Romano Palombi, una grande persona del baseball

di Franco Ludovisi

 

Palombi Romano era alla chitarra, io Crozzoletto, Scianò, Paolucci, Piana ed altri eravamo al tavolo ai bicchieri e agli affettati ad accompagnarlo al canto, Luciano Nardi alla cassa a pagare perché aveva ricevuto degli arretrati dalla banca dove lavorava e generosamente ci rendeva participi delle sue entrate. 

 

La vista dalla balconata dell’Osteria di Vizzano, quella che si raggiungeva passando sul ponte sospeso alla “DaVerazzano” sul fiume Reno presso Sasso Marconi, era splendida con l’acqua del fiume che scintillava per via del sole che vi si rifrangeva:

cantavamo anche benino (Luciano escluso, ma lui pagava!) e sicuramente davamo l’impressione di essere molto contenti.

Il cameriere, ad un certo punto, ci porto due bottiglie di vino e noi, pensando ad un errore, lo avvertimmo che non le avevamo ordinate, ma lui ci disse che erano un omaggio di due giovani coppie di un tavolo vicino che vennero immediatamente invitate a bere, mangiare e cantare con noi.

Bei ricordi, forse irripetibili oggi.

 

Bologna, 1960

 

In questo ricordo c’è tutto il modo di essere di Romano. Ecco, è tutto. 

 

E’ morto Romano Palombi una grande persona del baseball. Non amo gli elogi funebri: sono quasi sempre retorici. Ma un ricordo che ci indichi come era lui sembra il minimo.

 

Franco Ludovisi

 

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