
da un'idea di Giovanni Delneri
Dinnanzi ad un Hot Dog ed una birra ghiacciata al punto giusto sento l’emotività di una confidenza: la vita dell’inviato speciale non è quella che viene rappresentata sugli schermi magici inventati ad Holliwood dove poi “lui” ha sempre a disposizione una macchina fuori strada ultimo modello con alloggiamento in hotel a cinque stelle super ed una segretaria oltremodo efficiente in qualsiasi ora della giornata bensì è quella più intrigante ed inaspettata per via di andare a scovare ed evidenziare lo scoop sempre camminando a piedi sia sotto la pioggia sia sotto il sole. Se poi si ha la sventura, ma il lavoro è lavoro, di essere l’inviato speciale dell’inserto sportivo del Quotidiano “Higlander Insett Tribune” di Atlanta in Georgia, il cui Amministratore si esprime sempre a braccino corto, per dormire non ti restano che i ponti e per segretaria un desueto tablet.
Però in sintesi è anche un bel vivere poiché essendo io il baseball writer per eccellenza ho la fortuna di essere mandato ogni anno in Florida a svernare e dove poi ho la possibilità, durante il multisquadre spring training, di incontrare i vari giocatori, manager e dirigenti che prima o poi ti regalano, loro malgrado, la ciliegina per la notizia in esclusiva.
E pur vero che lo “Higlander Insett Tribune” ha la notoria diffusione tra le cicale, le farfalle, le formiche ed altri multicolori insetti (per inciso le prime con i loro canti sono i tifosi più irriducibili, le seconde le più celebri majorettes dei vari campionati, le terze si evidenziano quali tifosi più accorti alle statistiche ed ai rendimenti dei vari giocatori. Gli altri, in minoranza, sono tifosi di passaggio) ma il Direttore del Quotidiano, che per noi redattori è comunemente il Magnifico, vuole sempre notizie fuori dal coro.
Così ieri, per mia gradevole fortuna, mi sono incontrato con il Bombo che era su di giri per aver individuato tra i nuovi esordienti in lievitazione sui diamanti quello che in futuro sarà chiamato l’Uomo Tornado.

Era accaduto infatti che durante una simulazione di ripresa, che i Dodgers stavano praticando in gran segreto, lì sul diamante si fosse verificato improvvisamente un violento vortice d’aria, che qui in Florida viene chiamato comunemente Tornado.
Bene, alla battuta c’era un certo Ferdinand Ducolson totalmente incapace a battere quanto maestro indiscutibile nel realizzare i bunt. Il vortice d’aria stava appena a smuovere pali ed impalcature che il Ducolson, svirgolando la mazza ad angolo retto, invia la pallina lungo la left dry line ed incomincia a correre con una velocità così incredibile da impressionare e fare arrestare il tornado per la vergogna.
Realizzare il punto e sancire un nuovo record (il giocatore che ha conquistato il punto battendo un solo bunt) è stato un tutt’uno tanto che Bobby Wefen, allenatore in seconda dei Dodgers e vecchio slugger di lunga esperienza, stava già comunicando a Tom Lasorda che si sarebbe incaricato lui, ogni qualvolta Ducolson fosse andato in battuta, a fomentare un vortice d’aria.
Così ho scritto il mio primo pezzo di quest’anno su un fatto curioso ed inaspettato che ha portato la tiratura del giornale a mille. Però ora il Magnifico Direttore, che neanche mi ha gratificato di un piccolo aumento, vuole che sia sempre io ad approfondire questa tematica ed a scrivere ancora sulla fenomenale velocità di questo nuovo blue chip dei diamanti.
Per Tom e Bobby è il continuo allenamento muscolare; per me, ma non lo posso dire, è il merito di una vergognosa paura del tornado ed i suoi effetti collaterali. Di certo però è che Ducolson è e resta l’uomo più veloce del Tornado.
Ed ora dinnanzi a questa birra ed al gusto di questo Hot Dog, amici inseparabili di migliaia di tifosi che dagli spalti seguono un baseball da antologia ma privo di cultura delle cose, non mi restano che le cronache di colore. E pensare invece che a me è sempre interessato capire e poi spiegare perché manchi in giro questa cultura delle cose.
Ricordo infatti che molti anni fa, avvicinato dalla mamma di un giovane giocatore affinchè l’accompagnassi in un negozio di articoli sportivi per essere consigliata all’acquisto di un guantone per il figlio, alla mia domanda in quale ruolo giocasse mi rispose: “ Ma perchè i guantoni per battere hanno importanza per il ruolo?”
Demoni e meraviglie, venti e maree, ma vallo a dire al Magnifico Direttore !!! .
Michele Dodde
La novella è stata ideata dal nostro Giovanni Delneri che oggi compie 88 anni!!!
Nella speranza che la sua immaginazione continui per molti e molti anni, AUGURI TERZABASE! da tutta la redazione e, ne siamo sicuri, anche dai tuoi affezionati lettori
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ROBERTO B. (giovedì, 13 settembre 2018 16:05)
Ciao Giovanni
Complimenti per i tuo sempre ottimi racconti ma soprattutto augurissimi dal tuo ex collega ed amico
giovanni delneri (lunedì, 24 settembre 2018 16:29)
ringrazto tutti ,JHO TERZABASE