Quando Babe Ruth rubò la scena a Ty Cobb-3

La famiglia Cobb riunita
La famiglia Cobb riunita

di Frankie Russo

Libera traduzione dal sito Sports Illustrated  3^ e ultima parte

Nonostante i loro grandi successi personali, nessuno dei due, né Ruth né Cobb, riuscì a portare la propria squadra in testa alla classifica, confermando la teoria che non è sufficiente un solo giocatore per portare una squadra al successo. I Tigers comunque riuscirono a riprendersi dopo un primato iniziale di 5-14 dopo che il proprietario Frank Navin acquistò Dutch Leonard dagli Yankees a metà maggio, ma finirono quarti mezza gara dietro a Boston. Nessuno quell’anno era in grado di fermare i White Sox, nessuno eccetto Arnold Rothstein e la compagine dei suoi scommettitori, i quali corruppero sette giocatori di Chicago per assicurarsi che i Cincinnati Redlegs vincessero il titolo.  

A Cobb erano giunte voci in merito, specie con la Serie al meglio delle nove gare, ma non volle credere alle dicerie, sostenendo, invece, che gli uomini in seguito definiti Black Sox (Calze Nere), persero perché giocarono sottovalutando l’avversario.  

 

La verità è che Cobb non prestò molta attenzione perché gli era appena nata la sua quarta figlia e perché era troppo impegnato ad andare a caccia nella sua Georgia. 

 

Sarebbe stato altrettanto bene per lui se avesse evitato di leggere le prime pagine del New York Times che intitolavano “Ruth è stato talmente sensazionale la scorsa stagione da soppiantare il grande Ty Cobb come la nuova stella del firmamento del baseball”.

 

Ad ogni modo, Cobb seppe gestire il suo successo meglio di Ruth. Nel 1921, seppure non ancora milionario, poco ci mancava grazie alle tante pubblicità come per una fabbrica di caramelle, abbigliamento e articoli sportivi, medicine, pneumatici, compagnie automobilistiche, oltre ad investimenti immobiliari e finanziari.  

Un suo amico molto stretto, destinato a divenire un alto dirigente della Coca-Cola, lo incoraggiò a investire il più possibile nella compagnia, ciò che fece invitando anche molti amici giornalisti a fare lo stesso, ma che si mostrarono restii nel farlo. Si calcola che un’azione di 40$ del 1919, oggi varrebbe circa 10 milioni dollari.

 

 

A metà ottobre del 1921, un giornalista fece visita alla famiglia (foto in home) e trovò la casa di Cobb animata da veri sportivi. Shirley di 10 anni attendeva ogni mattina il giornale per conoscere il risultato delle World Series tra i New York Giants e New York Yankees.  L’undicenne Ty Jr sosteneva che Ruth doveva tornare a fare il lanciatore mentre papà Cobb ascoltava e sorrideva. Una vera famiglia felice formata dall’amatissima moglie, cinque bravi ragazzi, sostanziose entrate finanziarie e molto successo. E’ stato forse il periodo più bello della sua vita. 

Ciononostante, con  Ruth che collezionava fuoricampo e applausi, Cobb non poteva essere contento.  

 

Nel 1961, un articolo dello Sporting News riportò che una volta Cobb dichiarò: “Sono stanco di leggere ogni giorno che sono capace solo di battere palle a terra e arrivare in base solo grazie alla mia velocità. Il grande uomo, Babe Ruth, batte solo fuoricampo.  Ebbene, oggi vi dimostrerò qualcosa di diverso, per la prima volta in carriera, giocherò per battere fuoricampo”.  

 

Quel pomeriggio Cobb batté 3 fuoricampo, due valide e un doppio nella vittoria dei Tigers per 14-8 contro i Browns, e per solo pochi centimetri mancò altri due fuoricampo. Il giorno dopo batté altri due fuoricampo in un’altra vittoria dei Tigers per  11-4. Dopo la gara Cobb salterellava per tutto lo spogliatoio pavoneggiandosi con gioia e rivolgendosi ai giornalisti gridava: “Cosa dirà adesso il Babe di questi trucchetti di Ty, cinque in due giorni?”

 

Vivere la rivalità tra Cobb e Ruth in quei giorni era una delle maggiori attrazioni del momento. Cobb era colui che soffriva di più perché prestava maggiore attenzione ai commenti. Era particolarmente dispiaciuto quando il suo stadio, il Navin Park, si riempiva all’arrivo di Boston prima, e degli Yankees dopo (perché ci giocava Ruth n.d.r.). 

