Kansas City Royals: La vittoria dietro le quinte

(foto da CNN)
(foto da CNN)

di Frankie Russo

Articolo tratto da Sports Illustrated

Le grandi prestazioni dei giocatori sono spesso conseguenza dell’apporto di chi lavora dietro le quinte.

Di come i Royals hanno vinto le World Series sul campo è stato detto in tutte le lingue. Una squadra che in attacco registra la più bassa percentuale di strike out e che mette la palla in gioco specialmente nei momenti cruciali con corridori in base; aggressiva e allo stesso tempo intelligente nella corsa sulle basi; con dietro al piatto il migliore ricevitore della lega; un due volte Gold Glove in prima base; una coppia di middle infielders tra le migliori della lega; un terza base che finalmente ha reso secondo le aspettative; con due tra i migliori esterni sul mercato; costanza e potenza dal ruolo di DH;  velocità in panchina che torna sempre utile nella parte finale delle gare; e lo si ripeterà fino alla noia, un bullpen che non lascia scampo a nessuno. 

Ma c’è dell’altro dietro le quinte per cui  questa squadra gioca quasi a rasentare la perfezione, qualcosa che non si vede dalle tribune o stando a casa guardando la TV, un impegno certosino che viene svolto da persone che lavorano nell’ombra, ma il cui contributo è immisurabile: quello dei coach e degli scout.

 

Non sappiamo ancora come questo gruppo di persone abbia studiato a fondo i Mets prima di incontrarli nelle Worlsd Series, ma è dato sapere come hanno studiato i Blue Jays e come lo scouting sia risultato fondamentale per la vittoria nell’ALCS, ed è su questi aspetti che ci soffermeremo e constateremo quanto utile è stato il loro lavoro. 

Nella foto Lorenzo Cain (foto da CNN)
Nella foto Lorenzo Cain (foto da CNN)

E’ ancora impressa nella memoria di tutti la grande corsa di Lorenzo Cain che ha segnato dalla prima su singolo nell’angolo all’esterno destro e la prestazione di Wade Davis che ci ricorda quelle altrettante perfette di Mariano Rivera nell’ALCS del 2003.


Ma quello che non abbiamo visto è come tre 50enni che non hanno mai giocato nelle majors, sono stati fondamentali ai fini del successo dei Royals. Ci riferiamo a Tim Conroy, Paul Gibson e Mike Jirschele che possono essere paragonati a piccoli pezzi di un puzzle: difficili da vedere, ma senza dei quali il puzzle non è completo.


Grazie al loro lavoro, i Royals sapevano quando David Price avrebbe lanciato il cambio o quando non avrebbe tirato in prima per un pickoff, oppure dove Jose Bautista avrebbe tirato se la palla fosse stata battuta nell’angolo a destra.


Cominciamo a vedere cosa è successo in Gara 2 quando Price aveva eliminato 18 avversari consecutivi e Toronto era in vantaggio per 3-0 nel settimo inning. Agli occhi di molti il momento determinate sarà stata la debole volata di Ben Zobrist che è caduta tra Bautista all’esterno destro e il seconda base Ryan Goins. Sciocchezze! Price aveva ancora un vantaggio di tre punti, i Royals avevano un corridore in prima ed erano in difficoltà contro il forte lanciatore mancino. Quanto è successo dopo, con i successivi sei battitori, è quello che veramente ha fatto cambiare la storia all’intera serie.

Nella foto David Price (Getty images)
Nella foto David Price (Getty images)

Dopo la valida di Zobrist, anche Cain ha battuto valida posizionando corridori in prima e seconda. Hosmer ha seguito con un’altra valida spedendo Zobrist a casa per il primo punto e avanzando Cain in terza. Poi Hosmer, inaspettatamente, ha rubato la seconda contro Price il quale detiene il record di riprese lanciate senza basi rubate contro. Quella  rubata deve essere considerata l’azione determinante della gara  in quanto ha evitato l’esecuzione di un doppio gioco da parte dei Blue sulla battuta successiva in diamante di Kendrys Morales. Sull’azione Cain ha segnato il punto del 3-2 e i Royals si sono trovati con corridore in seconda e un solo out. Caso contrario la situazione sarebbe stato due eliminati e nessun corridore in base.


