribuita dal lanciatore stesso. Per esempio, un lancio che un lanciatore definisce cutter potrebbe essere definito slider da un altro, e questo vale anche per la velocità, per la rotazione e per il movimento, anche se i lanci in esame sembrano identici.

 

Le definizioni scelte dagli stessi lanciatori, così come per quelle scelte dagli allenatori, dai manager e da altro personale sul campo, vengono utilizzate non solo per verificare il repertorio di ciascun lanciatore, ma devono essere considerate anche per le varie impugnature utilizzate da ciascun di essi.

 

La veloce a 2 cuciture viene molto spesso messa in correlazione con il sinker a meno che il lanciatore non si riferisca a un diverso termine. Lo stesso dicasi per il cutter e lo slider.

 

Per quanto concerne invece i lanciatori debuttanti senza esperienza nelle majors, si utilizza un software generico, uno per i destri e uno per i mancini fino a quando non avranno raggiunto un numero di lanci sufficiente a creare un repertorio attendibile. 

 

CLASSIFICAZIONE IRRAZIONALE

Alcuni fattori possono portare a conclusioni non accurate e/o a classificazioni incoerenti come: 

  • Lanci molto simili ma che sono difficili da distinguere; 
  • Monitoraggio di problemi relativi alla calibrazione del sistema o interferenze;
  • Cambiamenti della velocità, della rotazione della palla e del movimento della stessa;
  • Tipi di lanci mai visti prima nel repertorio del lanciatore;
  • Dati acquisiti in allenamento poco continui e poco precisi. 

Poi vi sono i lanci che molto spesso vengono confusi tra di loro relativamente agli elementi già citati come velocità, rotazione e movimento:

  • La Veloce a 2 Cuciture (FT) e Sinker (SI) con la veloce a 4 cuciture (FF);
  • La Veloce a 4 cuciture e il Cutter (FC);
  • Cutter e Slider (SL);
  • Slider e Curva (CU) o Knuckle curve (KC).

Anche lo Split-finger e Cambio possono essere difficili da distinguere quando rientrano nel repertorio dello stesso lanciatore, e lo stesso dicasi per il cambio e la veloce quando non vi è molta differenza tra le due velocità.

 

Di seguito riportiamo le tabelle di due diversi lanciatori da cui è facile distinguere, come nel primo caso di Nathan Eovaldi la classificazione dei lanci riferito alla locazione è più semplice, mentre nella seconda riferita a Felix Hernandez, la classificazione diventa più complessa.

Sopra Nathan Eovaldi

 

Sotto  Felix Hernandez

 

Da notare in quest’ultimo caso come diventa più complicato distinguere la differenza tra la 4 cuciture e il sinker e tra il sinker e il cambio.

 

L’intento di questo articolo è che possa aiutare a meglio comprendere le tante sottigliezze che si mascherano dietro un lancio e l’altro, tra un lanciatore e un altro, e come si arrivi a determinate valutazioni.

 

Una frase mi ha particolarmente colpito e a cui credo va prestata particolare attenzione: “Ogni lancio viene classificato a seconda della definizione attribuita dal lanciatore stesso”.

 

Credo che questa affermazione può porre termine alle varie discussioni, non dico sugli spalti, ma tra i coach stessi quando si vuole determinare il repertorio del proprio lanciatore.

 

L'articolo ci fa capire molto chiaramente quanto sia importante far sentire il lanciatore a proprio agio rispettando la definizione attribuita dallo stesso invece di volere imporre a tutti i costi la nostra. 

 

Frankie Russo

 

 

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