
E’ dalla notte dei tempi che gli scout vanno alla ricerca di quel tipo di giocatore che possiede tutti quei cinque fondamentali che fanno di loro un giocatore di grande successo, cioè: Battuta, Battuta con Potenza, Velocità, Difesa e Tiro. Questi così chiamati “five-tool-player” (giocatore con 5 qualità) sono una razza speciale che riesce ad essere al di sopra della media in ognuna delle predette categorie e sono estremamente rari. In quest’articolo, basandoci del parere di 5 giornalisti sportivi, vedremo di individuare questi giocatori speciali scegliendo i migliori delle majors per ogni categoria con una sola clausola: Ogni giocatore può essere scelto per una sola delle cinque qualità.
La Battuta
Se si dovesse proprio prediligere una delle opzioni, questa dovrebbe essere la scelta prioritaria che rappresenta l’elemento chiave per ogni giocatore. La potenza è importante, ma non si possono battere fuoricampo senza fare contatto. Anche un giocatore che è un eccellente corridore di basi, difensore e con un ottimo braccio, potrebbe trovare difficoltà a vedere il suo nome scritto nel lineup se non riesce a fare contatto con una certa regolarità.
Questa qualità è generalmente caratterizzata dalla capacità di battere con una buona media battuta, fare spesso contatto e mettere la palla in gioco che inoltre può essere riassunto in una ottima disciplina al piatto e approccio mentale. Il giocatore prototipo di questa capacità è colui che minimizza il numero di strike out ed eccelle nel mettere la palla in gioco con battute line drive in tutte le zone del campo.
Come Re di questa categoria possiamo citare Tony Gwynn (ved. T. Gwynn 25/11/14 – 22/12/17 - 25/5/19) e Ichiro Suzuki.
Secondo gli esperti i migliori nell’era moderna sono:

DJ LeMahieu, 2B, Yankees, MB 313, MB dal 2015 = 309. Il suo soprannome perfetto potrebbe essere La Macchina, è un robot e batte bene in qualsiasi stadio si trovi. La sua MB in carriera di 313 è seconda solo a quella di Jose Altuve e 327 nel 2019 è stata la quarta nelle majors.

Anthony Rendon, 3B, Angels, MB 313 sin dal 2018. Gli Angels hanno speso 245 milioni di dollari per sette anni per inserirlo nel lineup. E’ selettivo e mette la palla in gioco. Nelle ultime tre stagioni ha fatto contatto il 90% delle volte che ha sventolato a lanci nella zona dello strike paragonato all’82% che rappresenta la media nelle majors.

Jeff McNeil, INF/OF, Mets, Media contatto in carriera 81,4%, 344 media battuta per palle messe in gioco. La media di contatto nelle majors è di 74,8 e la MBPMG di 344 è la settima più alta nelle majors. Se a queste medie aggiungiamo una MB di 321, è facile comprendere il motivo per cui è considerato uno dei migliori battitori di contatto.

Michael Brantley, LF, Astros, media contatto sin dal 2018 = 90,7%. Sono pochi coloro che mettono la palla in gioco più di Brantley. In un’era in cui il numero di strike out è in continuo aumento, egli batte 297 con una percentuale di SO 10,6%. Raramente sventola a lanci fuori la zona e raramente manca contatto sui suoi preferiti. Nelle ultime due stagioni ha fatto contatto il 94,9% delle volte su sventolate a lanci nella zona che rappresenta la media più alta nelle majors.

Mookie Betts, RF, Dodgers, 438 MB su palle messe in gioco con autorevolezza sin dal 2016. Nelle ultime quattro stagioni, Betts detiene insieme a Manny Machado il record per più palle battute con autorevolezza. Dal 2015, meglio di Betts, solo sei giocatori hanno sventolato a palle fuori della zona meno di lui e la sua MB di 340 contro lanci nella zona confermano la sua disciplina al piatto.
Prossimo articolo: Battuta con Potenza
Frankie Russo
Scrivi commento