La nuova avventura di Nadia

A destra Nadia Ballarin con alcune compagne di squadra
A destra Nadia Ballarin con alcune compagne di squadra

di Paolo Castagnini

Nadia Ballarin è una delle ragazze partite in questi anni, con l'aiuto di Baseball On The Road, per l'esperienza di studio e softball negli Stati Uniti. L'avevamo lasciata dopo il secondo anno negli USA ed ora si appresta al terzo, ma questa volta sale di livello sia scolastico che di softball pronta ad affrontare il College.

Abbiamo contattato Nadia, che gentilissima come sempre ha risposto alle nostre domande.

Allora Nadia, sembra ieri quando ti ho conosciuta  ad una riunione organizzata sullo studio in USA ed invece sono passati già quattro anni. Avevi 17 anni ed eri molto determinata su questa scelta. Racconta un po' la tua storia fin da quel giorno della riunione o anche prima se vuoi. Cos'è che ti aveva convinto a fare questa esperienza?

Sembra surreale che sia gia' passato tutto questo tempo da quella decisione. Quando ho scelto di fare questa esperienza ero giovane, avevo appena iniziato la terza superiore e avevo un grande sogno. Sono molti i motivi che mi hanno spinta a partire: migliorare radicalmente il mio inglese, aprire la mente a una nuova cultura, evadere dalla mia solita routine e poi ovviamente proseguire la mia passione per il softball.

 

Poi è andata così come tu speravi? meglio o peggio?

Prima di partire cercavo di immaginare come sarebbe stata la mia esperienza negli Stati Uniti, ma non avrei mai pensato che sarei arrivata dove sono.  Sicuramente e' andata meglio di come speravo. Si, in certi momenti e' stata dura e avrei voluto essere in Italia. ma ne è valsa sicuramente la pena. Sono convinta che sia stata la migliore decisione della mia vita.

Nadia in battuta con la Foreman
Nadia in battuta con la Foreman

L'impatto con la società americana come lo hai vissuto? scuola, amicizie e famiglia ospitante?

Sicuramente la vita degli Stati Uniti e' molto diversa da quella italiana. La scuola sembra piu' facile, ma e' il posto giusto per migliorare il tuo inglese e per interagire con le persone della tua eta'. La scuola americana non si concentra solo sullo studio ma anche, e soprattutto, sugli sport.

Le ragazze della squadra di softball sono le persone con cui ho legato di piu' nella mia avventura degli States e il nostro legame di amicizia e' ancora forte ora. Parlando di legami forti, quello con la mia famiglia ospitante e' fantastico: loro mi hanno sempre considerato come una figlia e io sono stata molto fortunata a poter avere il loro supporto in ogni momento.

 

Com'era la mentalità della tua squadra americana di softball nella high school?

Negli Stati Uniti, gli allenatori preparano la squadra non solo nella parte atletica, ma anche in quella mentale. Questa credo sia la grande differenza con il softball in Italia, qua ti allenano ad avere l'atteggiamento da vincitore, ti insegnano a non mollare mai e a pensare sempre positivo. Tutto cio' aiuta a instaurare un forte legame tra le giocatrici il quale rende la squadra competitiva.

Nadia dopo una vittoria alla Foreman High School
Nadia dopo una vittoria alla Foreman High School

I Coach duri o permissivi? Quanti allenamenti ti facevano fare?

I coach sono duri, molte volte urlano e ti fanno correre fino a che non ti senti piu' le gambe, ma fanno tutto questo per renderti una giocatrice migliore, per tirare fuori il meglio di te.

In America ci si allena normalmente tutti i giorni dopo scuola e nel weekend di solito si giocano partite. In piu' nella mia scuola, facevamo pesi e preparazione fisica ogni mattina alle 5.30. Si, e' presto e sicuramente non e' divertente svegliarsi ogni giorno cosi' presto, ma i risultati sono arrivati e il mio gioco e' migliorato sotto molti punti di vista.

 

Quante partite in quell'anno e come vi siete piazzati in classifica?

Nel mio primo anno in America, giocando per la Foreman High School, ho vinto il titolo dello stato. Abbiamo giocato 34 partite nella stagione e ne abbiamo perse solo 4. Quell'anno e' stato fantastico e sono stata fortunata a far parte di quella squadra.

