
Sono fortemente convinto che non ci si invecchia andando a vedere una partita di baseball. E di qualsiasi serie. Anzi le più intriganti sono quelle delle serie inferiori ed il motivo è là dettato proprio dal gioco. Troppo spesso infatti si è solito intuire il giusto gioco che il professionista svilupperà giocando in difesa, a meno di una inqualificabile battuta. Nelle serie inferiori invece l’inesperienza dei giovani formalizza una serie di giocate che rendono arrembante qualsiasi manuale con finalità picaresche. Ma poi in sintesi ogni giocata dimostra di avere una sua etica, un suo accattivante finale, una sua specifica morale che resta nella mente di chi osserva e nei cuori di chi gioca.
Per questo sono fortemente convinto che non ci si invecchia andando a vedere una partita di baseball. Se poi accanto c’è anche l’amico Ezio con le sue puntualizzazioni, l’amico Frankie con i suoi insegnamenti in linea con le tradizioni, l’amico Paolo con la sua ricerca estetica del gioco, l’amico Franco con i suoi perché cui dà completa risposta, allora la visione del gioco si trasforma in una continuità di chiosature che fibrillano nei paragoni e nei ricordi. Per questa mia convinzione dunque mal comprendo quell’onda lunga che novello tsunami vorrebbe cambiare il modello di un gioco perfetto nella sua linearità di atti leciti ed atti illeciti.
Ma come, un gioco la cui data di nascita risale al 19 giugno del 1846, la cui gestazione però si configura già a partire dai molti giochi rinascimentali in tutta Europa, ora rischia di essere vivisezionato e smembrato della sua essenza filosofica solo perché non più consono ad un mondo che si sta smarrendo per una sua fretta priva di logica?
Ma come, si accetta di annullare saldi principi che si sono rivelati propulsivi prodromi degli atti di vita che ci hanno accompagnato solo per appagare l’insignificante uomo che vive di solo orologio?.
Il baseball non è una pratica sportiva che può essere delineata da rigidi binari poiché esso è bramosia di spazi, continua vitalità, ricchezza di qualità ed opinioni, spunti sociali che ti seguono come ombre. Il baseball dunque non è uno sport che può avere paragoni poiché egli stesso è una prodigiosa sintesi che appaga e come tale ti investe e ti trasforma in un modo nobile di essere ed in uno aristocratico stile di vita.
E che la partita allora sia quella che sia poiché in verità dura tutta una vita Per questo sono fortemente convinto che non ci si invecchia andando a vedere una partita di baseball ma anzi ti fa dire che:
durante una partita di Baseball
lì sul diamante vorrei essere
un eccezionale esterno
per cogliere al volo tutte la palline battute lunghe,
un funambolico interbase
per bloccare ogni nascente iniziativa di gioco
un singolare terza base
per sfumare la sintesi dell’Hot Corner
uno straordinario seconda base
per vivacizzare i termini di una Tombstone
un supernormale prima base
per annullare l’inizio di ogni Rainbow
un insolito e giudizioso ricevitore
per coordinare sempre al meglio una difesa insuperabile
un eclettico lanciatore principe del monte
per ottenere ininterrottamente gare No Hit
un disincantato Umpire
per dirigere autorevolmente la gara
ma invece qui sulle tribune
sono solo un semplice spettatore
che tuttavia ama e vive nel vedere questo gioco.
Michele Dodde
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Marcella De Rubertis (venerdì, 14 dicembre 2018 15:09)
È un canto d'amore di cui la tua dolcissima metà potrebbe essere gelosa
Ezio Cardea (venerdì, 14 dicembre 2018 16:11)
Sottoscrivo il "canto d'amore" e, come Michele, mi sottopongo al rischio da cui la gentile Marcella ci mette simpaticamente in guardia!