 

Per Cobb, Babe era solo un bamboccione che si sarebbe trovato fuori dal mondo del baseball al più presto, anche se dentro di sé sapeva che non era vero. Ma continuava a sentire che Ruth era un’attrazione per il baseball.

 

Miller Huggins, manager degli Yankees una volta sostenne che “Cobb non poteva essere totalmente apprezzato se non dai profondi conoscitori del gioco, mentre Ruth si adattava ai comuni tifosi.” 

L’unico modo in cui Ruth poteva apparire buono agli occhi di Cobb, faceva parte di un altro pezzo di storia, con i suoi rischi, e che poteva trasformare il negativo in positivo.

 

Oltre che battere 18 punti sopra la sua media abituale, Cobb aveva una media costantemente superiore ogni volta che giocava contro Ruth, indipendentemente dal suo ruolo.

 

Per esempio, nel 1919, Cobb aveva una MB di 334 contro il resto degli avversari, ma saliva a 420 giocando contro gli Yankees.  Ma nel 1921, quando Cobb divenne anche manager oltre che giocatore, i risultati s’invertirono, mettendo in evidenza tutto l’orgoglio di Cobb.

 

I Tigers furono l’unica squadra che scelse di far battere Ruth, e i risultati furono disastrosi.  Nel 1921 Ruth batté tre valide vincenti nelle quattro vittorie degli Yankees e due volte batté fuoricampo vincenti quando spazzarono i Tigers a metà giugno.

 

Nella seconda gara della serie, i due quasi vennero alle mani. Il pubblico di 32,000 assistette alla scaramuccia indeciso se vergognarsi, se sfogarsi con gioia o sentirsi insultato dallo spettacolo offerto. 

 

Tutto iniziò durante il BP quando Ruth, polemizzando per qualcosa che si erano detti il giorno precedente, rifiutò di farsi fotografare con Cobb. I giocatori di entrambe le squadre cominciarono ad insultarsi, Ruth fu definito naso schiacciato, faccia tonda, scimmia, babbuino e gorillone. Cobb arrivò addirittura ad esibirsi come un gorilla davanti al dugout degli Yankees. Ruth accettò la sfida aggredendolo fino a quando non intervennero i giudici di gara. 

Quando ebbe inizio l’incontro, i due continuarono a beccarsi a vicenda ed i rispettivi compagni si adeguarono alla situazione fin quando all’ottavo inning, dopo una collisone a casa base, ci fu una rissa generale. Ruth e Cobb si trovarono di nuovo uno di fronte all’altro, ma gli arbitri riuscirono ad evitare il peggio. La gara fu annullata.

 

Tre anni dopo i due si trovarono ancora in una situazione simile, oggetto questa volta della rissa fu un giocatore degli Yankees colpito da un lancio con Ruth che sosteneva che il segnale di colpirlo era pervenuto da Cobb.  

 

Ruth corse fuori dal dugout per iniziare la rissa, ma furono ancora gli arbitri a interrompere la scazzozzata. Il pubblico indispettito dall’indecoroso spettacolo, lanciò sul campo ogni genere di oggetti a portata di mano, qualcuno riuscì addirittura a sradicare le sedie che arrivarono in campo. Agli Yankees fu assegnata la vittoria per forfait. 

 

Gli animi si calmarono e fu l’ultima volta che i due vennero alle mani. Inutile si dimostrò la presenza degli oltre 100 poliziotti convocati allo stadio per le successive due gare. Cobb aveva ormai compreso che non poteva fermare l’ascesa di chi stava ormai rubandogli la scena.

 

Con il passare del tempo la rivalità si attenuò e si trasformò in amicizia. E Ruth amava scherzare con il vecchio avversario. Una volta, dopo uno dei suoi tanti lunghi fuoricampo, girando la terza gridò verso il dugout rivolgendosi a Cobb: “Vorresti ancora insegnarmi  battere?”

 

 

Dopo che Cobb si ritirò, i due spesero molto tempo insieme giocando a golf, bevendo e raccontando le loro storie. Alla fine, forse tanto nemici non lo erano mai stati.

 

Ma oltre a condividere il successo del baseball, i due avevano ancora qualcosa in comune. Claire Maeritt Hodgson, una ragazza originaria della stessa città di Cobb che in seguito divenne la seconda moglie di Ruth.

 

Nel suo libro autobiografico ‘The Babe and I’, la signora Ruth dichiarò che aveva conosciuto molto bene Cobb negli anni del liceo. Nella sua seconda edizione della biografia di Cobb, Al Stump scrisse che Claire e Cobb era stati fidanzati ancor prima che lei conoscesse Ruth. 

 

Frankie Russo

 

Scrivi commento

Commenti: 0