Margaret Donahue, la First Lady dei Cubs

Foto da thenationalpastimemuseum.com
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di Allegra Giuffredi

Dopo la storia di E.G. Green, ossia della prima donna classificatore della storia del baseball degli USA, continuiamo con un altro ritratto al femminile, collegato alla storia dei Chicago Cubs, del cui passato ha fatto appunto parte anche Margaret “Midge” Donahue  (1892 – 1978).

La storia di questa donna dal viso largo e sorridente, acqua e sapone e i capelli trattenuti da una crocchia è un’icona del baseball e non solo, perché da semplice stenografa divenne addirittura Vice Presidente dei Cubs nel 1950 e dal 1919, anno dell’assunzione, resterà con i Cubs per i successivi quarant’anni: una vita.

E dire che neanche ci voleva andare a quel colloquio di lavoro con il Vice Presidente Bill Veeck Sr. (1876 – 1933) e che neanche voleva prendere in considerazione l’incarico di stenografa prima e di segretaria poi che le offrivano presso i Cubs.

Margaret  Donahue con il Presidente dei Cubs William Veeck (foto da thenationalpastimemuseum.com)
Margaret Donahue con il Presidente dei Cubs William Veeck (foto da thenationalpastimemuseum.com)

Fu il padre ad insistere e fece bene, perché Midge fu una vera e propria manna dal cielo per i Cubs: impavida, ricoprì molti ruoli, dal maneggiare i biglietti e gli accrediti stampa, al curare le trasferte dei giocatori, oltre ad essere l’economa della squadra, custodendone anche il fondo cassa.

 

Fino a quel momento l’unica donna presente nello staff dei Cubs era la bibliotecaria, ruolo che alla fine, manco a dirlo, fu ricoperto da Midge e ancor oggi, si è soliti ricordare che attualmente per fare ciò che faceva questa Signora, con un’istruzione superiore quanto mai scarsa, ci vorrebbe almeno una laurea, ma non per niente Margaret racchiudeva in sé un intero staff.

 

Il lato femminile dell’apporto di Margaret Donahue, si vide quando il 6 agosto del 1929, contro i Dodgers entrarono gratuitamente al Wriigley Field di Chicago ben 30.000 donne, su 50.00 spettatori, perché, secondo la Donahue il gioco del baseball doveva essere più family and female oriented.

Nella foto Margaret Donahue e il Presidente in una foto pubblicitaria per prodotti da prima colazione. (foto da thenationalpastimemuseum.com)
Nella foto Margaret Donahue e il Presidente in una foto pubblicitaria per prodotti da prima colazione. (foto da thenationalpastimemuseum.com)

Il Ladies day è una iniziativa che i Cubs hanno coltivato fino al 1990 e quindi anche successivamente alla morte della Donahue, avvenuta nel 1978, ossia vent’anni dopo essersi ritirata, all’età di sessantacinque anni.

 

Dice la nipote di cotanta Zia, ossia la Sig.a Mary Beth Manning, che è davvero stupefacente ciò che Margaret Dunhue fece e che davvero lo è stato, pur se lo è stato per davvero.

 

Di recente, per commemorarla si è dato il via alla costruzione del Margaret Donahue Park, che è stato inaugurato nel giugno del 2015, al 1230 della W. School St. di Chicago ed al suo interno vi sono ben tre parchi giochi, un’area attrezzata per l’infanzia, uno specchio d’acqua, un’area per i picnic ed una replica della caratteristica entrata del Wrigley Field di Chicago.

 

Il parco prende il nome della Donahue, perché si stima che molte donne siano tifose di baseball e dei Cubs in particolare e poi ovviamente per ricordarla adeguatamente.

E a questa meraviglia hanno collaborato anche i Cubs, donando un milione di dollari.

Go Cubs! 

 

Allegra Giuffredi

 

Qui sotto Margaret Donahue in una foto di squadra (unica donna) dei Cubs del 1929

Foto da thenationalpastimemuseum.com
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