Alberto Mineo, un anno da ricordare

Alberto Mineo in questi giorni all'Instructional League Advanced (Arizona)
Alberto Mineo in questi giorni all'Instructional League Advanced (Arizona)

di Paolo Castagnini

Si è da poco conclusa la stagione ufficiale per i South Bend Cubs - usciti dai play-off per opera dei West Michigan (Detroit Tigers) - ma non per Alberto Mineo che attualmente si trova in Arizona nel'Instructional League Advanced. Un'uscita amara dai playoff con una  vittoria per 6-2 e  tre sconfitte  di  un  solo punto (2-3; 3-4; 3-4) Il 2016 sarà un anno da ricordare per il suo rendimento, ma soprattutto per la forza di volontà che lo ha rivalutato agli occhi dei manager dell'organizzazione dei Cubs. Qui su Baseball On The Road e sulla pagina FB di MLB Italia abbiamo più volte raccontato questa stagione conclusa con statistiche più che buone: BA .243 - SLG .329 - OPS .627 - 7 2B - 2 HR e 26 RBI - .991 di media difesa con 4 colti rubando su 12 tentativi. Oggi a stagione ufficiale terminata vi presentiamo una sua intervista esclusiva. Buona lettura!

Allora Alberto, il 2016 un anno da ricordare! Dopo 2012, 2013, 2014 passati in Rookie League e un 2015 abbastanza buono tra Singolo A Advanced e Singolo A short, ecco un 2016 direi più che buono!

Si, sono contento di come è andata questa avventura di South Bend; un 2016 più che buono per me soprattutto per il fatto che avevo iniziato all'Extended Spring Training, per poi essere chiamato a South Bend a metà stagione iniziando fuori dal roster perché non c'era posto. Però sono riuscito a fare il mio lavoro e la mia routine quotidianamente anche senza giocare, sapendo che avrebbero potuto "attivarmi" in qualsiasi momento e che dovevo essere pronto. 

Sono cinque anni che sei negli Stati Uniti. Ora hai 22 anni, sei arrivato molto giovane ed ora inizia la fase più importante della tua formazione. Il mondo pro è molto selettivo e spietato. Praticamente devi sempre adeguarti al livello in cui sei chiamato. Quest'anno è andata bene direi.

Si, fino all'anno scorso era più un percorso di crescita, finalmente da quest'anno è arrivato il momento di mettere in pratica tutto quello che ho imparato fino ad oggi. 

 

Molti giovani vorrebbero imitare un'esperienza come la tua. Racconta cosa significa. Come si svolge la vita di un atleta professionista.

È la vita che ho sognato fin da quando ero piccolo. Penso che fare questo come lavoro sia la cosa più bella che possa capitare a chi come me ha questa passione.

La giornata durante la stagione si svolge così: si arriva al campo alle 2/2.30 del pomeriggio e si inizia in gabbia di battuta ripassando la propria routine per fare riscaldamento prima del bp. Poi noi catcher andiamo al  bullpen a ricevere i lanciatori non impegnati in partita quel giorno. Subito dopo si batte bp e alla fine andiamo in Clubhouse per rilassarci prima della partita che è sempre alle 7 o 7 e mezza. Dopo le partite a volte bisogna viaggiare di notte per recarsi dove si giocherà il giorno dopo, perché non sempre si è a sole 1/2 ore da casa - in questo caso si parte la mattina del giorno stesso - ma anche a 7/8 ore di autobus e quindi si viaggia tutta la notte dopo aver giocato la partita. Questo a volte può essere un po' pesante ma ci si fa l' abitudine. I giorni liberi sono molto pochi. 

Alcuni in Italia pensano che il miraggio americano sia tutta un'illusione. Tu cosa ne pensi? Cosa vorresti dire ad un giovane italiano che vive questa aspirazione.

La prima cosa che posso dire è che è importante seguire i propri sogni e perseverare nel proprio intento con grande determinazione, motivazione ed impegno. Non mollare mai anche se a volte questa vita risulta molto dura e faticosa e capita di dover prendere delle decisioni difficili. Continuare ad inseguire il proprio sogno senza lasciarsi scoraggiare da nessuno credendoci fino alla fine. 

