
Probabilmente a molti è sfuggito che dal 2017 cambieranno molte delle regole sull'attività del baseball giovanile che ci hanno accompagnato negli ultimi 10 anni. Come si dice spesso e volentieri se le cose non vanno è necessario cambiare. Si però le modifiche ci renderanno l'attività più semplice o più complicata? Sono migliorative o peggiorative? O meglio: nei confronti dei ragazzi è un passo avanti o uno indietro?
Qualcuno forse non si è posto il problema, altri hanno rinviato il problema al prossimo anno, fatto sta che siamo ad inizio campionati 2016 e in un batter d'occhio ci troveremo alla fine e sarà necessario ragionare per il 2017 e questo chiunque ci sarà sulla plancia di comando visto che per la fine del 2016 sono previste nuove elezioni. Ma vediamo cosa cambierà dal 2017
Le fasce d'età dal 2003 fino ad oggi
Fino ad oggi l'attività giovanile baseball è stata così suddivisa: Minibaseball - Ragazzi - Allievi - Cadetti - Under 21 che rispettivamente corrispondono: 6-9 anni; 10-11-12; 13-14; 15-16; 17-18-19-20-21; L'ultimo anno della categoria precedente può giocare nella successiva, i Cadetti possono giocare nell'Under 21;
Le fasce d'età dal 2017
Minibaseball - Ragazzi - Cadetti - Juniores che corrispondono: 6-9; 10-11-12; 13-14-15; 16-17-18
Ogni decisione implica degli aspetti positivi e altri negativi. Questo è un dato di fatto e chi nella sua vita si è fatto carico del compito di legiferare in qualsiasi campo, lo sa bene.
Iniziamo con i positivi:
- Una volta tanto una variazione viene decisa un anno prima della sua applicazione. Questa non è cosa da poco. Così tutti si possono organizzare.
- I 17enni non saranno più costretti a giocare contro i 20 e 21enni.
- La categoria Cadetti avrà una forbice di età di 3 anni anziché gli attuali 2
Altri lati positivi? Io non ne trovo. Lascio la parola a voi lettori nei commenti a fondo articolo.
Lati negativi:
- La categoria Juniores al posto della Under 21: Nel 2004 ci fu la stessa decisione. L'iscrizione delle squadre crollarono perché poche società avevano giocatori sufficienti per completare una squadra con soli atleti Juniores tanto che nell'anno successivo la categoria Under 21 fu ripristinata. Correre il rischio di avere poche squadre iscritte è molto pericoloso perché la conseguenza è trasferte più lunghe per trovare altre squadre contro cui giocare e spesso ritiro dal campionato.
- I giocatori di 19-20-21 anni non avranno altra alternativa che la squadra seniores, inserimento spesso molto difficoltoso sia per i più bravi nelle serie IBL-A e B ma soprattutto per i meno bravi che dovranno farsi largo nelle Serie C .
- Possibilità per i 19-20-21enni di giocare ancora meno di adesso, un tempo già molto limitato. Se prima questi giovani giocavano il mercoledì una partita e pochi inning e tanta panchina il sabato e domenica, resterà loro solo la seconda opzione.
- I 13enni si troveranno sulle dimensioni di un campo da adulti con basi a 27 metri e pedana di lancio di oltre 18. Certamente i più bravi ce la faranno il 10%, forse il 20% o il 30%? E tutti gli altri?
Forse qualcuno si sorprenderà di quanto scritto. Sono convinto che pochi hanno letto e meditato questa rivoluzione del baseball giovanile del 2017. Eppure sul sito FIBS la notizia appare. Eccola:
- In tema di campionati giovanili il Consiglio Federale, registrato che una significativa maggioranza delle società si è espressa a favore del mantenimento della attuali categorie, ha deliberato di mantenere inalterate le fasce di età per il 2016 e contestualmente ha approvato il cambiamento dalla stagione 2017 con adeguamento alle categorie internazionali (U12, U15, U18).
D'altra parte qualcuno continua a chiedere di togliere le Kenko dal campionato Ragazzi senza sapere che anche questa è una decisione presa, e già dal 2016.
