
libera traduzione da ESPN
Negli ultimi cinque anni Mike Trout è stato il migliore giocatore offensivo. Chris Davis è più potente e batte più fuoricampo. Carlos Santana è più paziente e si guadagna più basi su ball. Rajai Davis è più veloce e ruba più basi. La genialità di Trout è che può competere quotidianamente con tutti e tre i sopra menzionati in tutte e tre le categorie e reggere costantemente il confronto.
Poi esiste una categoria in cui Trout non ha avversari: La sua media battuta per palle messe in gioco è la più alta di tutti nei suoi cinque anni nelle majors.
Tenendo conto anche del suo debutto nel 2011 a soli 19 anni, la sua BABIP è di 360, la più alta nel baseball moderno e seconda solo a quella di Ty Cobb, Joe Jackson e Rogers Hornsby. È da prevedere che questa media subirà una flessione con il passare degli anni, ma per il momento Trout riesce a interpretare al meglio la più provata di tutte le filosofie della battuta: Tenere gli occhi aperti e battere dove non ci sono avversari.
Lo scorso anno Trout ha colpito la palla 417 volte di cui 29 fuoricampo lasciando agli avversari 388 opportunità per eliminarlo. Per un battitore standard con BABIP di 300, quelle 388 opportunità si trasformerebbero in 116 valide, Trout ne ha realizzate 144.
Adesso andremo ad analizzare le ragioni per cui ha battuto 28 valide in più.

1. Saper colpire la palla
Consideriamo sei diversi modi per realizzare una buona BABIP, i cui primi due sono molto semplici: Essere fortunati oltre che cercare la fortuna, e giocare al Coors Field (*).
Tralasciamo questi due aspetti e focalizziamo gli altri quattro, il primo dei quali è colpire la palla in una zona dove vi sono più probabilità di fare valida.
Ora, Trout ha messo la palla in gioco 388 volte ed in un mondo perfetto. Le statistiche medie delle majors ci porterebbero ai seguenti risultati:
72 volate (esclusi i fuoricampo)
28 popup
98 linee (esclusi i fuoricampo)
186 rimbalzanti
5 non classificate.
Vediamo invece i risultati reali di Trout.
83 volate
14 popoup
110 linee
176 rimbalzanti
5 non classificate.
Indubbiamente le linee hanno maggiori possibilità di trasformarsi in valide, infatti circa il 64% di linee che non finiscono oltre la recinzione finiscono per essere battute valide, mentre il 10% finiscono per essere HR. I popup sono le peggiori (2%), mentre le rotolanti sono circa il 25%. Trout ha battuto più linee rispetto alla media, principalmente a spese delle rimbalzanti.
Convertendo 10 rimbalzanti (circa 250 di BABIP) in linee (circa 640 di BABIP), si può presumere che esse corrispondano a quattro valide in più. Trout ha anche battuto più volate rispetto alla media, ma non a spese delle linee, bensì a spese dei popup, un altro elemento a suo favore. Tutto ciò si trasforma in una media di circa 6 valide in più rispetto a un battitore standard delle majors.
2. Colpire forte
Trout non batte solo più linee e meno popup. La maggior parte delle linee sono valide così come lo sono la maggior parte delle volate e delle rotolanti, mente sui popup Trout è 0x14. Il motivo è perché Trout colpisce forte, e questo rappresenta il secondo motivo del suo successo. Stando alle statistiche di Statcast, rispetto alla media di lega, la velocità d’impatto con cui Trout colpisce la palla è più forte indipendentemente dalla traiettoria.

