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Quel fatidico 7° inning - Washington Champions!

di Frankie Russo tratto da ESPN.com

Una volta a Houston si usava chiamare l’Astrodome l’"Ottava Meraviglia del Mondo", dopo quanto accaduto in Gara 7 delle World Series 2019 non sarebbe male definirlo lo "Shock del 7° inning". O forse meglio sarebbe considerarlo  l’inning che ha consacrato i Washington Nationals campioni del mondo con Howie Kendrick che ancora una volta ha giocato il ruolo del super eroe della postseason. Il suo fuoricampo che ha colpito il foul pole a destra sul lancio di Will Harris ha portato i Nationals in vantaggio per 3-2 in una delle più drammatiche gare 7 che la storia ricordi. Come ci si è arrivati sarà oggetto di dibattuti e discussioni per tutto l’inverno. 

Doveva Zack Greinke rimanere sul monte? Sarebbe stato il caso di utilizzare Geritt Cole? Cosa sarebbe stato se quel lancio sul 2-1 con Soto nel box di battuta fosse stato chiamato strike? E Anthony Rendon, è veramente umano o uomo glaciale per come riesce a controllare le sue emozioni in ogni situazione?

 

La vittoria per 6-2 ha decretato uno degli eventi più bizzarri; infatti tutte le vittorie sono andate in appannaggio della squadra in trasferta, mai successo prima, e solo gli dei del baseball potranno darne una spiegazione.

 

La squadra che ha iniziato la stagione con un record di 19-31 ha vinto le WS per la prima volta, sia quando si chiamava Montreal Expos, sia da quando vinse il titolo nel 1924. I Nationals erano in svantaggio 3-1 nell’ottavo inning della NLDS contro i Dodgers, questa volta la rimonta è avvenuta nel settimo, il più drammatico di tutti. 

Nella foto Max Scherzer (Mike Ehrmann/Getty Images)
Nella foto Max Scherzer (Mike Ehrmann/Getty Images)

Fino al sesto gli Astros erano in vantaggio 2-0. Greinke aveva concesso solo una valida e due corridori in base rubando letteralmente la scena a Max Scherzer  che aveva concesso due punti in cinque riprese dovendo  affrontare i battitori troppo spesso con  corridori in base in una serata in cui non era certamente al meglio.

 

Tenendo conto, però, che solo tre giorni prima non era stato in grado nemmeno di vestirsi da solo per un forte dolore alla cervicale, la sua prestazione evidenzia ancora una volta il suo carattere combattivo.  Ore ed ore trascorse con i massaggiatori, l’ultima cosa al mondo che avrebbe voluto scongiurare era di  far mancare il suo apporto in Gara 7 delle WS.  

Nella foto Zack Greinke
Nella foto Zack Greinke

Fino al sesto inning Greinke aveva effettuato solo 67 lanci ridicolizzando i Nationals alternando con maestria la sua veloce a 89mph con cambi e curve, ivi compreso una “paperetta”  nel quinto a 65,8mph contro Soto  che è finito strike out dopo i successivi due lanci.  Era una prestazione all’altezza da far ricordare  il meglio Greg Maddox. 

 

Con l’inizio del settimo inning i Nationals stavano per affrontare Greinke per la terza volta e Adam Eaton, numero due del lineup  inizia la ripresa con una eliminazione in diamante.

 

Con otto eliminazioni dalla vittoria, in vantaggio per 2-0 e nessun corridore sulle basi, le possibilità di vittoria degli Astros erano all’88%.

Nella foto Antony Rendon (Photo by Elsa/Getty Images)
Nella foto Antony Rendon (Photo by Elsa/Getty Images)

Poi è arrivato il turno di Rendon il quale, glaciale come sempre, ha accorciato le distanze spedendo la palla nelle tribune a sinistra. Il prossimo battitore era Juan Soto, il fenomeno 21enne destinato a un brillante futuro e con una disciplina al piatto pari solo a quella di Ted Williams. 

 

Sul conteggio di 2-1 Soto è rimasto a guardare un cambio all’altezza delle ginocchia, terzo ball.

 

Ai sostenitori che vogliono il robot a chiamare strike e ball a casa base gli si saranno rizzati i capelli e avranno gridato allo scandalo. Il lancio successivo, un ball, ha messo Soto in prima base. 

Il fuoricampo a destra di Howie Kendrick
Il fuoricampo a destra di Howie Kendrick

Nel box di battuta mette i piedi il 36enne Kendrick che ha battuto 344 nella regular season,  che ha battuto un grande slam vincente contro i Dodgers e che è stato nominato MVP della NLCS.

 

AJ Hinch ha deciso che era arrivato il momento di utilizzare il suo bullpen.  Cole si stava scaldando già dal 5° ma Hinch ha optato per Harris che fino ad allora era stato il suo migliore rilievo, sia in campionato che nella postseason nonostante il cruciale HR concesso a Rendon in Gara 6.

 

Oltretutto,  nei precedenti confronti Harris aveva avuto sempre  la meglio contro Kendrick. Sul primo lancio una curva, Kendrick ha sventolato a vuoto, per poi girare un cutter esterno spedendo la palla sul foul pole a destra per il 3-2. Buon lancio, ma ancor migliore contatto.  Questa volta Kendrick aveva indovinato il lancio con cui in precedenza era rimasto al piatto e per lui è stato un momento memorabile.

 

I Nationals hanno segnato un punto nell’ottavo e ancora due nel nono. Cole non è mai stato utilizzato mentre Patrick Corbin ha dominato per tre inning.

 

I Nationals sono la quinta squadra a rimontare uno svantaggio di due o più punti dal settimo inning in poi realizzando uno dei più impressionati percorsi  dei playoff sin dall’introduzione della Wild Card.

 

Dopo aver superato i Brewers nello spareggio della WC, i Nationals hanno sconfitto in ordine i Dodgers, Cardinals e Astros che combinati hanno realizzato 304 vittorie in campionato. 

 

Negli spogliatoi degli ospiti docce di champagne a fiume mentre in quelli dei padroni di casa tanta delusione. Al contrario per gli Astros sarà un lungo inverno su cui riflettere e su cosa potevano fare per essere migliori, pur sapendo di essere una super squadra che ha vinto più di 100 gare per tre stagioni consecutive.

 

I Nationals, invece,trascorreranno le prossime settimane a godersi il loro trofeo. 

 

 

Frankie Russo

 

 

E' festa negli spogliatoi dei Nationals
E' festa negli spogliatoi dei Nationals

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Commenti: 2
  • #1

    Michele (sabato, 02 novembre 2019 16:25)

    Caro Frankie, ed ora chi glielo va a dire a coloro che vogliono portare gli incontri a sette inning???

  • #2

    Frankie (lunedì, 04 novembre 2019 18:04)

    Caro Michele, ti dirò. Se nei campionati di Serie C, specialmente nelle zone dove le squadre sono poche e il candario ha il format A/R/A, a seconda delle necessità, non mi dispiacerebbe veder disputare 2 gare da 7 inning o un triangolare ogni domenica. Si giocherebbe di più e le società sarebbero costrette a formare più lanciatori e ricevitori.