E qui si apre un altro capitolo, quello della sicurezza. Tolta la Kenko e inserita la palla da baseball, ma quale? Le voci dicono da 8,5' anziché quella regolare da 9'. Palla più piccola quindi per essere impugnata più facilmente. Motivo? Per lanciare meglio e più forte? Sono stati valutati gli effetti nei confronti della sicurezza? Anch'io sono stato e sono tutt'ora un acerrimo sostenitore dell'eliminazione della Kenko, una palla che niente ha che vedere con il baseball, ma in commercio esistono centinaia di palle da baseball adatte ad ogni fascia d'età e forse non è rimpicciolirla la soluzione più giusta. Staremo a veder come andrà quest'anno.
Ma per il 2017 c'è un altro interrogativo che riguarda l'adeguamento IBAF nella categoria Ragazzi perché qui c'è un dubbio: Cosa significa adeguamento alle categorie internazionali? Si parla solo di età o anche di regolamento?
Si perché questo pone un capitolo a parte: Stiamo discutendo tra chi si occupa di giovanili quanto sia importante il gioco e il divertimento nella fascia d'età dei più piccoli. Proprio qui sul nostro sito abbiamo pubblicato articoli su articoli sensibilizzando l'attenzione su questo aspetto. Kal Ripken negli articoli pubblicati a titolo "Allenare il baseball giovanile" scrive che il baseball diventa serio troppo presto. E noi che facciamo? Allontaniamo le basi, allontaniamo la pedana di lancio, inseriamo la regola che i corridori possono staccarsi dalle basi. Facciamo esattamente il contrario. Facciamo diventare il baseball dei ragazzi ancora più serio.
Voglio pensare che tutto questo non succederà.
Io sono preoccupato perché dovrò dire al mio interbase di 10 anni che quando prenderà la palla la dovrà tirare più lontano.
Dovrò dire al mio lanciatore che ha già le sue difficoltà a lanciare strike che il piatto ora è ancora più distante, ma non solo. Dovrò anche insegnargli il pick-off e gli dovrò dire che prima di lanciare deve guardare la prima, la seconda e la terza.
Dovrò dire al mio catcher che non solo la seconda base è molto più lontana, ma che quando lui riceverà la palla del lanciatore probabilmente il corridore avrà già rubato la seconda.
E tutto questo perché ci dobbiamo adeguare all'IBAF! Scusate ma qualcuno riesce a spiegarmi perché ci dobbiamo adeguare all'IBAF? Da almeno tre anni girano le voci di richieste da parte dei tecnici della Nazionale Ragazzi che hanno partecipato ai Mondiali IBAF di adeguare le nostre regole. Ebbene credetemi: non è così! Quei tecnici avevano proposto delle cose diverse. E non è tutto! Perché non è affatto certo che l'Italia parteciperà nell'immediato futuro ai Mondiali Ragazzi.
Ad ogni modo adeguiamo le regole ai circa 2.500 Ragazzi Italiani perché forse 15 andranno ai Mondiali?
Pertanto la mia valutazione per quello che vale è molto negativa nei confronti di questa delibera presa a quadriennio finito. A mio parere non sono stati valutati gli aspetti di questa scelta. Come ho scritto all'inizio il legislatore sa che per ogni variazione di una legge ci saranno conseguenze positive e negative. In questo caso le negative superano abbondantemente le positive.
Perciò un passo indietro e non in avanti nella speranza che non sia peggio di così e che diventino due passi indietro.
Paolo Castagnini
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naso_55@yahoo.it (domenica, 28 febbraio 2016 11:33)
Caro Paolo condivido in tutto e per tutto le tue parole, non può essere diversamente.
Io però ho una certezza, sarà un bagno di sangue.
Ne ho anche una altra perchè una Federazione a fine mandato leggifera per quella che le succederà? non mi pare corretto nè giusto.
La divisione in queste fasce di età produrrà da subito una marea di scontento, le società, molte società, non riusciranno a fare tutte le formazioni questo è certo.