Questo farebbe presumere il motivo per cui Trout ha una più alta BABIP, ma entrare nel dettaglio diventa alquanto complicato.
Impossibile stabilire quanto valga un extra miglio in più; potrebbe permettere a una volata poco profonda di raggiungere l’esterno o potrebbe essere sufficiente per permettere a un interno di raccogliere una rotolante in tempo per eliminare il corridore in prima, o su un popup un extra miglio significa semplicemente che la palla resta più tempo in aria offrendo maggiore possibilità a un difensore di effettuare la presa.
In questi tipi di battuta, la potenza danneggia il battitore più che favorirlo e ci porta alla teoria “donut hole” del prof. Alan Nathan con cui egli stabilisce che “l’impatto a 70mph permetterà alla palla di superare di poco il campo interno, a 90mph finisce per essere una facile volata, a 110mph diventa un fuoricampo”.
Tutti questi sofisticati calcoli ci portano alla conclusione che la maggiore velocità d’impatto fa sì che Trout realizzi 5 valide in più rispetto alla media. E adesso siamo a un totale di 11.
3. La velocità
Ma il fatto che Trout batta più linee e più forte, non è ancora sufficiente per giustificare la sua BABIP. Guardiamo questa tabella che indica le medie di Trout rispetto al resto della lega considerando ogni tipo di contatto, dal più debole al più forte.
Non è solo il fatto che Trout batta più forte le rotolanti, sia che colpisca forte o più debolmente, è che egli arriva anche in base più spesso.
Ulteriori studi dettagliati hanno dimostrato che Trout ha realizzato 55 valide su rotolanti rispetto alla media di lega che è di 43. Quest’altro vantaggio è conseguenza della sua velocità. Rispetto ai primi anni, la velocità è diminuita, ma Trout rimane uno dei più veloci nelle majors a raggiungere la prima, mediamente in 4,17 secondi che lo posiziona nel 25% dei più veloci battitori destri.
Trout ha ottenuto 18 valide su battute in diamante che corrisponde al 5% per palle messe in gioco contro il 3% della media delle majors. Magari non sempre è dipeso esclusivamente dalla sua velocità, ma il tutto si trasforma in altre 7 valide in più. Inoltre, Trout è arrivato in base 10 volte su errore, quarto in questa particolare classifica.
Considerando i sopra citati elementi, siamo arrivati a 18 valide in più, e le altre 10?

4. Battere ovunque
Un altro elemento che rende Trout così dominante, è che resta difficile difendersi contro di lui.
Saper battere dove non ci sono avversari crea non poche difficoltà ed elimina la possibilità di posizionamenti preventivi da parte dell'avversario.
Vi sono battitori che tendono sempre a "tirare" la palla permettendo alla difesa di schierare più difensori su un lato del campo (lo shift). Altri battitori sono così lenti nella corsa da permettere alla difesa di giocare qualche passo più profondo per avere un maggiore raggio d’azione. Vi sono battitori deboli che permettono agli esterni di giocare meno profondi.
Le caratteristiche di Trout esulano da tutto ciò.
Gli analisti hanno notato che:
a) Gli esterni giocano più profondi contro Trout, mediamente a 99 metri da casa base, 16° più profondo posizionamento nelle majors (tre dei quali sono dei Colorado Rockies che spiega come la conformazione del campo può influire sulla posizione).
b) Gli interni, almeno l’interbase, giocano circa 3 metri meno profondi rispetto al solito pur sapendo che Trout colpisce la palla forte. La differenza tra più profondo o meno profondo non è molta, così come non è molta la differenza tra un salvo e una eliminazione.
c) La difesa applica lo shift contro Trout, ma non in maniera sistematica; possiamo dire circa il 30% delle volte. Questo perché lo shift ha maggiore successo contro i battitori potenti che tendono a tirare la palla, caratteristica che non appartiene a Trout se non per le rimbalzanti.
I primi due punti indicano perché la sua media su volate corte è di 500 contro una media di lega di 188. Il punto 2 indica un altro vantaggio a suo favore che riduce le opportunità degli interni di effettuare una presa, e il punto 3 offre a Trout maggiori spazi vuoti nella difesa. Si può presumere, quindi, che questi fattori possono determinare altre 8 valide in più, e ne mancano ancora due!
5. Baseball
In conclusione diciamo pure che qualche volta capiterà anche a Trout di essere fortunato e guadagnarsi 2 valide in più, e così arriviamo a 28!
Possiamo concludere, pertanto, che il successo di Trout è dovuto principalmente a tutto l’insieme delle sue abilità. Vi saranno pure battitori che battono più linee, altri che battono più forte, altri che sono più veloci e altri che battono in campo opposto più frequentemente. Ma nessuno riesce a fare tutto insieme meglio di Trout.
Questo ci porta al punto di partenza: È il migliore perché la sua caratteristica è l’insieme di tutte le capacità.
Frankie Russo
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