
Libera traduzione dal libro
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OBIETTIVI
Spesso i coach alle prime armi cadono nell'equivoco di voler insegnare troppo. Non dobbiamo mai dimenticare che il baseball è un gioco semplice e il successo dipenderà da quale squadra è in grado di applicare meglio i fondamentali. Ma cosa determinerà se la gara, l’allenamento o la stagione è stata di successo? Dipende dall'età del gruppo e il livello di gioco. Il successo nel baseball giovanile non dovrebbe mai essere determinato dal numero delle vittorie o delle sconfitte. Infatti, nella lista delle priorità, vincere dovrebbe essere all'ultimo posto. Se i ragazzi si divertono e imparano, questo dovrebbe essere già di per sé soddisfacente per noi in qualità i coach.
Man mano che i ragazzi crescono, aumenterà anche la competizione, ma non bisogna mai perdere di vista che abbiamo a che fare con dei giovani. Una qualsiasi esperienza negativa può allontanare un giovane dallo sport per sempre. Né un errore, né una sconfitta dovrebbe essere la causa dell’allontanamento dal baseball. Molti di questi ragazzi smetteranno prima di arrivare al liceo, altri forse non giocheranno nemmeno a livello amatoriale e ancora meno giocheranno in campionati professionistici.
Il nostro compito come coach è di creare un ambiente positivo, organizzato e divertente per trasmettere la passione verso il baseball. Non tutti continueranno, ma coloro che lasciano a causa di un’esperienza negativa, molto probabilmente, in futuro, trasmetteranno questa negatività ai loro figli. Un ragazzo che abbandona per una esperienza negativa, molto probabilmente sarà seguito dai suoi compagni perché sono in molti a preferire essere seguaci che non leader. La molteplicità di queste esperienze può essere devastante per il nostro sport.
E’ necessario fissare degli obiettivi e festeggiare allorquando se ne ottiene uno, sia esso grande, sia esso di minor importanza. Gli obiettivi devono essere fissati in base all'età e il livello di gioco indipendentemente dal record delle vittorie o sconfitte. Non sempre sarà possibile raggiungere tutti gli obiettivi, a volte anche per fattori a noi non attribuibili. In tal caso potrebbe essere normale addossarci le colpe, invece dobbiamo riflettere su cosa è successo e su cosa lavorare per migliorare.
Se i ragazzi si divertono e imparano abbiamo fatto il nostro dovere. La nostra filosofia deve essere: Guardare al futuro imparando dal passato. C’è sempre tempo per migliorare. Anche le squadre che vincono le World Series cedono giocatori e ne acquistano dei nuovi per migliorare. Tutto procederà nel modo giusto se farete del vostro meglio per raggiungere gli obiettivi fissati creando un ambiente sano e divertente.

OBIETTIVI PER TUTTE LE ETA’
Ci sono degli obiettivi di base che qualsiasi coach, anche a livelli più avanzati, dovrebbe fissare con le proprie squadre. Il più delle volte, dal punto di vista del coach, questi traguardi determineranno se la stagione è stata coronata da successi o meno, noi dovremmo sempre porci delle domande.
I ragazzi si divertono?
Ciò che dobbiamo sempre tenere in mente è che il baseball è un gioco, e per questo deve essere divertimento, ed è una situazione facile da verificare. Dobbiamo chiederci se: Entrano in campo correndo o devono essere sollecitati? Sono contenti di stare in campo o sono tristi e annoiati? Ci mettono sufficiente energia e passione in campo o sono pigri? Chiedono di rimanere di più in campo o sono ansiosi di finire l’allenamento?
E’ facile capire i ragazzi. Se si divertono, continuate a fare ciò che state facendo. Se sono svogliati, annoiati o non contenti, allora dovete apportare delle variazioni. A tutte le età i ragazzi hanno un limitato periodo di concentrazione.
E’ consigliabile formare piccoli gruppi, tenerli in continuo movimento e creare una varietà di attività. Trasformate gli esercizi in competizioni, elargite dei piccoli premi, date loro dei soprannomi e fate in modo che ogni giocatore pratichi in diversi ruoli. Questo requisito è essenziale per i giovani in modo da apprendere tutti i fondamentali del gioco del baseball. Crescendo ne trarranno beneficio nel poter ricoprire diversi ruoli quando giocheranno a livelli superiori. Gridate in maniera educata, siate spiritosi, divertitevi voi stessi. Se siete i primi a divertirvi, sono molte le probabilità che anche i ragazzi si divertiranno e non abbandoneranno. Questo è il vostro obiettivo principale.

I ragazzi migliorano?
Per un coach, una delle più grandi soddisfazioni è vedere i suoi ragazzi fare progressi. I miglioramenti non vanno misurati minuto per minuto, ma vanno misurati nel tempo, anche di una settimana.
Un aiuto ai ragazzi va offerto facendogli praticare esercizi adatti alla loro età e capacità. I ragazzi hanno un senso innato di imparare, e quando lo fanno con successo, il desiderio di progredire aumenta.
Il coach ha la responsabilità di fare in modo che i giocatori abbiano successo, per poi mettersi da parte e osservare i miglioramenti. Sembrerebbe una maniera semplicistica di vedere i fatti, ma ottenere dei buoni risultati ha lo stesso valore per un ragazzo di 8 anni come per chi ne ha 22.
I ragazzi stanno imparando?
Nel proseguire con il vostro programma, dovete sincerarvi che quanto insegnate venga appreso dai ragazzi. Iniziate ogni allenamento ponendo domande relative a quello che è stato fatto in precedenza per assicurarvi che sono stati recepiti i concetti. Se siete soddisfatti, andate avanti, altrimenti è preferibile soffermarsi per una ripassata.
E’ importante sapere che i ragazzi oltre che a divertirsi stiano imparando, sono due elementi che vanno di pari passo. Quando i ragazzi imparano e capiscono, hanno il desiderio di imparare di più, e quando imparano si divertono. Essere creativi e tenere i ragazzi attivi farà in modo che si divertano e imparino senza rendersene conto, e questo comporterà una loro maggiore concentrazione.
Prima di proseguire con esercizi più impegnativi, bisogna sincerarsi che i precedenti siano stati assimilati, specie se sono connessi l’uno con l’altro. Trasmettere nuovi concetti quando i ragazzi non sono pronti, è l’anticamera di un fallimento, continui fallimenti guidano alla frustrazione, la frustrazione porta all'abbandono.
Potete anche usare parole e frasi non proprio tecniche, ma che aiutano a capire il concetto di cosa volete insegnare.
Per esempio, quando fate un esercizio di battuta con il soft toss, potete usare la frase ”mani morbide, mazza veloce”, oppure quando usate il tee e volete esprimere il concetto del trasferimento di peso, potete dire “andate indietro per venire in avanti”, oppure, per insegnare la corretta posizione per raccogliere una rotolante “ base larga, sedere giù, mani in avanti”. Qualsiasi metodo va bene, importante è fare tutto ciò in vostro potere per rendere chiaro ciò che volete insegnare.
Frankie Russo
Articolo pubblicato il 1 marzo 2016
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