Un'idea per aumentare i praticanti

di Pino Bataloni

Quali sono i punti critici del Baseball per persone che non hanno la cultura del Baseball o del Softball?

Per lo spettatore

Si scontra contro l’ampia casistica delle regole. Subisce, a differenza di altri sport, un tempo di partita non definito. Riscontra una modesta dinamicità nello svolgimento del gioco. Queste sono alcune delle criticità che impediscono la formazione  di una cultura sociale per questo sport e quindi la diffusione.

Per il giocatore principiante

 

È necessario un lungo apprendistato sulle tecniche di gioco prima si essere impiegato con una soddisfacente costanza (per lui) in una partita

 

Per alcuni ruoli vi è un modesto coinvolgimento nelle azioni della partita: gli esterni per esempio

 

Praticabilità dello sport (inteso come partita) è legata solo ad una struttura ben definita e con quel numero di  giocatori. In altri sport non è cosi, ci sono versioni ridotte che perpetuano lo spirito di quello sport.

 

La partita cosi come viene giocata crea si un buon clima di competitività, ma se vai vedere i turni in battuta, le opportunità difensive (e ci voglio mettere anche i battitori affrontati dal lanciatore) sono cifre non elevate.

 

Vediamo la fase di attacco, un/a giocatore/ce di softball effettua mediamente 3 turni alla battuta, mentre nel baseball si arriva ad una media di 4 turni alla battuta.

 

Facendo un rapido calcolo e dando per scontato che in quella partita non ci siano ne Base su Ball ne Strike out nel softball (attività che attualmente pratico) ci sono ca 30 azioni di gioco tra attacco e difesa. Chiaramente questa è una situazione più unica che rara.

 

Lo stesso ragionamento vale per il Baseball.

 

Sappiamo bene che laddove questi sport hanno un’attività professionistica il numero delle partite è molto elevato, e questo a caduta crea cultura, livello tecnico, interessi economici etc

 

A mio modesto avviso, noi, a quel livello non ci arriveremo mai.

 

Noi dobbiamo creare qualcosa di nuovo per alimentare interesse ed incrementare la pratica di questi sport e quindi elevare il tasso tecnico dei giocatori.

Per fare un esempio in Finlandia hanno creato un gioco il Pesapallo che è la loro risposta al baseball americano, e sebbene la Finlandia non sia un paese ideale da un punto di vista climatico, negli incontri di Pesapallo gli stadi sono sempre pieni. Questo gioco è un continuo susseguirsi di azioni che coinvolge tutti i giocatori  e l’intero pubblico.

 

Quindi è necessario: creare cultura e giocare di più durante una partita, avete letto bene: giocare di più durante una partita. Non possiamo aspettare che si giochino più partite nel tempo (noi,  come ho già detto, non avremo la possibilità di farlo), quindi abbiamo la necessità di percorrere strade nuove per far crescere i nostri giocatori

 

Favorire cultura

Bisogna creare un interesse, nella fase più importante del giocatore, nei giovanissimi adottando un gioco semplice, praticabile sempre in qualsiasi stagione e in qualsiasi luogo ed anche economico. E inoltre che, per la sua semplicità e sicurezza, coinvolga anche i genitori. Gli Usa ci hanno mostrato uno strumento è il Wiffle Ball, perché non lo usiamo? Perché non lo  introduciamo nei corsi di primo livello? Lo vedrei benissimo nei bambini dai 6 agli  11 anni. Lo puoi usare partendo da 3 contro 3 fino a 6 contro 6. 

 

Giocare di più durante una partita

Mi interesso da alcuni anni di softball, visto che qui a Roma il baseball è praticamente defunto dal 1990, e quindi la domanda è: come giocare di più (vedi articolo precedente n.d.r.) non solo mi è familiare ma me la pongo da ca 50 anni. La mia attuale società, i Red Foxes composta da 50 “ragazzi” tutti vogliosissimi di giocare – lo scorso anno hanno disputato 52 partite – mi ha costretto a riflettere  a lungo su come soddisfare questa loro esigenza.

