Aroldis Chapman, il sogno proibito

Aroldis Chapman (Foto da Springfield News-Sun)
Aroldis Chapman (Foto da Springfield News-Sun)

di Frankie Russo

Articolo tratto da MLB.com con la prefazione di Paolo Castagnini

 

Sembrava la cessione dell'anno quella di Aroldis Chapman dai Cincinnati Reds ai Los Angeles Dodgers. Notizia apparsa venerdì scorso sugli organi ufficiali (Ken Rosenthal per Fox News) persino su MLB.com, ma notizie dell'ultima ora sembrano smentire il passaggio (Leggi su M.L.B. Italia a firma di Kevin Senatore)

Aroldis Chapman, il sogno proibito. Così il titolo del nostro Frankie Russo sul suo pezzo di oggi. Frankie ci accompagna assieme all'editorialista di MLB.com Mike Petriello a scoprire chi è e cosa sta facendo veramente Aroldis Chapman, questo Cubano 27enne che fa impazzire i fans di Cincinnati e non solo, andando contro quelle che sembrano le regole e i limiti della fisica conosciuta, almeno fino ad ora.

 

 

Aroldis Chapman, il sogno proibitoFrankie Russo

 

Il suo più alto tasso di strike out e la media battuta più bassa contro sin dal 1901, fanno di Aroldis Chapman il sogno proibito di ogni GM della ML. Per quanto siano incredibili i molteplici primati che riesce a conquistare sul campo, non sembrano mai a sufficienza per esprimere il suo vero valore. In altre parole, nessuno riesce a fare ciò che egli riesce a fare. Chapman è il Giancarlo Stanton del monte di lancio, tirando ad una velocità mai vista prima. E’ il motivo per cui il suo nome circola più di tutti per essere ceduto, è un elite, un divertimento a vedersi,  e uno destinato alla storia.

 

Il mancino ha attirato su di se particolare interesse da parte di molte squadre tra cui, gli Astros, Nationals, Mariners e Rangers. Inutile dire però che ovunque finirà, tutti gli avversari si augurano che non sia nella loro divisione.  Nell’attesa di vedere come si comporteranno i Reds nel suo ultimo anno di contratto, andremo a esaminare perché, nonostante ormai nel baseball la velocità è all’epicentro degli ultimi sviluppi, Chapman rimane ancora l’oggetto del desiderio.

 

Perché tira più forte di tutti gli altri messi insieme.

Dalla sua prima stagione nel 2011, 51 lanciatori tutti assieme hanno tirato 2.292 lanci a 100mph o più. Trenta di essi hanno ormai ridotto la velocità, solo sette lo hanno fatto più di 50 volte, solo quattro lo hanno fatto più di 100 volte. Il secondo della particolare classifica, Kevin Herrera, ha toccato le tre cifre 249 volte. Potrebbe sembrare molto fin quando non ci si accorge che Chapman lo ha fatto per ben 1.212 volte. A questo bisogna aggiungere che Chapman da solo ha toccato le 100mph più di ogni singola squadra nelle ultime cinque stagioni, e probabilmente più dell’intera Major League riferito allo stesso periodo.

Perché anche quando lo toccano, i risultati sono scarsi

Considerato che nessuno tira più forte di Chapman, si potrebbe pensare che è sufficiente fare contatto e la palla viaggerà da sola. Ma un’attenta analisi da parte di “Statcast” ha dimostrato, sin dal suo primo anno, che così non è, non esiste una correlazione tra la velocità di lancio e potenza di contatto. In una sola stagione sembra esserci una correlazione tra velocità di lancio e potenza di contatto, e si è verificato con tre partenti con almeno 3.000 lanci, di cui due vincitori del Cy Young Award Dallas Keuchel e Jake Arrieta, oltre alla leggenda vivente Clayton Kershaw. Quando poi si è allargato il termine di paragone stabilendolo 400 lanci al fine di includere anche i rilievi, la media di potenza di contatto contro Chapman è stata di 84,2, ottavo migliore, risultando anche meglio dell’85,2 di Kershaw.  Dal grafico risulta evidente la differenza tra il rapporto di velocità di tiro e potenza di contatto rispetto agli altri lanciatori.  Da considerare inoltre che Chapman tira il cambio con una MB contro di 100 e lo slider con una MB contro di 129, medie semplicemente strabilianti considerato che la MB contro la sua veloce è di 184.


Perché è devastante la combinazione di sventolate a vuoto e la limitazione di contatti con potenza.

Si sa che Chapman tira forte e che i battitori non riescono a colpire forte. Ma la preoccupazione per un battitore di colpire forte interessa solo quando essi riescono a fare contatto, fattore che non accade molto spesso. Di tutte le curiose statistiche che lo circondano, la più divertente è che nel 2015 Chapman ha mandato kappa il 41,7% dei battitori affrontati, la più alta delle majors, ma è stata anche la sua più bassa percentuale dal 2011, anno del suo debutto. A partire dal 1901, primo anno dell’era del baseball moderno, ci sono stati 746 lanciatori che hanno lanciato almeno 300 riprese in un anno. Chapamn non solo guida la classifica di percentuale di strikeout con il 42,9%, ma è in testa alla classifica anche per la più bassa MB contro con 153. 


Ovviamente questi fatti sono in correlazione. Esiste un forte legame tra l’ottenere uno strike out e nella limitazione della media battuta. E’ altrettanto interessante sapere che, considerato come è cambiato il gioco ultimamente, l’alto numero di strike out si riferisce a rilievi che si limitano a lanciare un solo inning. Infatti i due punti vicini a quello di Chapman (ved. grafico)si riferiscono ai due closer Craig Kimbrel e Kenley Jansen.

 

Per quanto si voglia dire, Chapman resta il migliore. Tornando indietro nei decenni non si potrà forse asserire con assoluta certezza che Chapman sia stato il più forte tiratore di sempre, ma con certezza si può asserire che Chapman è il più forte tiratore di questa generazione di forti tiratori. Per qualsiasi squadra che potrà usufruire dei suoi servigi, il suo apporto sarà di incalcolabile valore.


Frankie Russo

Nella foto del 2009, un giovanissimo Aroldis Chapman impegnato nel campionato cubano
Nella foto del 2009, un giovanissimo Aroldis Chapman impegnato nel campionato cubano

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