Domani è Epifania "che tutte le feste si porta via" e si ricomincia.
E' stato un 2015 strano, non privo di difficoltà. Anche per me è stato un anno particolare metà del quale passato negli Stati Uniti. In quel periodo ho riflettuto molto nella capacità di reazione di quel popolo incapace di vittimismo. Nel mio piccolo vorrei poter comunicare agli amici del baseball e softball Italiani questa voglia di superare gli ostacoli che è insita nella cultura di quel paese. Ogni difficoltà è una sfida da superare, ogni ostacolo uno stimolo per saltare, ogni fosso una prova per andare dall'altra parte.
"Nel baseball non si piange" recitava Tom Hanks nel film "Ragazze vincenti", ma spesso si piange anche senza lacrime. Non esiste soluzione attraverso il pianto e il lamento. Esiste solo l'agire.
La rassegnazione è ancora peggio se possibile. Ogni cosa la si può fare male o bene. Rassegnarsi nel farla male spesso cercando una scusa è la fine.
Baseball On The Road attraverso la fatica di poche persone cerca di trasmettere positività a tutti coloro che leggono gli articoli pubblicati. Quest'anno in particolare Michele Dodde e Frankie Russo si sono superati, ma anche il contributo saltuario di altri amici hanno contribuito nella riuscita del progetto.
Raccontando storie, aneddoti, curiosità, riflessioni e aspetti tecnici ci siamo posti ai lettori come stimolo per essere sempre migliori, almeno questo è stato l'obiettivo.
Baseball On The Road non fa cronaca. Molti altri siti fanno questo lavoro molto bene. Il nostro intento è quello di fare "cultura del baseball e del softball" e saremmo felici di allargare la famiglia della redazione. Chi volesse contribuire ci scriva e saremo ben lieti di avere qualche penna in più.
Cari amici lettori, un grazie per la costanza con cui ci seguite. Un augurio per un 2016 dirompente per voi e le vostre squadre e che la Federazione vi possa in futuro aiutare maggiormente attraverso quel cambio che da qualche mese anche noi di Baseball On The Road auspichiamo. ChangeUp2016 a tutti!
Paolo Castagnini
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