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Lo strike out è veleno

Eugenio Suarez dei Cincinnati Reds quest'anno ha battuto 49 HR ma ha subito 189 strikeout in 575 AB (Getty Images)
Eugenio Suarez dei Cincinnati Reds quest'anno ha battuto 49 HR ma ha subito 189 strikeout in 575 AB (Getty Images)

di Frankie Russo tratto da detroitnews.com

È così perfettamente logico: Metti la palla in gioco e qualcosa di positivo può succedere. Rimani strike out e nulla di buono succede. Ma oggi le cose sembrano indirizzate in una diversa direzione, lo strike out non è poi così negativo nell’era moderna. Siamo rimasti forse ai tempi dei dinosauri? O siamo miopi e vincolati alla vecchia scuola? No, non è una questione generazionale, è una questione di baseball e lo strike out ha la sua importanza, sia nel contesto della gara sia quando si gioca per vincere. Ebbene sì, lo strike out ha la sua rilevanza. Ed è qui che a volte si verifica la divisione nei dibattiti di baseball tra vecchia scuola e nuova. Il valore e l'interpretazione analitica variano a seconda dell'argomento, sia che si tratti di valutare il talento, sia per lo scouting di un avversario o per ciò che succede in gara. E come non essere d’accordo. 

La nuova generazione di analisi come OPS, wOBA e WAR offre una più accurata valutazione rispetto alla MB, RBI e SLG. E quando si tratta di selezionare un giocatore o determinare il suo valore, quelle statistiche sono impresse sulla pietra. E forse il numero di strike out non influisce sulle decisioni come una volta.

 

Ma guardiamo la realtà, se un giocatore registrasse meno strike out e mettesse più palle in gioco, aumenterebbe la possibilità di fare valide e ovviamente influirebbe positivamente sulle sue statistiche.

 

Per i maghi delle probabilità resta difficile confutare questa tesi. Ma ciò che è inconfutabile quando si gioca per vincere, obiettivo di qualsiasi allenatore, è che lo strike out avrà sempre la sua importanza. E se non riesci a portare punti a casa, se non riesci a far avanzare corridori sulle basi, allora non stai giocando per vincere. Lo strike out è inutile, è un’antitesi di un improduttivo turno alla battuta, è il massimo fallimento per un battitore. 

 

Questa è la semplice verità.  Non c’entra niente la vecchia e la nuova scuola. Dobbiamo superare questo pregiudizio generazionale, l’idea che sei fuori moda se dai importanza alla MB e sei moderno se prendi in considerazione wOBA. Le analitiche sono una grande cosa quando si tratta di calcolare le probabilità e prevedere il futuro di un talento. È indiscutibile. Ma non possiamo non tener conto di un’altrettanta verità: Il baseball è uno sport impegnativo giocato da esseri umani fallibili. 

 

E non importa quanto accuratamente i risultati siano quantificati, analizzati e classificati, il gioco è rimasto fondamentalmente lo stesso. L'occhio di uno scout esperto è significativo quanto i dati emessi dal dipartimento di analisi istruito nelle migliori università. Esistono sfumature e avvenimenti che si verificano in gara che vanno oltre l'ambito dell'attuario statistico. Inoltre, quanto sarebbe noioso e senz'anima il baseball se visto solo attraverso il prisma di algoritmi e grafici di probabilità?

 

Gli strike out non hanno tempo e faranno sempre parte integrante del gioco. Ma è pur vero che lo strike out è veleno.

 

Frankie Russo

 

 

N.d.r. La Major League Baseball ha stabilito il suo record di strikeout stagionale per la 12a stagione consecutiva. I battitori a fine regular reason 2019 hanno subito un totale di 41.467 superando i 41.207 della scorsa stagione. Gli Strikeouts hanno superato il limite dei  40.000 per la prima volta nel 2017 raggiungendo i  40.104. Nel 2001 erano stati 32.404 mentre nel 1996 i lanciatori avevano totalizzato 29.937 strikeout raggiungendo i 30.000 per la prima volta l'anno successivo.

 

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