Minibaseball: che dire di ragazzi di 6 anni contro quelli di 10? avete presente la velocità di crescita a quell'età? forse no perchè delle giovanili a questa Fed. interessa ben poco, mi correggo, solo quando cìè da fare i fenomeni ai mondiali di categoria salvo che poi ci bastonano alla grande, non perchè abbiamo regole diverse, ma perchè noi abbiamo un piccolo vivaio gli altri un immenso vivaio tutto qui con buona pace degli allenatori delle nostre nazionali cui va comunque la massima stima. Salto ragazzi e cadetti senza avere un solo piccolo dubbio, sbagliato. Gli Allievi sono una categoria fondamentale una mezzavia che permette ai nostri giovani di crescere con calma e migliorare i fondamentali. Juniores (under 18) più della metà delle società non avranno i numeri per farla. Ex U21 (19 - 20 - 21) giocheranno molto meno a patto che non si decida di fare della serie C una categoria senior di sviluppo, rottamando i vecchi giocatori (età max 30 anni) con doppio incontro la domenica, così forse mi potrei anche convincere, forse... Tanti saluti Paolo e a presto
Naso
Paolo (domenica, 28 febbraio 2016 11:40)
Grazie Naso, il tuo commento è molto importante perché rappresenta quello di una società importante e che forse è toccata meno delle piccole. Una sola precisazione, anzi un mio errore che ora ho corretto. Il minibaseball non è menzionato nella delibera quindi suppongo che rimanga 6-9 e non 6-10 come avevo scritto in precedenza. Mi scuso per l'errore. Ciao!
Simona (domenica, 28 febbraio 2016 16:28)
Come sempre le regole vengono fatte dai burocrati, e non da chi in campo ci vive e ci si confronta tutti i giorni.
Se volevano affondare il baseball credo che questa sia la strada giusta...
Non hanno ancora capito che il livello delle nostre giovanili non si alza adeguandosi alle regole IBAF, si alza aumentando il numero dei bambini che giocano!!! E quindi favorendo il più possibile l'ingresso di nuovi bambini nella fascia 6-12 anni e cercando di diminuire il più possibile l'abbandono nella fascia 13-16 anni. Messico, Taiwan e chi più ne ha più ne metta, non ci prendono a schiaffoni perchè i nostri giocano con le regole Little League e non quelle IBAF, ma perchè i nostri staff delle Nazionali devono scegliere tra soli 1700 giocatori.
Non capisco perchè ci vogliamo così male. Se veramente amiamo questo sport non dovremmo sperare che più bambini possibile lo giochino?!?
Pensiamo che l'eliminazione della kenko dalla categoria ragazzi favorisca l'ingresso di nuovi bambini nel mondo del baseball?
Pensiamo che far giocare gli under 12 nel campo IBAF faciliti chi si sta approcciando per le prime volte a quello che dovrebbe essere un gioco?
Pensiamo che far giocare un 13enne sul campo grande e con compagni ed avversari di 15anni ed un fisico già sviluppano lo aiuti in questa fase così critica nella presa di decisione se continuare il baseball o abbandonarlo?
QUESTA E' LA STRADA SBAGLIATA!!!
Per quanto riguarda la kenko Paolo mi dispiace, ma come ben sai non sono d'accordo con te. La definisci "una palla che niente ha che vedere con il baseball". Perchè, la regola dei 4 punti quanto ha a che vedere con il baseball?!? ...e quella dei 6 punti (!!!) nei Cadetti?!? Sono semplicemente regole "facilitanti"... Sì perchè la Federazione non capisce, che dovremmo facilitare l'ingresso nel mondo del baseball, non impedirlo o addirittura favorirne l'uscita.
Ho parlato solo delle fasce d'età basse, perchè delle alte non me ne occupo, quindi IO non mi permetterei mai di esprimere pareri su argomenti che non conosco, IO, in Federazione a quanto pare sì...
Sono almeno 3 anni che cerchiamo di fargli capire che questa riforma così non può essere fatta, ma non vogliono capire o forse non vogliono nemmeno ascoltare. Credo che a questo punto l'unica soluzione sia CAMBIARE CHI STA ALLA GUIDA!!!
