
libera traduzione da: ESPN
Con l’intento di finalmente seppellire quella che è passata alla storia come “The Bartman Play”, i Chicago Cubs hanno consegnato al malcapitato tifoso un anello ufficiale delle 2016 World Series. Steve Bartman, con occhiali da sole, cuffie e un cappello dei Cubs, allungò il braccio e deviò la palla nel corso di Gara 6 delle NLCS 2003 contro i Florida Marlins. La deviazione evitò che la palla finisse nel guanto dell’esterno sinistro Moses Alou il quale ebbe una reazione esagerata che causò una ancora più violenta reazione da parte del pubblico.
Fosse stata effettuata la presa, sarebbe stata la seconda eliminazione e avrebbe offerto una buona opportunità ai Cubs di accedere alle World Series da dove mancavano dal 1945. La ripresa invece terminò con i Marlins che segnano otto punti vincendo la gara per 8-3. Vincendo anche Gara 7 il giorno successivo, aprirono la strada alla loro seconda vittoria in 6 anni del titolo delle World Series. La sconfitta ebbe come effetto per i Cubs il prolungamento del più lungo periodo in tutti gli sport senza aver vinto un titolo mondiale.
Bartman fu messo alla berlina, dovette essere scortato fuori dallo stadio e per alcune settimane successive la sua casa e famiglia fu protetta dalle forze dell’ordine. (L’argomento è stato dettagliatamente trattato da Baseball On The Road in due pubblicazioni del 15-01-14 e 19-11-16).
I Cubs hanno finalmente posto all'infamoso record sconfiggendo i Cleveland Indians e conquistando il loro primo titolo dopo 108 anni. Lo scorso lunedì, direttamente nell’ufficio al Wrigley Field del proprietario Tom Ricketts, a Bartman è stato consegnato un anello personale delle World Series.

“Da parte dell’intera organizzazione dei Chicago Cubs sono onorato di consegnare un anello delle 2016 World Series al sig. Steve Bartman” ha detto Ricketts. “Ci auguriamo che questo ponga fine ad uno sfortunato capitolo che si è perpetuato nel periodo in cui abbiamo cercato di conquistare il tanto desiderato titolo mondiale. Mentre nessun gesto può ricompensare completamente l'onere pubblico che ha sopportato per più di un decennio, abbiamo ritenuto importante che Steve sappia che è stato e continua ad essere parte integrante di questa organizzazione. Per quanto si è dovuto sacrificare, siamo onorati oggi di consegnare questo anello”.
Bartman, che non ha mai voluto rilasciare interviste, rifiutando addirittura la possibilità di assistere in prima fila alle World Sereis, ha volto ringraziare l’organizzazione.
“Pur non considerandomi meritevole di questo onore, sono profondamente commosso e sinceramente riconoscente di ricevere l’anello ufficiale delle 2016 World Series. Comprendo assolutamente il significato storico e apprezzo il gesto che esso rappresenta. Io e la mia famiglia lo terremo caro anche per le future generazioni. Cosa ancora più importante è la sensibilità della famiglia Ricketts, per conto dell’organizzazione e tifosi, di darmi il bentornato nella famiglia dei Cubs. Mi sento sollevato e mi auguro che l’incidente del foul ball del 2003 che ha coinvolto me e la mia famiglia sia finalmente giunto al termine. Con umiltà ricevo questo anello che non è solo il simbolo di uno dei più importanti avvenimenti sportivi, ma è un importante esempio di come la società tutta si dovrebbe comportare. La mia speranza è che tutti possano imparare dalla mia esperienza a guardare lo sport come intrattenimento e prevenire gravi accuse e invitare i media e gli opportunisti di profitti a condurre affari eticamente nel rispetto dei diritti della privacy personali e non sfruttare alcun individuo per promuovere il proprio interesse personale o guadagno economico. Inoltre, mi auguro che la consegna di questo anello dia inizio a un importante processo di fratellanza e riconciliazione per tutti coloro che ne sono stati coinvolti. Infine, chiedo gentilmente ai media di rispettare la mia privacy e quella della mia famiglia. Non intendo rilasciare ulteriori interviste o pubbliche dichiarazioni da questo momento in poi. Le parole non sono sufficienti per esprimere dal profondo del mio cuore la mia riconoscenza alla famiglia Ricketts, a Craine Jenney, a Theo Epstein e all’intera organizzazione dei Cubs per questo straordinario regalo, e per aver consegnato alla città di Chicago e ai tifosi dei Cubs un indimenticabile 2016 World Series. Sono felice di essere riunita con la famiglia dei Cubs e di poter continuare positivamente la mia vita ".
Frankie Russo
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