
Presentazione di
Nel 1993 il nostro Michele Dodde scrisse un editoriale.
Sono passati 23 anni, ma lo trovo attualissimo. Eccolo per voi integrale come fu scritto da Michele tanti anni fa, così per riflettere un po'.
Correva l’anno 1993
Pagine ingiallite di un editoriale di Michele Dodde
Babe Ruth, il più grande giocatore di baseball del mondo, o meglio di tutti i tempi, è divenuto suo malgrado un mito per il fortuito incontro che ebbe con un giovane discolo cui scrisse una lettera, sentenziò che il batti e corri “è il gioco più bello ed ogni uomo dovrebbe sentirsi orgoglioso d’averci qualcosa a che fare”.
Ecco, noi che amiamo il baseball ed il softball, siamo orgogliosi d’averci qualcosa a che fare e per tale motivo, dopo un ponderato assetto redazionale, realizziamo questa presenza nel contesto nazionale nella piena consapevolezza della necessità di un preciso punto di riferimento.
E poiché siamo oltremodo convinti che “un lanciatore può lanciare anche il suo cuore insieme alla palla”, così auspichiamo che finalmente si cominci a parlare di baseball e di softball con la mente, con vero interesse divulgativo, con studi convinti, con profondo affetto per avere la forza di abbattere i muri di gomma ed insieme crescere.
C’è la necessità di recuperare quell’immenso tesoro che sono tutti gli ex, dagli Ufficiali di Gara agli atleti, dai tecnici ai dirigenti spariti così senza una ragione per risvegliare in loro quella voglia di essere una grande famiglia di appassionati e competenti al fine di contribuire a dare una massiccia risposta ai tanti giovanissimi che chiedono di sapere e capire.
C’è la necessità di recuperare la poesia delle nostre origini realizzando una “Hall of Fame” che sia di esempio e stimolo.
C’è la necessità di riappropriarci dei nostri temi: i messaggi delle mini serie televisive, dalle inossidabili Peanuts di Schultz, ovvero Charlie Brown, Linus, Snoopy e l’intera squadra della Terza Palla, da Li’l Abner, dai personaggi di Walt Disney, da un cinema che usa il baseball ed il softball come protagonisti e/o comprimari di scenografia, da un abbigliamento che si personalizza sempre più, dal fascino discreto di uno spot all’intima gioia di una presa al volo.
C’è la necessità…
Ritroviamoci allora per capire e crescere insieme certi come siamo che un giorno il telecronista dirà: “…e il lancio è partito; la mazza gira e colpisce la pallina…e…vola, vola, vola…è un fuoricampo, magnifico, esaltante: il baseball ha vinto!” e con quelle note uniche che hanno reso il baseball non solo uno sport, ma il Migliore.
Michele Dodde
La famosa "Lettera" che Babe Ruth scrisse al "giovane discolo Jimmy"
Ascoltami Jimmy, stai commettendo un grosso sbaglio a non interessarti di baseball. E’ il più bel gioco del mondo e ogni uomo dovrebbe sentirsi orgoglioso d’averci qualcosa a che fare. Non importa cosa; anche semplicemente sedersi sulle gradinate dello stadio e gridare alla squadra del cuore di farsi sotto e di battere un “fuori campo”. Per giocare a baseball occorre essere veri uomini. E’ il gioco più completo che si conosca al mondo e per riuscire bene occorre saper fare di tutto. Bisogna essere robusti e coordinati nei movimenti, bisogna possedere velocità, intelligenza, fegato e grinta. Soprattutto “grinta” ragazzo; perché se tu, anche per un solo attimo, mostri timidezza, i giocatori avversari ti spazzolano la testa con lanci velocissimi, i corridori ti fanno a fette con i ferri delle scarpe e le stesse riserve, in panchina, ti prendono in giro fino a distruggerti. In una partita di baseball non puoi mollare neppure un attimo. Devi spendere ogni briciola delle tue energie e devi usare, con la massima accortezza, il tuo cervello. Se tu sbagli una palla in aprile ti accorgi poi, magari in settembre che quella palla costa il campionato alla tua squadra. Non puoi permetterti mai distrazioni né rilassamenti. Quando sei alla battuta o corri sulle basi, ti devi rammentare che contro di te ci sono 9 uomini in campo e un robusto cervello in panchina, quello del manager avversario, che cercano in ogni maniera di farti fare la figura dello sciocco. Non è mai esistito un gioco più adatto del baseball per misurare l’autentico valore di un uomo, quanto a fegato, prontezza, velocità, intelligenza. Il baseball “è un gioco che assomiglia alla vita e che alla vita ti prepara”. E’ un gioco di squadra e individuale nello stesso tempo. E’ un grande gioco. Ognuno di noi, che cammina nella vita, sarà più pronto ad aiutare un compagno se sul campo di baseball avrà imparato che un lanciatore può lanciare anche il suo cuore insieme alla palla e che qualcuno dovrà pur fermare in qualche modo le palle radenti e qualcun altro arrampicarsi sul recinto del campo per agguantare quelle al volo e poi andare a battere e fare qualche punto, altrimenti il lavoro del lanciatore non sarà servito a nulla. E’ come in una famiglia, in un gruppo di fratelli che lavorano insieme per raggiungere la stessa meta. E’ l’unico gioco al mondo che non hai bisogno di giocare per sapere quanto sia bello, nobile e leale.
Babe
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