Paolo (domenica, 28 febbraio 2016 17:25)
Cara Simona, grazie per il tuo intervento. Per quanto riguarda la Kenko è giusto che non tutti abbiano le stesse opinioni e io rispetto moltissimo la tua. Io credo però che ci siano altri tipi di palline da considerare. Il problema della sicurezza lo hanno affrontato negli Stati Uniti ben prima dell'avvento delle Kenko. Perciò credo ci siano alternative molto più simili alla palla vera. Un caro saluto
Ennio (domenica, 28 febbraio 2016 17:36)
Purtroppo ogni società, ogni tecnico guarda in "casa propria" e con finalità diverse. Chi solo agonismo e titolo italiano, chi perché è obbligato, chi per passione ma ogni finalità dovrebbe portare allo sviluppo del baseball. Lo sviluppo dipende dal territorio in ciui si opera e le regole rigide molte volte ne impediscono lo sviluppo stesso. Personalmente vedo sempre più ragazzini senza le capacità motorie di base e quindi per fare squadre agoniste bisogna avere una base larghissima altrimenti si gioca, come si è giocato in tanti anni, con 2/3 giocatori che fanno la partita è la differenza tra le squadre. Attenzione ci sono anche realtà in Italia che lavorano molto bene ed hanno avuto risultati di gruppo ma sono eccezioni, a mio modo di vedere, e non una costante. Vero che le nuove regole complicheranno la vita a tantissimi e non so se la retention calerà. Quello che vedo è che siamo sempre in meno, ci sono realtà nuove che nascono ma ce ne sono molte di più che sono in difficoltà. Il baseball e softball sono sport bellissimi, ci si innamora se giocati semplicementeovvero battendo e correndo ma diventano noiosi quando si gioca senza battere e correre. Per questo sono sport denominati del "batti e corri". Per implementare la base bisogna attirare ragazzini, facendoli divertire, più ne vengono più si avrà la possibilità di scegliere e trovare ragazzi con capacità motorie di base in grado di fare agonismo sin da subito. Se poi vogliamo sviluppare il talento allora bisognerà avere scuole/accademie zonali.
Paolo (domenica, 28 febbraio 2016 18:28)
Grazie Ennio! Come si può non essere d'accordo con quanto hai scritto!
Augusto (domenica, 28 febbraio 2016 21:34)
Personalmente penso sia giusto adeguarsi alle regole Ibaf, poi lasciare la Kenko per la balla normale non sara certo una tragedia, è chiaro che tutti i cambiamenti porteranno difficoltà, ma poi i bambini sapranno trovare da soli la soluzione,
l'importante sarà farli giocare, e vedrete che la palla vera gli piacerà di piu',
ma sopratutto non perderli, in italia non abbiamo problemi al n. degli atleti di categoria ragazzi.....,ma nel passaggio di categoria in categoria.... quindi forse togliendo una categoria avremmo meno perdite di atleti, questo si vedrà... col tempo.... sta di fatto che ora ogni salto di categoria perdiamo 1/3 degli atleti,
forse si potrebbe aumentare la presenza nelle scuole medie..... una volta si facevano giochi della gioventù di baseball... ora ????
Certo che così non si puo' andare avanti.....
Ma no dai oltre agli allenatori stranieri , perchè qua non ci sono.....perchè non prendiamo anche i cadetti/juniores e U21 .....
A parte gli scherzi se fossi presidente ma non Lo sono......farei giocare anche le ragazze nei cadetti, per non perdere una squadra..... ciao a tutti e buon Baseball.....
Paolo (domenica, 28 febbraio 2016 23:43)
Caro Augusto, grazie per il tuo contributo
Stefano (lunedì, 29 febbraio 2016 04:10)
Credo che gli errori più grandi di questa riforma siano l'abolizione della categoria allievi, e quella dell'under 21 . Credo anche che questa riforma sia stata scritta da persone che non vedono il campo da anni . Come si può pensare che sia produttivo imporre ad un ragazzo di lanciare dai 18 mt quando sei mesi prima questi lanciava dai 14 mt ?
Riguardo l'under 21 , è stato fatto uno studio di fattibilità sugli atleti ? Quest'anno in Veneto ci saranno tre squadre under 21 . E come regione non siamo certo tra quelle messe peggio come numero di praticanti . Nel 2017 con questa riforma , probabilmente queste scenderanno a zero ! Gira voce che questa " rivoluzione " sia stata fatta per accontentare le richieste di Piemonte e Lazio . Non si faceva prima a dire a queste due regioni di crearsi dei campionati secondo le loro esigenze ?