Sul conteggio di 2-2, Price ha lanciato un cambio che Mike Moustakas ha battuto all’esterno facendo segnare Hosmer portando il punteggio in parità. Price ha poi eliminato Perez al piatto prima che Alex Gordon e Alex Rios battessero altre due valide portando i Royals in vantaggio per 5-3. Gara poi terminata con il risultato finale di 6-3.

Nella foto Alex Gordon (foto da CNN)
Nella foto Alex Gordon (foto da CNN)

Riesaminando il turno in battuta di Gordon, si vede che sul conteggio di 2-2 Price ha lanciato un cambio che, pur attraversando sul piatto,  è rimasto basso e che Gordon ha lasciato passare. Lancio difficile su sui non girare considerato che aveva due strike a carico. E’ stato come se avesse previsto il tipo di lancio. Gordon ha poi battuto valida su una veloce successiva. Andando a rivedere anche un precedente turno in battuta, pure a  Moustakas, sempre sul conteggio 2-2, Price aveva lanciato un cambio basso sul piatto, ma questa volta Moustakas ha girato realizzando una valida. Una veloce consultazione delle statistiche indicano che nel corso della stagione, in solo 10 occasioni Price ha lanciato un cambio a un battitore mancino sul conteggio di 2-2. Un ancora più approfondito studio dei turni in battuta di quell’inning ci rivelano che  Hosmer anche  aveva battuto un cambio, basso ed esterno sul conteggio di 1-1. Sempre consultando le statistiche, si è potuto notare che nel corso dell’anno, solo in 16 occasioni aveva Price lanciato un cambio a battitori mancini sul conteggio di 1-1. Quindi, la realtà è che contro un lanciatore mancino, tre battitori mancini hanno avuto successo contro un tipo di lancio, il cambio, che raramente viene utilizzato in quelle situazioni di  conteggio.

 

La coincidenza meritava maggiore approfondimento, e analizzando i video si è potuto notare che nel lanciare il cambio dalla posizione fissa, Price faceva un ulteriore respiro profondo, innalzava delle spalle e attendeva un pò di più prima di lanciare.   Questi piccoli dettagli fanno intendere che probabilmente i Royals sapevano quando Price avrebbe lanciato un cambio ed erano pronti a reagire di conseguenza. Giorni dopo, voci dello staff di Kansas City confermarono la teoria che, pure se non al 100%, Price faceva quel tanto necessario per far prevedere il tipo di lancio. (*)

 

Conroy e Gibson sono entrambi scout per i Kansas City Royals e avevano sotto osservazione i Blue Jays sin dal mese di agosto. Avevano notato come Josh Donaldson era divenuto più aggressivo al piatto; come Kevin Pillar e Ben Revere erano divenuti meno aggressivi sulle basi, probabilmente per offrire a Donaldson, Bautista e Edwin Encarnacion più probabilità per battere punti a casa; e come esattamente Price si comportava con corridori sulle basi.

Nella foto Eric Hosmer scivola in prima base (foto da CNN)
Nella foto Eric Hosmer scivola in prima base (foto da CNN)

In quella famosa ripresa, c’era un’altra stranezza che meritava una spiegazione: la base rubata di Eric Hosmer. Price aveva lanciato 236,1 riprese senza che su di lui fosse stata rubata una base, e i soli due tentativi si erano conclusi con un colto rubando. Quindi, perché Hosmer avrebbe tentato la rubata quando rappresentava il punto del pareggio e con nessun eliminato? Perché gli è stato ordinato dal coach di prima Rusty Kuntz. E  perché Kunz si è assunto tanta responsabilità con così alto rischio con Price sul monte? E’ qui che entrano in gioco Conroy e Gibson.