 

Sapresti descrivere le differenze tra giocare partite in minor league e in un campionato di massimo livello italiano?

Sicuramente la differenza più grande è che qui si gioca tutti i giorni mentre in Italia solo nei week end. Si giocano serie di più partite contro le stesse squadre quindi la partita viene preparata molto in base agli scouting report. 

 

Secondo te la consapevolezza nell'importanza dell'insegnamento dei fondamentali è differente tra dove sei e qui in Italia?

Penso che i fondamentali non vengono mai fatti abbastanza in allenamento, e penso che in questo caso in Italia ci sia molto più tempo durante tutta la settimana per ripassarli, mentre qui durante lo spring training vengono fatti tutti i giorni, ma in stagione, giocando ogni giorno, non si riesce ad allenarli abbastanza. Penso che i fondamentali siano importanti sia qui che in Italia. Mi ricordo quando ero in accademia a Tirrenia, li ripassavamo tutti i giorni. 

E dal punto di vista dei programmi atletici?

Sotto il punto di vista dei programmi atletici credo che in Italia si stia facendo un buon lavoro. Quando mi stavo allenando in Accademia a Tirrenia ho visto che venivano fatti vari corsi riguardanti la preparazione invernale. Penso sia una cosa molto buona il fatto che anche la parte atletica venga presa in considerazione. 

 

Nel mondo professionistico il livello agonistico di una partita forse è dato più dalla volontà dei singoli di affermarsi, che non dall'aspirazione di vincere una partita o un campionato. Sei d'accordo su questa affermazione?

Si, tutti i giocatori sono qui con l'obbiettivo di arrivare alla MLB e per arrivarci bisogna dimostrare di poter giocare a quel livello, ma allo stesso momento vogliamo anche vincere, e se tutti fanno la loro parte e la fanno bene si vincono anche le partite. 

 

Negli USA cambiare squadra è abbastanza consueto. Il rapporto con i compagni di squadra è come in Italia o è meno forte?

Si, qui si cambia spesso squadra, e negli ultimi due anni mi è successo abbastanza spesso, ma in ogni squadra mi sono sentito a mio agio e ben accolto e c'è sempre un bel clima fra tutti i compagni. 

E con i coach?

I coach sono delle persone super disponibili, danno sempre il loro aiuto per fare del lavoro extra se qualcuno ne ha bisogno, e ci si può parlare quasi come se fossero dei compagni di squadra. 

 

Ora è terminato il campionato, ma tu sei stato inviato in Arizona. Racconta che cos'è questa fase e cosa significa per un ragazzo come te essere "premiato" con questa scelta.

Si sono stato chiamato per l'Instructional League Advanced. Si tratta di un mese di partite amichevoli contro le altre franchigie che si trovano qui in Arizona. Per me è stato sicuramente un premio in quanto quando sono stato chiamato a South Bend non ero nel roster e quando mi è stata data la possibilità sono riuscito a fare bene guadagnandomi di conseguenza il mio posto. I responsabili dell'organizzazione dei Cubs sono stati contenti della mia crescita ed è proprio per questa ragione che mi hanno chiamato in Arizona. 

 

L'Italia è arrivata terza agli Europei. Avrai seguito penso questo evento attraverso il web. Cosa vuoi dire ai tuoi compagni della Nazionale?

Tutti i giorni la prima cosa che facevo al mattino era guardare cosa aveva fatto l'Italia. Secondo me hanno fatto un buon Europeo. 

 

Le tue radici sono nel Friuli Venezia Giulia dove sei molto stimato. Prova a mandare un tuo saluto a tutti gli appassionati della tua zona.

Si, vorrei mandare un saluto a tutti gli amici di casa in Friuli Venezia Giulia e non solo, perché grazie al baseball ho avuto la possibilità di conoscere molte persone in tutta Italia e farmi perciò molti amici.

 

A nome di tutto il baseball e il softball italiano un grande in bocca al lupo per il proseguo della tua esperienza da pro

Grazie Paolo a te e per il sostegno di tutte le persone dall'Italia e ... crepi il lupo!

 

Paolo Castagnini

 

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