Paolo (lunedì, 29 febbraio 2016 09:23)
Concordo con te Stefano
alfredo (lunedì, 29 febbraio 2016 12:55)
io non mi preoccupo perchè chi verrà sarà la prima cosa che boccera'.
non so chi abbia contribuito alla stesura di questo progetto ma chiunque vi abbia partecipato non ha tenuto conto della realtà italiana e delle capacità motorie di coloro che si avvicinano allo sport e mi stupisco che questa federazione sia così sciocca.
Paolo (lunedì, 29 febbraio 2016 14:36)
Speriamo caro Alfredo, ma non sarà facile! Difficilmente si potrà cambiare una decisione già presa a ridosso del campionato.
bruno (martedì, 01 marzo 2016 22:17)
Già, dico solo che la federazione se ne infischia delle decisione delle società sportive, ne è la prova questa variazione visto che la stragrande maggioranza ha votato per lasciare le cose come stanno o almeno di limitare i danni. Alle riunioni il presidente mette ai voti una proposta e poi in base a come è andata la votazione si comporta. Se gli conviene bene sennò la gira e rigira per arrivare dove dice lui. Certo non sempre gli riesce. Cia a tutti gli amanti del baseball
enzo bissa (giovedì, 03 marzo 2016 19:12)
Ciao Paolo
concordo con quasi tutto quello espresso precedentemente ma volevo aggiungere qualche considerazione pragmatica. Tutti concordiamo che questo è un bel gioco e che meriterebbe maggiore diffusione. E allora perchè non si diffonde come noi vorremmo?
Perchè quando diventa sport per la maggior parte dei ragazzi non è più divertente e tende ad essere noioso. Andiamo nel concreto : in una stagione agonistica cat. Ragazzi si fanno 12 0 14 incontri. un giocatore medio con una squadra composta da 14 ragazzi andrà in battuta 1 o 2 volte ( se va bene) e se gioca sempre ( dipende dal lanciatore che incontra) alla fine del campionato avrà fatto al massimo mediamente 20 turni di battuta se va male 10. Solo i più dotati ne faranno tre a partita ( lanciatore permettendo). Ma non è sufficiente andare in battuta bisogna anche prendere la palla ed andare in base perchè se non ci riesci diventa frustrante. E in difesa? stessa solfa 1o2 inning a partita e magari il più delle volte non prende mai la palla e spera che non battano mai su di lui per non fare brutte figure. Sappiamo che bastano un paio di forti lanciatori per svilire una partita ed in questa cat. è molto facile trovare grandi differenze prestazionali ed ora avremo bambini colpiti da una palla che farà molto male. Ad essere generosi mettiamo che questa situazione corrisponda al 50% dei ragazzi. Dovrebbe essere masochista per non andare a fare un altro sport l'anno successivo . Se va bene ne perdiamo il 50% e allora giochiamo con i fuori quota.
La domanda è; dov'è il divertimento, lunghe trasferte, tempi e ritmi di gioco non adeguati e noiosi , attrezzatura costosa,ma rimangono sempre i pochi eletti che sospinti da allenatori narcisisti faranno la differenza e allontaneranno ancor più i pochi rimasti. Questa è la realtà che io conosco , magari sono sfortunato, e fino a che rimarremmo schlerotizzati su regole e regolamenti che scimiottano altre realtà completamente differenti ( vedi America ) è come pretendere di fare a gara con una utilitaria contro la Ferrari si va a sbattere. Altri sport hanno , con umiltà e pragmatismo , attualizzato le regole ed i ritmi di gioco al momento vissuto ma tenendo conto della propria realtà ed ora raccolgono quanto seminato. I nostri dirigenti perseguono la "grandeur " e non si accorgono che abbiamo le pezze nel culo. Dobbiamo trovare ed investire su educatori professionali innanzitutto che sappiano approcciarsi con il mondo scolastico e quindi ci permettano di crescere come base prima di pensare di andare in giro per il mondo a vendere un prodotto taroccato da pseudo italiani. Siamo arrivati perfino al punto di taroccare le iscrizioni giovanili per far credere di avrere più squadre di quelle effettive. Il baseball deve essere un GIOCO innanzitutto a cui chiunque può approcciarsi e divertirsi il resto verrà di conseguenza. Una cosa è certa non si potrà fare con una dirigenza autistica e velleitaria. Noi abbiamo più regole che giocatori.
