
Lo scorso sedici gennaio, i Chicago Cubs sono stati ricevuti dal Presidente Barack Obama (1961) proprio a pochi giorni dalla sua uscita dalla Casa Bianca e dall’insediamento del suo successore, Donald Trump (1946). Barack Obama è di Chicago e in verità tifa per i White Sox, ossia per l’altra squadra di Chicago, ma solitamente ai Presidenti degli Stati Uniti, così come ai politici in generale e di tutte le latitudini, piace mischiarsi con gli sportivi, perché sono esempi vincenti e farsi immortalare con loro porta sempre molta popolarità. E questa modalità di far politica si è così affermata negli anni da essere utilizzata anche al contrario, dagli stessi sportivi, in modo da “farsi belli” col pubblico e i fans.
Dovete sapere infatti che, allora come oggi, nell’ottobre del 1888 la squadra dei Chicago White Stockings, vale a dire i progenitori degli attuali Cubs, fu invitata dall’allora Presidente USA Grover Cleveland (1837 - 1908) alla Casa Bianca e qualcuno si appropriò di questo invito, che era ed è pur sempre un evento, per pavoneggiarsi, pur non avendovi fatto parte …
Ma di chi stiamo parlando?

Parliamo di Mike “King” Kelly (1857 – 1894), che giocò ben sedici stagioni con i Chicago White Stockings, sia come esterno che come catcher ed è stato giocatore e manager, anche a Boston con i Beaneaters e con i Reds.
Ma quel che rendeva Kelly davvero speciale era il suo charme ed il saperci fare sia con i tifosi, che con il “gentil sesso”: era bravo, infatti, sia ad “intortare” o per meglio dire a corteggiare le signore che a farsi idolatrare dalla sua tifoseria e poi sapeva intrattenere e raccontare … delle belle storie.
Kelly fu il primo giocatore a pubblicare, proprio nel 1888, la propria autobiografia, “Play Ball”, s’eppure con l’aiutino del Ghost writer, John J. "Jack" Drohan (1867 - 1902) e come detto sapeva raccontare storie ed affascinare gli astanti, millantando anche illustri conoscenze.
Una di queste storielle riguardò appunto l’avvenuta conoscenza del Presidente Grover Cleveland, durante la visita alla Casa Bianca dei Chicago White Stocking, di cui non fece assolutamente parte, ma andiamo per ordine.

Kelly raccontò di aver incontrato il Presidente Cleveland e di avergli stretto la mano, tanto da ricordarla come soffice e grassottella e così tanto, da avergliela addirittura fatta gonfiare: in pratica ci volle mettere il “carico da undici” e non contento, coinvolse in questa sua ricostruzione, completamente inventata, pure alcuni suoi compagni di squadra, come George Gore (1854 – 1933), Abner Dalrymple (1957 – 1939) e Mike McCormick (?), che secondo la sua fervida fantasia avrebbero stretto altrettanto fortemente la mano del Presidente, pur se in realtà erano lontani migliaia di chilometri da Washington.
Gore, Dalrymple e McCormick, infatti erano stati ceduti ad altre squadre già dal 1886 e lo stesso Kelly, quel giorno di ottobre del 1888 stava giocando con i Boston Red Stockings contro gli Indianapolis Hoosiers ed era quindi ad almeno 450 miglia dalla Casa Bianca.
Allegra Giuffredi
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