
Orioles @ Blue Jays: Nelle otto precedenti sfide della Wild Card, ad eccezione del 2014 Royals vs. A’s, la gara è stata vinta da tre punti o più. Quest’anno si è potuto aggiungerne un’altra quando Edwin Encarnacion ha battuto il fuoricampo vincente nell’11° inning dello spareggio tra i Toronto Blue Jays e Baltimore Orioles. Ma la domanda che resterà nella storia è perché Showalter ha utilizzato il rilievo Brian Dunensing, che ha lanciato solo 13 riprese con Baltimore, e Ubaldo Jimenez, che rilievo non è e ha chiuso la stagione con un PGL di 5,54, invece di utiilizzare il suo migliore rilievo Zach Brtitton che ha un PGL di 0,54 e non ha concesso un punto guadagnato dal mese di aprile. Certo, Showalter sarebbe sembrato un genio se Baltimore fosse andato in vantaggio e Britton chiudeva, ma i fatti sono che gli Orioles hanno perso senza mettere in campo il migliore rilievo delle majors, e probabilmente passerà alla storia come una delle peggiori decisioni nella storia della postseason.
I Blue Jays hanno confermato la loro ottima difesa con il migliore Defensive Efiency (la percentuale di palle messe in gioco trasformata in eliminazioni). Kevin Pollar ha dimostrato di meritarsi un Guanto d’Oro come esterno centro con una stupenda presa in tuffo nella quarta ripresa che ha preceduto un fuoricampo da due. Avrebbero potuto essere tre i punti a favore di Texas. Tulowitzki ha confermato la sua potenza di tiro catturando una palla a diversi metri alla sua destra eliminando il veloce Adam Jones in prima.
Si è molto criticato Gibbons per non aver schierato Francisco Liriano come partente, ma dopo l’uscita di Storman, l’utilizzo di tre rilievi e la sostituzione del closer Roberto Osuna per infortunio, Liriano è entrato ottenendo senza sforzi le ultime cinque eliminazioni.
C’è una grossa novità come recitava Lucio Dalla in una sua famosa canzone. Non trattasi dei Cubs nei playoffs, non trattasi di un fuoricampo. Si tratta dell’adeguamento dei manager al pensiero degli appassionati delle statistiche. Solo Johnny Cueto e Jon Lester hanno offerto una sfida secondo le aspettative mentre tutti gli altri partenti sono durati sostanzialmente ben poco. Sono anni che le grandi menti delle statistiche ritengono che i migliori rilievi vanno utilizzati nei momenti più importanti della gara e non relegati a lanciare l’ottavo e il nono inning. Un precedente come quello di Showalter era già successo nelle NLDS del 2013 quando il manager dei Braves Freddi Gonzales non impiegò Craig Kimbrel, il più dominante dei suoi rilievi quando ancora in vantaggio solo per vedere la sua squadra essere eliminata.
Ebbene, giovedì Francona ha utilizzato il closer Cody Sllen per un salvezza da 5 eliminazioni, dopo che aveva utilizzato il set-up Andrew Miller nel quinto inning. A seguire, venerdì si sono visti Roberto Osuna dei Blue Jays e Kenley Jansen dei Dodgers ottenere due salvezze da 5 eliminazioni rispettivamente in due vittorie strette per 5-3 e 4-3. Viene da chiedersi se è una reazione al fallimento di Showalter per non aver utilizzato Zach Britton. L’unica salvezza più straordinaria è stata quella epica da 15 eliminazioni di Bumgarner in Gara 7 delle World Series del 2014.

Giants @ Cubs A proposito di Bumgarner. Con lui sul monte in gara 3 della serie era fondamentale per i Cubs vincere le dure gare casalinghe, e come si poteva prevedere sono state due gare degne dello scacchiere dei loro due manager.
Due azioni in particolare forse hanno determinato le gare. La prima una strategia di pura invenzione del fantasioso Joe Maddon. Con corridore in prima e Cueto nel box di battuta intento al sacrificio, il prima base Rizzo si è posizionato tra casa base e la prima lasciando al seconda base Baez il compito di tenere il corridore in prima. Pitch out e David Ross tira in prima eliminando Gillaspie.
La seconda è stata un’azione in cui Buster Posey era in prima con due out e Angel Pagan ha battuto una valida che è passata sotto il guanto di Zobrist all’esterno sinistro. Causa una sua piccola esitazione e della sua lentezza nella corsa, Posey non è riuscito a fare di meglio che arrivare in terza. Il battitore successivo è stato eliminato. Si potrebbe anche aggiungere l’approccio mentale di Baez in occasione del fuoricampo. Visto come era posizionato profondo il terza base, aveva intenzione di eseguire una smorzata a sorpresa, ma una volta portatosi sul 3-2, è stato costretto a sventolare, purtroppo per i Giants.