Paolo (venerdì, 04 marzo 2016 08:30)
Caro Enzo grazie per questo tuo importante commento. Sono anch'io convinto che sarebbe il momento di rivedere l'attività giovanile dal punto di vista dei ragazzi. Purtroppo a volte si tende ad abbassare l'età dell'agonismo ed invece si dovrebbe fare il contrario. Fino a 12 anni i ragazzi dovrebbero pensare solo al gioco e al divertimento. Troppo spesso noi adulti cerchiamo i campioni in un'età dove di campioni non dovrebbero essercene favorendo pochi a scapito di molti. Purtroppo poi facciamo la stessa cosa quando diventano più grandi. Quelle poche partite e pochi turni di battuta li facciamo fare anche a quelli di 20 e non solo ai piccoli. Hai ragione, una materia tutta da rivedere.
Roberto (sabato, 12 marzo 2016 18:27)
Nei commenti precedenti c'è la risposta a tutto. Occorre saperla trovare e mediare.
Siamo troppo innamorati delle realtà estere e non sappiamo declinarle nella nostra realtà. Prima occorre stabilre quale è il nostro problema, poi trovare le cause maggiori, poi cercare le soluzioni. Categorie, la categoria allievi come intermedia tra il campo piccolo e quello grande fu richiesta a gran voce dalle società a Fraccari da poco insediato; quello che ci viene proposto per il 2017 c'era già prima, il ragazzino che passava cadetto si sentiva sicuramente grande a giocare con i 15enni ma faceva molta panchina e le sue battute difficilmente superavano gli interni, il monte di lancio poi era appannaggio dei veterani. Juniores: si fa fatica a a fare squadre U21 non vedo come se ne possano fare di più diminuendo la forbice. A parte queste considerazioni se il problema è che si gioca poco, togliere un campionato (Allievi) diminuisce le possibilità di gioco per gli atleti, così com'è ora congegnato alcuni atleti all'ultimo anno svolgono doppio campionato. Altrimenti ve lo immaginate un ragazzo di 11 anni a giocare in un campo da adulti? Un bambino contro un ragazzo sviluppato?
Se il problema è selezionare allora la direzione è giusta, se il problema è lo sviluppo della base allora la direzione è sbaglaita.
Guardiamo al calcio nostrale: si gioca a 7, 9, 11 campo ridotto e categorie di 1 anno, tanti ragazzi, tante squadre, campionati provinciali e poi da lì fino ai livelli successivi.
Secondo me l'unica proposta interessante nelle giovanili sarebbe poter uscire e rientrare in gioco in modo libero, salvo l'ordine del line-up.
Palla, anche a me la Kenco non piace, ma piace ancora meno la palla vera nei ragazzi. Una palla 8,5 più leggera della vera in proporzione, che non risente degli agenti atmosferici e magari softcore sarebbe ideale per i ragazzi, i ragazzi all'ultimo anno poi possono sempre allenarsi con quella vera in previsione di giocare con la categoria più grande e se piove non sonocostretti a tirare mattoni!
Pensare ai pick off con la palla vera nei ragazzi dove qualcuno non sa nemmeno in che parte di mondo si trova è quasi comico!
Grazie Paolo per l'opportunità di dibattere.
più grandi.
umpire726@gmail.com (lunedì, 21 marzo 2016 09:16)
Il mio contributo è dettato dall'esperienza svolta a livello internazionale nella Little League, avendo partecipato più volte alle Finali Regionali di Europa, Africa e M.O. a Kutno.
Ricordo lo stupore dei Tecnici della Selezione Allievi FVG nel 2007 quando scoprirono che la distanza della pedana di lancio era quella di un campo regolare, non la misura ridotta utilizzata nei ns. campionati....... oppure il sequestro di tutti i caschetti perchè non a norma nella ispezione pre partita del materiale, sostituiti con materiale messo a disposizione dall'Organizzazione locale guidata dalla campionessa mondiale di nuoto Beata Katsuba.