 

Qualche mese fu pubblicato qui su Baseball On The Road  un mio progetto per giocare una partita di softball con lo spartiacque dei 21 lanci al posto dei 3 eliminati ad inning. Esperienza molto positiva ed apprezzata da chi l’ha sperimentata. Si gioca di più ed in tempi molto più contenuti. Il limite che ho posto dei 21 eliminati o 7 inning come termine ultimo della partita si realizza spesse volte tra il 4° o 6° inning.

Quindi contenimento dei tempi. Questa è una soluzione regolamentare che proporremo nei tornei che andremo ad organizzare.

Nella foto la squadra di Pino Bataloni Red Foxes
Nella foto la squadra di Pino Bataloni Red Foxes

Il passo successivo, sempre per giocare di più in una partita, è quello che ho introdotto da qualche mese durante i nostri allenamenti, è di poter coniugare la competitività, la battuta, la difesa, il pitching in dosi maggiori rispetto a quello che offre una partita tradizionale.

 

Il sistema è piuttosto semplice e per grandi linee funziona cosi: ogni battitore che si presenta al piatto ha 3 opportunità di battuta che ho suddiviso:

 

 

2 statiche: vuol dire che batte e spinge avanti gli eventuali corridori sulle basi e la difesa si difende su queste battute.

In questi due turni il battitore non corre.

 

1 dinamica: vuol dire che batte e diventa corridore con tutto quello che ne consegue.

 

L’inning termina al 21° lancio.

 

Per rappresentare questo esperimento in numeri raffrontiamo le due realtà: una partita tradizionale offre ad ogni squadra 27 opportunità di battuta ed altrettanto alla difesa.

Con questo mio sistema oscilla tra 81 e 108 opportunità di attacco e di difesa. Questo dipende  da vari fattori non ultimo il tasso di disciplina delle due squadre.

 

Non so se questa sia una risposta “Italiana al baseball Usa”, sarei velleitario e presuntuoso a crederlo, ma da noi, che la stiamo sperimentando, con la dovuta apertura mentale, da alcuni mesi gira molto bene. 

 

Riusciamo a costruire un allenameto diviso in due fasi 1h,30 di pregame dove si svolgono attività tecniche  di difesa, battuta e di bullpen, e a  seguire 2 ore di partita di 7 inning per la competitività. Come società abbiamo una presenza media costante di 20-25 giocatori.

 

Qui sotto un quadro statistico di raffronto su quanto  illustrato

Il quadro si riferisce agli incontri avuti sabato e domenica.

 

L’incontro di domenica, che disputiamo ormai da alcuni anni nel Pontificio Collegio di preti americani, accanto alla Basilica di S.Pietro, è limitato ai sei inning in quanto la seconda partita viene effettuata a Slow Picht.

e questo sotto è il relativo scorer che viene compilato per ogni allenamento e consente si seguire le prestazione, nel tempo e su dati di un certa entità, di ogni singolo giocatore.

So che molti tradizionalisti grideranno allo scandalo come hanno già fatto in precedenza, ma io credo che le tradizioni siano utili, ma quando ci incateniamo troppo ad esse soffochiamo la nostra creatività e rallentiamo lo sviluppo.

 

Pino Bataloni

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Commenti: 2
  • #1

    alberto malengo (sabato, 04 marzo 2017 10:23)

    buon giorno ho letto con molto interesse l'articolo.
    ottimo in tutto soprattutto sul fatto che ci sono più possibilità di "giocare" la palla.
    i cultori del baseball avranno le mani nei capelli, ma penso che queste "modifiche" siano proprio nella direzione più corretta per far si che altri sportivi si avvicinino.
    complimenti

  • #2

    Enzo Blanda (domenica, 04 marzo 2018 11:56)

    Possiamo definire il tempo della partita: 7 o 9 riprese (sarebbe meglio 7) con un X cioè pareggio. Classifica come il calcio. Che ve ne pare?