Dodgers @ Nationals Un’altra sfida venuta meno alle aspettative tra Clayton Kershaw e Max Scherzer in cui nessuno dei due ha brillato. Scherzer ha concesso 4 punti di cui due fuoricampo in sei riprese. Kershaw è resistito per 101 lanci, ma in solo cinque inning pur aggiudicandosi la vittoria grazie al suo bullpen e per essere uscito dai pasticci nel secondo con le basi piene inducendo Scherzer a una facile volata in diamante.

Red Sox @ Indians I Red Sox sono a un bivio. Il loro destino è ora nelle mani di Clay Buchholtz che a dir il vero non gode del massimo della fiducia. Per Ortiz sarà un triste addio o solo un’altra gara della postseason? Corey Kluber è stato spettacolare con sette riprese lanciate senza concedere punti mentre continua la maledizione di David Price che è ora a 0-8 nelle gare della postseason, almeno da partente. Il suo peccato questa volta è stato un fuoricampo da tre punti concesso al mancino Chisenhall, il suo unico contro un lanciatore mancino quest’anno. Con la larga vittoria per 6-0 in Gara 2, Francona avrà i suoi due pezzi da novanta, Miller e Allen, ben riposati.

Dusty Baker e al 17° posto nella lista di tutti tempi dei manager vincenti e tutti, eccetto Gene Mauch, Lou Piniella, Bruce Bochy e Jim Leyland sono nella Hall Of Fame. Bochy lo sarà senz’altro appena sarà eligibile, mentre Piniella entrerà nelle votazioni quest’anno. Per Baker, la conquista del titolo lo renderebbe quasi certamente tra gli eletti.
Dodgers @ Nationals Se i Dodgers non passano il turno saranno quei cinque turni alla battuta che torneranno alla memoria quando sono andati 0x5 con le basi piene. Nel secondo Rich Hill è andato kappa dopo aver tentato invano di eseguire una smorzata; per chiudere il secondo Chase Utely ha battuto debolmente in diamante; nel terzo i Nationals hanno concesso la intenzionale a Pederson e Yasmani Grandal ha battuto in doppio gioco; ancora nel quinto i Dodgers falliscono due volte, prima con Grandal che rimane al piatto e poi con Kendrick che è eliminato al volo. Il quinto è stato inoltre caratterizzato da tremende strategie da parte di entrambi i manager, Baker nella gestione del monte e Roberts nel box di battuta. Solo che i giocatori di Baker hanno eseguito, quelli di Roberts no. In gara tre di stasera c’è da aspettarsi un’altra grande sfida allo scacchiere.

Rangers @ Blue Jays Josh Donaldson è stata la perfetta imitazione di Eric Hosmer segnando dalla seconda su battuta in diamante. L’interbase Elvis Andrus ha fatto la cosa giusta cercando di iniziare un doppio gioco su battuta di Russell Martin, solo che i Rangers non hanno eseguito. Ironia della sorte ha voluto che fosse proprio il “pugile” Rougned Odor a sbagliare il tiro in prima che ha permesso a Donaldson di segnare il punto della vittoria nel decimo.
Altra ironia è che i Rangers quest’anno hanno stabilito il nuovo record di gare vinte per un punto nella storia delle majors. Dopo aver ottenuto le ultime 5 eliminazioni in Gara 1, Osuna ha chiuso la gara lanciando due inning ottenendo le 6 eliminazioni necessarie. In cinque riprese lanciate nella postseason, Osuna ha concesso una valida e nessuna base su ball. Oggi è facile giudicare Bannister che ha rischiato forse un po’ troppo a mandare Lewis sul monte nel terzo quando aveva mostrato di non stare al meglio. Infatti ha concesso due valide prima di essere sostituito ed entrambi i corridori hanno segnato. E dopo la corta prestazione di Lewis però, Bannister ha dovuto utilizzare tutti i rilievi tanto che alla fine erano rimasti a disposizione solo il closer Sam Dyson e Martin Perez.
La verità è che, nonostante i Rangers abbiano ottenuto il migliore record dell’AL, i Blue Jays hanno giocato meglio tanto per confermare il vecchio detto che: A ottobre non vince la squadra migliore, ma chi gioca meglio.
Frankie Russo
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