
da ESPN
Cosa si nasconde dietro il declino del numero di basi rubate? Jose Altuve avrà a disposizione ancora centinaia di gare prima di raggiungere i trent’anni ed è tra i più proficui rubatori di basi della sua generazione. Ma ultimamente ha rilasciato un’intervista in cui ha dichiarato che sarà molto difficile ripetere il risultato del 2014 quando di basi ne rubò 56. E’ diventato troppo rischioso, e non si riferiva solo a se stesso, ma al totale mondo del baseball. Il numero di basi rubate è in forte diminuzione. Potrebbe essere la fine di un ciclo, o semplicemente un periodo di attesa fintanto che non si troveranno di nuovo giocatori in grado di avanzare 27 metri senza l’aiuto di una battuta? O potrebbe essere che i rubatori di basi siano divenuti mosche bianche in uno sport che ora vede la valutazione proiettata verso forti battitori o allo sviluppo di giovani lanciatori?
Nel 2017 solo tre giocatori hanno rubato 40+ basi, Dee Gordon, Billy Hamilton e Trea Turner. Anche nel 2015 furono tre ad entrare nella stessa categoria, Gordon, Hamilton e Charlie Blackmon. Prima del 2015 non vi sono stati tre o meno giocatori sin dal 1967 quando furono Lou Brock, e Bert Campaneris a realizzare 40 rubate.
The Disappearing Stolen Base
YEAR |
STEALS |
1987 |
3,585 |
1997 |
3,308 |
2007 |
2,918 |
2017 |
2,527 |
I motivi possono essere diversi:
La generazione dei battitori potenti.
Tutti sembrano aspirare a battere la palla oltre la recinzione a cominciare dagli sluggers Giancarlo Stanton e Aaron Judge fino ai lanciatori Madison Bumgarner e Jake Arrieta. Lo scorso anno 117 giocatori hanno realizzato più di 20 fuoricampo; solo 29 hanno rubato più di 20 basi. Già da questo Spring Training alcune squadre stanno enfatizzando con i loro giocatori sul concetto di battere la palla in aria dedicando, nel contempo, maggior tempo all’insegnamento di come meglio prendere vantaggio dalla prima (sottolineo che stiamo parlando di major league baseball! ndt).
Per quanto strano può sembrare, la strategia dipende molto anche dalla volontà dei battitori. In altre parole, è più facile per un battitore mettere la palla in gioco senza pensare che deve dare l’opportunità a un corridore di rubare, o addirittura non voler essere distratto da uno che corre sulle basi. Inoltre, è probabile che se il corridore raggiunge la seconda, la strategia del lanciatore sarà di essere più attento con i lanci evitando il centro piatto. In definitiva, ormai sono molti i giocatori che preferiscono trottelerare per 108 metri anziché sprintare per 27 o 54.
Infortuni.
Con il suo record di 1.406 basi rubate, Rickey Henderson ha rappresentato un'eccezione specialmente con il suo stile di scivolare testa avanti. Nonostante il suo stile aggressivo, Henderson non ha avuto molti infortuni.
La fortuna di Altuve dipende principalmente dalle sue mani e polsi, e sono queste le parti del corpo che lui deve proteggere. Lo stesso dicasi per Mike Trout e Carlos Correa, entrambi fuori squadra per diverse settimane a seguito di infortuni ai pollici.
Le società sono ben decise a proteggere i loro investimenti. Infatti, al fine di prolungare le loro carriere, le squadre tendono a limitare il numero di inning dei lanciatori, e di recente la MLB ha introdotto la regola delle collisioni a casa base per evitare gravi infortuni come quello occorso a Buster Posey. Per i giocatori di particolare valore come quelli menzionati, avanzare gratuitamente di 27 metri il probabile riscontro è che il rischio non valga la candela.

Instant replay.
Trea Turner dei Nationals è tra i migliori rubatori del momento eppure ha dichiarato che il replay ha condizionato la sua strategia. Al contrario dei rubatori di basi del passato, Turner e i suoi compagni devono assolutamente restare a contatto del sacchetto nell’eseguire la scivolata. Ai suoi tempi Henderson era veloce e aggressivo e sicuramente si sono verificati casi in cui perse contatto con la base. Oggi non è più possibile perché nel dubbio il manager avversario chiederà il replay. Questo comporta una corsa più controllata con conseguente riduzione di velocità che comporta maggiori possibilità di essere eliminati.
Le statistiche.
Le percentuali indicano che se la percentuale di successo non raggiunge il 78/80%, allora non bisogna rubare. I numeri dicono che non ne vale la pena. Brett Butler rubò più di 40 basi cinque volte in carriera dal 1981 al 1997. Se giocasse oggi, è molto probabile che il manager non lo farebbe correre tenuto conto che nel 1991 fu eliminato 28 volte su 66 tentativi pari a un misero 57,57%. Un giocatore che basa il suo valore sulle rubate è pari a quello di un lanciatore che crede di poter lanciare una complete game.