Uno degli elementi fondamentali nello scouting è selezionare punto per punto i movimenti relativi al caricamento del lanciatore con corridori in base, specialmente il movimento del pickoff. Si rivedono tutti i tentativi di pickoff e si cercano i difetti. Il primo aspetto che gli scout volevano scoprire era se Price tirava due volte consecutive in prima. Ma una curiosità saltò subito ai loro occhi: Price aveva tentato solo cinque pickoff durante l’intera stagione.  Lo schema era che molto raramente tentava il pickoff, teoria confermata dal fatto che una sola volta Price ha tentato un pickoff durante tutta la serie, e questo è avvenuto nel settimo inning di Gara 6.


Per completare il lavoro, bisognava trovare un indizio che indicasse quando tirava a casa. Se gli scout ne avessero trovato traccia, oltre al fatto che Price quasi mai tira in prima, il tutto avrebbe permesso ai corridori dei Royals di partire per la rubata al primo movimento, il che si tramuta in un grosso vantaggio. E gli scout trovarono ciò di cui erano alla ricerca: Quando Price alzava la gamba destra (primo movimento del caricamento per lanciatori mancini), la punta del piede era rivolta in basso, mentre molti lanciatori la puntano verso la prima quando  tentano di pickoff. Questa osservazione fece capire che difficilmente Price avrebbe tirato in prima quando il piede era rivolto verso il basso, ed è il motivo per cui Kunz ordinò a Hosmer di rubare contro un lanciatore che non aveva concesso una base rubata durante tutto l’anno, e perché anche Alex Rios rubò un’altra base in Gara 6.

Il tutto fu opera di una lavoro studiato a tavolino molto tempo prima.

Nella foto Mike Jirschele (foto da CNN)
Nella foto Mike Jirschele (foto da CNN)

Ora, andiamo ad analizzare la corsa di Cain, determinante per la vittoria in Gara 6. Qui entra in ballo il coach di terza Jirschele il quale non ha mai giocato nelle majors, ma è stato sempre un intelligente studioso del gioco.


Jirschele aveva notato che, con corridore in prima e palla battuta nell’angolo all’esterno destro, Bautista generalmente tendeva a tirare direttamente in seconda. I corridori dei Royals erano stati avvertiti che se fosse capitata una tale situazione, mai avrebbero dovuto rallentare la corsa, ma essere pronti a continuare verso casa. Ed è poi ciò che è successo sulla battuta di Hosmer. Nel raccogliere la palla, Bautista si è spostato ulteriormente verso l’angolo, quindi allontanandosi ancora di più dalla seconda, mentre Hosmer girava aggressivamente la prima facendo intendere che volesse proseguire verso la seconda. Il seconda base Goins è stato colto fuori posizione tra la prima e la seconda, cioè né in linea con la seconda, né in linea con casa base. Una volta raccolta la palla, Bautista ha tirato direttamente in seconda dove si trovava Troy Tulowitsky, ma nel frattempo Hosmer si era fermato tornando in prima mentre Cain continuava la sua corsa verso casa segnando il punto.


Tutto aveva funzionato secondo i piani: Bautista ha tirato in seconda mentre Cain non ha mai rallentato la sua corsa sin dall’inizio. Se solo avesse mostrato un attimo di esitazione, Tulowitsky sarebbe stato in grado di eliminarlo con un tiro a casa base.  Da notare che Jirschele è lo stesso coach che ha fermato Gordon in terza con due eliminati nel nono inning di Gara 7 delle World Series dello scorso anno, pur sapendo che sarebbe stato il punto del pareggio. 

