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Una ballata o una preghiera?

di Michele Dodde

Quando il 12 marzo del 1860 il Congresso Americano approvò all’unanimità la legge Pre-Emption Bill, che di fatto assegnava le terre libere ai coloni che si trasferivano negli avventurosi territori del mitico Far West, si dette inizio a quella sanguinosa e lunga guerra mai dichiarata tra gli Stati Uniti ed i nativi pellerossa considerati sempre non cittadini americani ma solo presunti fuorilegge. E l’attacco a Fort Defiance il 30 aprile da parte dei Navaho guidati da Manuelito segnò la data di inizio. Tuttavia quello fu anche l’anno di epocali avvenimenti tra cui la nascita del Pony-Express che per la prima volta (3 aprile) consegnò in dieci giorni la corrispondenza inviata da St. Joseph nel Missouri a Sacramento in California, la scissione sulla questione dello schiavismo durante la Convenzione Nazionale Democratica a Charleston, Carolina del Sud (23 aprile) ed a luglio l’invenzione del fucile a ripetizione Spencer cui seguì nell’anno successivo il brevetto del fucile Gatling.

Così mentre ad Ovest i cavalleggeri del 7° Cavalleria, caracollando sui loro cavalli, erano soliti tirarsi per gioco la pallina da baseball ed i pionieri invece a giocarlo “on the green” durante e dopo le sagre di paese inventandosi le basi con attrezzature varie e nodosi bastoni come mazze, ad Est invece nel giugno di quell’anno i Brooklin Excelsiors diedero vita al primo tour mai confezionato da una squadra di baseball e, forti sul monte di lancio con il leggendario James Creighton a frombolare micidiali palline veloci con imprevedibili lanci sottomano e l’esterno destro Asa Brainard a giganteggiare nel box di battuta, incominciarono ad esprimere un baseball vincente con tutte le franchigie che andavano ad incontrare così come contro Albany (24 a 6), contro il quotato Victory Club di Troy (13 a 7), ed il forte Niagara Club riportando il più alto punteggio registrato in quel tempo: 50 a 19. 

Dallo svolgimento di questo tour che portava in mostra un baseball emergente e di primo piano, presero vita i primi germi di quella che diventerà poi la incontenibile ed incurabile Febbre del Baseball.

 

Successe infatti che, dovendo poi il tour toccare la città di Rochester, dove il baseball già incominciava ad enumerare moltissime squadre di amatori, i locali fan del baseball riuniti nel Live Oak Base Ball Club incaricarono il maestro di musica J.H.Kalbfleish di comporre una ballata rievocativa che inneggiasse alla vittoria della loro squadra Flour City. Con questa ballata i tifosi di Rochester ospitarono i Brooklin Excelsiors i quali però, senza alcun sforzo eccessivo, si imposero per 27 a 9.

 

Il triste risveglio del dopo gara fece sì che i fan del Live Oak Base Ball Club dichiarassero sorridendo che più che una ballata avrebbero dovuto chiedere di comporre per loro una preghiera. “The Live Oak Polka (clicca per sentire l'introvabile motivo musicale) comunque, oltre a configurare anche il primo ricercato spirito autoironico, resta quale testimone di una graziosa quanto orecchiabile canzone oltre ad essere ricordata per via del suo frontespizio che rappresenta uno dei più belli e significativi quadri inerenti il baseball da inquadrare storicamente nell’epoca pre guerra civile. (vedi foto in homepage)

 

A dimostrare poi che stampe e musica furono un fecondo contenitore di un baseball in continua crescita ed evoluzione quale collante delle diverse etnie pronte a fondersi, attraverso il gioco, in un’unica nazione, va ricordata anche un’altra stampa di quell’anno, realizzata da Thomas Sinclair, a frontespizio della ballata “Home Run Quick Step” (clicca sul titolo per sentirla) composta da John Zebley Jr. in onore della franchigia Baseball Club Mercantile di Philadelphia, che nasce nel 1859, per l’accresciuta linearità e correttezza applicativa nell’evidenziare il gioco. E la storia continua…

 

Michele Dodde

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Commenti: 3
  • #1

    Marcella De Rubertis (mercoledì, 06 dicembre 2017 17:54)

    Patria, bandiera, baseball.
    Concetto evidenziato con incisiva chiarezza da un appassionato cultore di questo sport.

  • #2

    eziocardea@hotmail.it (giovedì, 07 dicembre 2017 09:33)

    http://www.baseballmania.eu/notizie/news/michele-dodde-la-hall-of-fame-ti-attende/

    Generale di Brigata, umpire internazionale di baseball e giornalista: chi meglio di lui può descriverci questa simbiosi di storia, baseball, immagini e musica?

  • #3

    franco ludovisi (domenica, 10 dicembre 2017 08:56)

    Ezio, hai dimenticato un elemento nella descrizione di Michele: un Amico.
    At salut