 

Con lo studio e con l'inglese com'è andata? con quali voti sei stata promossa?

Come detto prima la scuola non è difficile e avere buoni voti non e' stato un problema. Ho finito l'anno con 4.00 gpa, (tutte A). Il mio inglese e' migliorato drasticamente, essere del tutto immersi per 10 mesi in un ambiente dove tutti parlano inglese e' il modo migliore di imparare.

 

L'anno successivo (2014/2015) avresti dovuto rientrare in Italia, ma tu hai deciso di rimanere pur sapendo che non avresti giocato. Perché?

Non e' stata una facile decisione, ma ho deciso di seguire il mio sogno di giocare softball in college. Sapevo che non avrei potuto giocare per l'high school e anche che avrei dovuto cambiare scuola, ma quello di restare un altro anno era l'unico modo per farmi vedere da qualche college e cercare di ottenere una borsa di studio. Sono contenta della mia scelta ora.


Una foto di archivio delle Eagles del Northeast Texas Community College
Una foto di archivio delle Eagles del Northeast Texas Community College

Ora sei al College. Racconta che tipo di College 

Il college che frequento si chiama NTCC (Northeast Texas Community College) si trova in Mount Pleasant, Texas, una piccola cittadina a due ore da Dallas. NTCC e' un junior college (dura due anni). In questi tipi di college, si frequentano i corsi che sono obbligatori per ogni di laurea, le cosiddette basi.

Dopo i due anni nel junior college puoi frequentare ogni università' e finire la tua laurea. Ora sto studiando le basi per la laurea in ingegneria civile quindi molta matematica, fisica ma anche inglese e speech. Parlando di sport, i junior college sono la scelta giusta se vuoi giocare molto, infatti non hanno nessuna regola sulle ore di allenamento o il numero di partite che si possono giocare in una stagione.


Come ti trovi con la squadra?

La squadra e' fantastica! Abbiamo legato subito, e per ora non ci sono stati problemi tra di noi ( il che e' tutto dire con 24 ragazze che giocano e vivono assieme!). Le allenatrici sono molto preparate e ci fanno lavorare molto, tra pesi e preparazione atletica la mattina alle 6 e allenamenti che durano 4 ore. C'è una sana competizione tra di noi e il coach ci mette l'una contro l'altra (essendo in 24 con solo 10 posizioni in ballo) ma alla fine della giornata ci troviamo tutte assieme in una stanza a vedere un film o andiamo a mangiare fuori.

 

Ci fai una descrizione delle tue giornate tipo?

La mia giornata tipo inizia di solito presto con l'allenamento alle 6 di mattina dove facciamo pesi, corsa e preparazione atletica per un'ora/ un'ora e mezza, giusto in tempo per prepararmi e andare a scuola. Ho lezione ogni giorno dal lunedì al giovedì dalle 8 di mattina fino alle 12.20/12.50. Per pranzo di solito ci troviamo con la squadra in mensa o se la mensa non offre nulla di buono, ritorniamo nel dormitorio e ci “cuciniamo” (non c'è il fornello) qualcosa da sole. Gli allenamenti iniziano verso le 15 quindi di solito abbiamo una pausa dopo pranzo nella quale si fanno compiti, si studia o molte volte ci si riposa.

Alle 15 si inizia allenamento che non finisce prima delle 18 dopo aver sistemato e pulito il campo. Dopo gli allenamenti cena in mensa o fuori e poi mi dedico allo studio e ai compiti.


Qual'è il tuo prossimo obiettivo?

Quello di migliorare il mio gioco e aiutare questa squadra a fare bene in campionato. L'obbiettivo scolastico invece è quello di mantenere una buona media che mi consentirebbe di ricevere borse di studio future per i restati due anni di università'.


Le tue speranze per il futuro?

Vorrei riuscire a farmi vedere da università della zona per poter continuare a giocare i prossimi anni.


Qualche cosa da aggiungere?

Mi sento molto fortunata ad avere la possibilità di poter vivere questo mio sogno. Non sarebbe stato possibile senza il supporto della mia famiglia. Grazie!

 

Grazie Nadia!

Scrivi commento

Commenti: 0