(foto da CNN)
(foto da CNN)

E’ così che I Royals hanno vinto il pennant grazie ad una intelligente corsa sulle basi. Ma non è stato l’unico fattore, meriti vanno riconosciuti anche a Wade Davis che, con un solo out ha eliminato due avversari al piatto in una situazione dove il punto del pareggio era rappresentato dal corridore in terza. Anche queste eliminazioni sono frutto di attento studio. Salvador Perez è un ricevitore di grossa statura, e spesso questo impedisce all’arbitro di vedere bene i lanci bassi, quindi, in momenti cruciali, i lanciatori evitano questa zona dello strike. Infatti, è con lanci alti che Davis ha ottenuto i due strike out. Ed è stato fondamentale anche l’ultima eliminazione della serie con Davis che ha indotto Donaldson a una facile battuta in diamante. E non meno importante è stato il comportamento dei giocatori dei Royals che hanno battuto 5x13 con corridori in base mentre i Blue Jays hanno battuto solo 1x16 finendo con una MB di squadra a 169 in tali situazioni. E come si può non dimenticare la supremazia del bullpen dei Royals, la loro migliore difesa e i diversi modi in cui sono in grado di produrre punti.

 

Ma tutto questo era facile da vedere, anche seduti tranquillamente a casa guardando la TV. Quello che nessuno ha potuto vedere, è stato il gran lavoro fatto dai coach e dagli scout ancora prima che si cominciasse a giocare.

 

(*) Personalmente ho vissuto un’esperienza simile quando ero accompagnatore/interprete del Team USA durante il Baseball World Cup svoltosi in Italia nel 2009. Ero seduto in tribuna di fianco al coach responsabile del pitching chart quando quest’ultimo si mise in contatto con l’hitting coach riferendo che aveva notato che il lanciatore avversario apriva e chiudeva il guanto prima di un offspeed pitch, caso contrario era una veloce. Conseguenza fu che nell’inning successivo gli USA batterono tre fuoricampo.


Frankie Russo


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Commenti: 3
  • #1

    Stefano Servidei (mercoledì, 04 novembre 2015 11:17)

    Caino avrà pure fatto una gran corsa e sapevano magari che Bautista non avrebbe tirato al taglio. Ma l esterno destro di Toronto ha fatto molto peggio. Ha semplicemente tirato alla base sbagliata che peggio non poteva fare. E il bello è che non so perché HANNO fatto fatto un errore così madornale.

  • #2

    Frankie (mercoledì, 04 novembre 2015 14:16)

    Al riguardo dell'azione in questione non s' è mai parlato di errore, ma di schemi di gioco. Non direi che Bautista ha tirato alla base sbagiata in quanto molto raramente si vede un corridore segnare dalla pima su un singolo, come nello specifico. Più che accusare la difesa, si vuole mettere in evidenza lo scouting di KC che aveva studiato come la difesa avversaria si comportava in determinate situazioni. Hosmer poi ha messo del suo nel "fintare" la corsa in seconda non lasciando a Bautista molto tempo per riflettere. L'unica imperfezione che io vedo è la posizione di Goins. Se riteneva che Cain potesse correre a casa, doveva posizionarsi sulla linea di foul di destra per il taglio a casa, altrimenti doveva posizionarsi in linea con la seconda per "suggerire" all'esterno dove tirare. Invece è rimasto nella terra di nessuno.

  • #3

    Stefano Servidei (mercoledì, 04 novembre 2015 17:10)

    Ottimo Frankie.
    Quello che hai scritto è quello che mi aspettavo come risposta.Se come spero sei una persona di campo saprai certamente che sempre si tira una base avanti al corridore più avanzato se non ci sono particolari motivi per tenere il battitore in prima e incassare il punto per poi giocare il doppio.Quindi corridore in prima singolo a destra è facilissimo che il corridore vada in terza perciò si tira verso casa con il prima base che taglia.Erroraccio di Bautista e della difesa di Toronto perché hanno visto cain andare in terza e bautista ha tirato un cambio in seconda.Senza difendere il punto fondamentale del corridore in terza.Comunque come minimo la difesa di Toronto doveva giocare verso la terza.Ma già era tardi.
    Questo è per me. Ciao!