Il pick-off è cambiato.
Quando un lanciatore della squadra ospite tira in prima, il pubblico contesta, e la contestazione cresce se tira la seconda, la terza o la quarta volta. In passato questi episodi sembravano disturbare il lanciatore che decideva allora di lanciare a casa. Oggi invece sembra che il rumore della folla non infastidisca più di tanto, né i giocatori né i loro boss. Se ritengono che questo sia il metodo migliore per tenere il corridore più vicino al sacchetto, evitando che possa prendere troppo vantaggio, essi lo continueranno a fare incuranti di quanto accada intorno a loro. I lanciatori faranno lo step-off, guarderanno di più verso la prima, tratterranno la palla più a lungo, insomma qualsiasi cosa che possa ridurre il vantaggio del corridore.
Passo laterale e semplificazione della meccanica. I lanciatori lavorano costantemente sulla loro meccanica per rendere i lanci più efficaci e diminuire il margine di errore. Questo vale anche per la meccanica dei pick-off di cui Stephan Strasburg è particolarmente dotato scegliendo di lanciare dalla posizione fissa anche senza corridori in base. Nel 2012 Strasburg concesse 14 basi rubate su 16 tentativi. Nelle ultime tre stagioni ha concesso un totale di 14 rubate su 23 tentativi.
Ma non tutti hanno le stesse doti di Strasburg. Nel 2017 Julio Teheran dei Braves ha concesso 26 basi rubate, contro Aaron Nola dei Phillies gli avversari hanno rubato 21 su 23. Ma in generale i lanciatori, grazie anche alla nuova e migliorata tecnologia, stanno perfezionando la loro meccanica. Quattordici corridori hanno tentato di rubare contro Zack Greinke, ma solo 5 hanno avuto successo, e solo 4 su 8 hanno avuto successo contro Carlos Martinez dei Cardinals.

Il miglioramento difensivo dei ricevitori.
Tornando indietro di alcuni decenni, il ricevitore tipo era grosso, corpulento e potente, e forse scelto per quella posizione per la mancanza di velocità. Poi vi erano alcune eccezioni come Javy Lopez dei Braves e Mike Piazza dei Mets che avevano si delle deficienze difensive, ma battevano 30 fuoricampo a stagione.
Al giorno d'oggi il ricevitore deve essere innanzitutto un ottimo difensore con corpo longilineo e atletismo. Si preferisce un ricevitore con piedi rapidi, con capacità di muoversi con agilità dietro al piatto. (ved articolo BOTR del 23-01-17) Ricevitori come Matt Wieters, alto quasi 2 metri, sono considerati dinosauri. Spesso i ricevitori moderni sono ex interni come Austin Barnes, 1,78, e molti di essi tirano con precisione. Gary Sanchez è un ritorno al passato, sia per la sua statura che per la potenza in battuta, ma anche lui tira bene sulle basi. La realtà è che i grandi nemici dei rubatori di basi sono attualmente migliori del passato, ed è una delle posizioni che ha subito maggiori cambiamenti rispetto alle altre.
Forse l’arte di rubare basi tornerà in voga tra qualche decade se si batteranno meno fuoricampo o se i lanciatori saranno costretti a lavorare più velocemente sotto la pressione del tic tac dell’orologio con corridori in base. A causa della diminuzione di basi rubate e dell’elevata pianificazione delle strategie in ogni settore della gara, anche il numero dei pitchout è in forte diminuzione non volendo i manager e lanciatori sprecare un lancio avvantaggiando il conteggio in favore del battitore.
MLB Pitchouts Since 2007
YEAR |
PITCHOUTS |
2017 |
129 |
2016 |
194 |
2015 |
257 |
2014 |
335 |
2013 |
309 |
2012 |
478 |
2011 |
554 |
2010 |
550 |
2009 |
478 |
2008 |
636 |
2007 |
790 |
In una recente Coach Convention, nell’esporre l’importanza delle statistiche e le opportunità di segnare punti, Rene Saggiadi (scout per i Boston Red Sox), rimarcò il concetto che bisogna minimizzare sempre gli out, se possibile. Ogni squadra ha a disposizione 27 eliminazioni. Ogni eliminazione rappresenta un’occasione in meno per segnare e verosimilmente, 3 eliminazioni per tentativo di rubata o di smorzata di sacrificio in un momento inopportuno, di fatto significa che una squadra ha giocato 8 riprese invece di nove!
Con questa precisazione Saggiadi non ha voluto far intendere di essere contrario ad ogni forma di rubata o di smorzata, bensì le smorzate e le rubate vanno usate con molta cura e molto strategicamente. Al momento giusto sono un’arma potenzialmente positiva. Al momento sbagliato sono, appunto, out regalati. Quindi si deve fare una rubata o una smorzata solo se il return potenziale è molto superiore al rischio di out. In altre parole rischi e benefici vanno bilanciati.
Frankie Russo
Scrivi commento