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Vincere ma non ripetersi, dove sta l'arcano?

Bob Levey/Getty Images
Bob Levey/Getty Images

di Allegra Giuffredi

La recente disfatta degli Astros, mi ha lasciata esterrefatta, perché al di là dei meriti della squadra di Washington, di sicuro, la squadra di Houston ci ha messo del suo per perdere e per farlo così malamente e in casa. E allora ho cominciato a pormi delle domande: come mai d’ogni tanto si vedono delle squadre che riescono a conquistare le World Series, ma subito dopo si perdono? Uno dei casi più eclatanti è stata l’affermazione di Toronto che vinse le WS, per ben due anni consecutivi, a dire il vero, nel 1992 e nel 1993, ma poi più nulla è pervenuto dalla sponda canadese delle MLB. Anche gli Arizona Dimondbacks di Phoenix si affermarono nel 2001, contro i NY Yankees e proprio nell’anno della caduta delle Due Torri, ma dopo questo exploit null’altro vi è stato più da dichiarare.

A Chicago sponda White Sox, nel 2006 c’è stata l’affermazione della squadra cara a Barack Obama, ma poi, come velenosamente pronosticato dalla sponda Cubs, non vi è stato alcun bis e anche gli stessi Cubs, dopo la storica vittoria del 2016, strenuamente voluta e meritata, hanno immediatamente subito una sorta di rimbalzo, dando l’idea, per ora, di essere appagati e poco affamati di ulteriori vittorie.

 

Gli stessi Astros che ho citato inizialmente hanno vinto due anni fa, in maniera impeccabile, ma ora sono in gravi difficoltà societarie e, come dicevamo, hanno perso, in casa, contro Washington, che a sua volta si prepara, anch’essa, forse, ad essere una meteora?

 

Chissà. La squadra di Washington, storicamente ha vissuto parecchi travagli e l’attuale organizzazione esiste dal 2004, quando i Montreal Expos vi si trasferirono dal Canada, lasciando soli soletti i Blue Jays.

Ma vediamo a cosa potrebbe essere dovuto il calo di rendimento successivo a quelle vittorie così strepitose.

Red Sox campioni nel 2004
Red Sox campioni nel 2004

Già il fatto che lo siano, implica un dispendio di energie nervose tali, da non rendere possibile una tenuta adrenalinica e della concentrazione reiterate nel tempo.

 

Parliamo di atleti professionisti, ma parliamo anche di uomini che in quei frangenti “invecchiano di dieci anni” in un sol colpo.

 

Oltre a ciò poi, chi vince attira su di sé tutti gli sguardi, perché tutti cominciano a studiare ogni minima sfaccettatura della squadra, studiando appunto, filmati, su filmati, tattiche, statistiche e così via.

 

Ci sono peraltro anche squadre che nei primi anni Duemila si sono affermate più e più volte, come per esempio i Boston Red Sox, che dopo aver sfatato la “maledizione del Bambino nel 2004”, si sono ripetuti anche dopo, nel 2007, nel 2013 e nel 2018.

 

Anche San Francisco ha vinto spesso negli ultimi anni e per converso, restando in California, i Dodgers di Los Angeles, nonostante il dispendio di mezzi, hanno vinto molto meno di quanto abbiano investito.

 

Insomma, dove sta l’arcano?

 

Allegra Giuffredi

 

 

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