
Libera traduzione dal sito theseason.gc.com
COME SELEZIONARE E ORGANIZZARE UN COACHING STAFF
Man mano che i ragazzi crescono e raggiungono un più alto livello di competizione, generalmente si allarga anche il gruppo dei potenziali coach. Ma mettere insieme uno staff di coach non è così semplice come può sembrare. In alcune leghe, la rosa dei giocatori è formata dalla selezione delle squadre locali che hanno partecipato ad un certo campionato. In questo caso, anche i coach sono frutto della selezione di quelle squadre.
Le cose invece cambiano quando si tratta di squadre che partecipano a campionati di più vasto raggio. La natura stessa degli sport giovanili comporta che spesso i genitori sono coinvolti nel gruppo dei coach, ma le priorità cambiano quando le squadre sono di livello superiore.
In più di 25 anni di attività, Chuck Youngman ha allenato dalle giovanili fino al livello di college, sia come manager che come assistente. Youngman sostiene che il gruppo dei coach deve essere in sintonia e che generalmente ci sono due tipi di coach, quelli che sono lì per allenare la squadra e quelli che invece si interessano maggiormente ai proprio giocatori.

Nella Back Mountain Little League a cui appartiene Youngman, sono i responsabili della lega a scegliere il capo allenatore per ogni livello, demandando al manager il compito di formare il suo gruppo di collaboratori.
Lo scorso anno Youngman aveva il ruolo di assistente mentre quest’anno è stato nominato manager con l’incarico di scegliere il suo staff.
Youngman afferma che l’incarico richiede il massimo impegno. Attraverso gli anni ha avuto modo di conoscere molti coach che allenavano le squadre avversarie, ma questo non preclude la possibilità di ascoltare le opinioni di tutti compreso dei più giovani. Il compito del coach è di far giocare meglio i ragazzi, quindi la selezione va fatta come un vero e proprio lavoro, anche attraverso dei colloqui.
E’ importante conoscere se i tuoi coach hanno la giusta mentalità e lo stesso metodo di insegnamento. D'altro canto anziché essere costretti a prendere quelli disponibili, come succede spesso nelle squadre locali, con un team di più alto livello la composizione dello staff dovrà essere senz’altro più competente.
E’ altresì importante che ognuno abbia il proprio compito come per esempio chi curerà la corsa sulle basi, chi si prenderà cura di apportare eventuali cambiamenti nel lineup, chi si prenderà cura di ciò che succede in panchina e ogni altro aspetto della gara.
I coach ovviamente torneranno utili durante gli allenamenti in modo da poterli organizzare al meglio. In questo modo si riesce ad essere più creativi tenendo i giocatori sempre in movimento.
Frankie Russo
Scrivi commento
Flavia (martedì, 09 agosto 2016 11:13)
Proprio come accade a me ...ma noi siamo neanche al primo livello .. Cioè alla fase scelgo quelli disponibili xchè è lì che mancano già ...
Mi piacerebbe coinvolgere ex giocatrici ...ma una volta smesso si dileguano...coinvolgere genitori sempre presenti è l'unica mia scelta... ma formare allenatori mentre alleni è faticosissimo e spesso non si riesce a centrare l'obiettivo .
Cerco agganci e info su costi di allenatori disponibili americani , cubani , venezuelani .
Grazie Flavia
Frankie (martedì, 09 agosto 2016 13:16)
Cara Flavia come hai ragione, e aggiungo purtroppo. Giorovagando da una società all'altra incontro lo stesso problema, ex giocatori/giocatrici che una volta appese le scarpe al fatidico chiodo, pare che hanno perso anche la passione per questo meraviglioso sport. Poi esistono anche coloro che mostrano a parole di avere passione, ma solo se sono loro a comandare la nave, quindi, anche in questo caso, si dileguano, ancora una volta purtroppo. Grazie per l'intervento.