
“Se lo costruisci, lui tornerà”: chi ama il baseball sa subito di cosa parlo, la frase mantra del film “L’uomo dei sogni” del 1989. Ieri sera, al campo da baseball di Godo (RA) il pubblico è tornato. Per chi non lo conosce questo campo da baseball sembra quello del set del film, e la sensazione è stata proprio quella di “tornare a casa”, fisicamente e spiritualmente. Presente un folto pubblico, anche insospettabile, certo la partita era di caratura importante, il piccolo Godo contro il grande Bologna. Ma mentre tracciavo ogni persona che entrava al campo con nome, cognome e provenienza, è iniziata ad arrivare gente da Senago (MI), da Milano stessa, e davanti alla mia faccia sorpresa rispondevano “beh siamo qua al mare, non potevano non tornare a vedere un po’ di baseball”, subito mi si è affacciata alla mente la frase di questo film.
Il baseball è sempre romantico nella cinematografia e “L’uomo dei sogni” è senza dubbio l’espressione più completa di questa sua caratteristica, come l’amore si nutre di tempi lenti ed esplosioni, e ha un pubblico di appassionati che condivide la sua lentezza, a volte pare assopito, all’improvviso irrompe con entusiasmo e fervore: direi che non abbiamo perso il nostro smalto.
Penso che le squadre in campo abbiano sentito la differenza, senz’altro sugli spalti c’è stata gioia di tornare, anche se con qualche regola in più, ma per il virus del baseball siamo disposti a sopportare ogni cura.
Maria Cristina Minghelli
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Gianluca Giovinetti (venerdì, 14 agosto 2020 10:00)
bellissimo articolo.
giovanni delneri (mercoledì, 19 agosto 2020 17:32)
brava.questa è vera informazione
leggi i miei racconti www.baseball.....................avrei piacere di conoscerti
my age 90 anni (9.9.1930)
45 Anni di baseball,UPIRE SERIE A b c giovanilì
COG LOMBARDIA (zona 7)