Oppure l'incidente occorso per le mazze all'attuale Presidente dei Tecnici Mimmo Micheli, con la Selezione Lazio che trionfò nella finale con una rimonta da tutti giudicata impossibile, tanto da venir complimentato da tutti i colleghi umpires USA presenti al termine per la freddezza e costanza mostrata nel continuare a spronare i ragazzi, nonostante il divario di punteggio.
Grande fu la direzione di Mimmo nel chiare le giocate in attacco che permisero il ritorno in gara e grande fu la risposta di tutta la squadra nell'eseguire i giochi chiamati.
Questo sorprese molto i Blues di oltreoceano, che espessero sincere parole di compiacimento con tutta la squadra per aver interpretato perfettamente lo spirito della Little League.
Questo detto da gente che calca i campi da oltre 40 anni, tutti con un paio di partecipazioni alle World Series in diverse categorie.
Il movimento mondiale della LL credo sia la strada giusta da seguire....... laddove il concetto di Società Sportiva "proprietaria" di giocatori, del proprio orticello, del proprio campo, etc. etc. NON ESISTE!
Esiste il territorio sociale dove persone "volontarie" si danno da fare, anno per anno, ad organizzare il campionato in una Lega, partendo col draft di tutti i ragazzi in età invitati a partecipare attraverso la capillare pubblicità nelle scuole e nei centri ricreativi, illustrando ai genitori quanto possa essere utile per i loro figli parteciparvi, per farli crescere e maturare in un ambiente sano retto da principi morali eccellenti.
È questo spirito che lega e rinsalda i ragazzi, messicani, sudafricani, sudamericani, ed altri in genere che propinano sonore legnate alle nostre selezioni.
Un esempio per tutti a riprova di cosa è il ns. baseball è rappresentato dagli eventi accaduti negli ultimi tempi nella città simbolo, che riporta il nome del ns. sport sui cartelli stradali segnaletici: Nettuno, La Città del Baseball.
Basterebbe solo ripensare a come sorse il baseball là, organizzato dal Curatore del Cimitero americano, che effettuò il primo draft storico seguendo lo spirito della Little League, come fecero anche a Trieste ed a Roma altre figure, finendo poi per appoggiarsi ale società calcistiche da cui ereditarono metodi e strutture.
Paolo (lunedì, 21 marzo 2016 10:56)
Grazie per il tuo commento Umpire e per la tua importante esperienza. Solo una precisazione affinché qualche lettore non interpreti erroneamente. La Junior League (Little League 13-14 anni) gioca le fasi finali (EMEA o WORLD SERIES) con le misure di un campo regolare (90 piedi tra le basi e 60 piedi e 6 pollici la pedana di lancio). Durante la regular season però le leghe locali hanno facoltà di tracciare il campo a misure intermedie ( 75 piedi tra le basi e 54 piedi la pedana di lancio). Questo per capire la sensibilità della più importante lega giovanile al mondo che, come hai ben sottolineato, ha a cuore il gioco, il divertimento e la salvaguardia dei giovani atleti. Un caro saluto.
Franco Giangola (sabato, 16 aprile 2016 13:22)
Sono pienamente in accordo con il tuo pensiero e penso anche io che l'unica cosa giusta e il prolungamento di un anno attività cadetti
In oltre vorrei aggiungere che la regola sui lanciatori che anche un solo lancio e poi sostituzioni determini la fine della giornata da lanciatore per la categoria ragazzi
Nella. Petra realtà (Abruzzo ) facciamo seri sacrifici per avere numeri e nella maggior parte dei casi anche gratuiti , questa regola è dir poco penalizzante e fuori luogo
Esende67 (martedì, 24 maggio 2016 16:20)
Sono un genitore che si è avvicinato al baseball solo da due anni.
Una cosa che faccio fatica a digerire nei campionati giovanili è la mancanza dei cambi liberi.
Vedo solo vantaggi, sia per i ragazzi che devono crescere sia per gli allenatori che li devono aiutare a crescere.
Elena (martedì, 18 aprile 2023 22:55)
Volevo chiedere ma un ragazzo del 2010 che non ha compiuto ancora i 13 anni può partecipare al torneo U12....
Paolo (martedì, 18 aprile 2023 23:40)
No, tutto l'anno di nascita 2010 quest'anno (2023) non può giocare U12 compreso i tornei a meno che non sia prevista una deroga nel regolamento del Torneo.