
Sono a New York. E per chi ama il nostro sport, NY è foriera di tanti ricordi sportivi legati al baseball e non solo, perché è la patria degli Yankees e dei Mets, nati per supplire al “buco emotivo”, lasciato dalla partenza dei Brooklyn Dodgers e dei NY Giants, migrati sulla West Coast, ma anche e soprattutto, perché qui trovi le origini del baseball. Nel mio viaggio statunitense e prettamente newyorchese, mi sono imbattuta in tre luoghi “del cuore”, di grande fascino. Il primo si trova nel Bronx, dove, da sempre vi è lo stadio degli Yankees, che nel tempo è cambiato ed è stato proprio leggermente spostato, con tanto di demolizione e ricostruzione. Ma dalla distruzione del vecchio Yankee Stadium qualcosa è rimasta: il campo, che ora si chiama Heritage Field con il monte di lancio originale. Ma ci pensate che gente come Roger Clemens (1962) e pure Mariano Rivera (1969) hanno lanciato da quel monte?

Un altro luogo davvero singolare si trova all’improvviso in Edgecombe Avenue, un viale con le classiche case dotate di scala antincendio che si affacciano su un parco, all’interno del quale vi sono i resti, completamente ristrutturati di una scala di accesso al Polo Ground che si chiama John T. Brush Stairway, da uno dei primi proprietari dei Giants, e di un’insegna che dice: “The Johnson T. Brush Stairway presented by the New York Giants”.
Se poi si va a visitare il NY Transit Museum, un museo dedicato ai mezzi di trasporto newyorchesi, si potrà trovare una vecchia piantina della metro con l’indicazione del Polo Ground, vale a dire del vecchio ed ormai inesistente stadio dei Giants.

Ma non è ancora finita, perché se si va oltre New York e si passa nello Stato del New Jersey, ad Hoboken, dove volendo si può fare anche un passaggio dal Re della pasticceria Buddy Valastro, nella famosa pasticceria Carlo’s Bakery, potreste imbattervi in un incrocio stradale molto speciale, ossia il Birthplace of Baseball Monument, dove approssimativamente si trovavano gli Elysian Fields, dove fu giocata la prima partita di baseball.
Certo oggi a NY c’è il Citi Field dove giocano i Mets, che si trova vicinissimo a dove un tempo vi era lo Shea Stadium, di cui credo resti qualche vestigia, per non dimenticare il nuovo Yankee Stadium, che è davvero imponente e che riprende molti elementi architettonici dello stadio precedente, come, per esempio la vista sulla sopraelevata della metropolitana, ma la storia è la storia e noi europei siamo molto più romantici nel voler conservare quello che è stato.
Lo dimostra il dibattito che si sta scatenando sullo Stadio Meazza di San Siro a Milano e il recupero dello Stadio Dallara di Bologna, anche se in Inghilterra, è pur vero che non ci mettono molto a buttar giù tutto, come accaduto allo Stadio di Wembley, ad Highbury e all’ex stadio del West Ham United che oggi gioca nello stadio Olimpico, dove l’anno prossimo si giocheranno nuovamente le London Series, perché alla fine tutto torna e tutto confluisce nel baseball.
Tra un po’ torno in Italia e sapete che se anche volessi, non potrei stivare nella valigia una mazza da baseball, perché in aeroporto viene equiparata ad un’arma … un’arma letale per il cuore di tutti noi.
Allegra Giuffredi
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Michelr (sabato, 02 novembre 2019 16:22)
Grazie Allegra, una testimonianza meglio di una boccata d'ossigeno. È quello da te sapientemente descritto è tutto vero e già vissuto nel 1995. Ciao