Sono giorni d'attesa

di Paolo Castagnini

Lo spring training è un qualche cosa di speciale, di indefinito. Si gioca contemporaneamente su due campi adiacenti. I giocatori sono moltissimi, metà dei quali lanciatori i quali essendo relativamente poco impegnati affollano le piccole tribune dei campi. Il pubblico è pochissimo: qualche parente, qualche amico, qualche tifoso delle squadre in cui giocheranno questi ragazzi (per gli Orioles Delmarva o Frederick). Il resto sono addetti ai lavori. Oltre i giocatori si aggirano scout, massaggiatori, preparatori, coach e dirigenti delle organizzazioni interessate. Durante le partite non si sente il tifo degli stadi, ma solamente le voci dei coach e dei giocatori. Pochi battiti di mani seppure si vedono azioni più che meritevoli. Insomma un luogo irreale, adatto agli addetti ai lavori.

Anche noi siamo immersi in questa atmosfera. Anche avvicinarsi alla rete per fare una foto sembra un'azione fuori posto, quasi di disturbo. Rimaniamo pertanto al nostro posto ad osservare lo svolgersi di queste partite dove spesso i lanciatori hanno la meglio dovendo affrontare battitori non ancora nella miglior forma.

Sul diamante e agli esterni si alternano i giocatori secondo il lineup studiato il giorno precedente. Generalmente la partita intera o mezza partita. Ogni giocatore deve fare almeno due turni alla battuta. 

La cosa più evidente è la concentrazione di questi ragazzi. Ognuno di loro sa che si gioca il suo futuro. Tra pochi giorni sapranno la loro destinazione. Chi in Singolo A, chi in Singolo A avanzato, chi rimarrà in Florida. Nel frattempo ci sono i tagli. Ogni giorno il responsabile dell'organizzazione chiama qualche giocatore e gli dice: "grazie, ma non ci servi più".

Nonostante questo il clima dei giocatori è sereno. Federico fa parte del gruppo e come gli altri è in attesa di sapere la sua destinazione. Nel frattempo noi ci godiamo lo spring training guidando da nord a sud lungo la Florida: Bradenton, Sarasota, Port Charlotte, Fort Mayers. Di tanto in tanto facciamo un salto sulle stupende e bianche spiagge affacciate sul Golfo del Messico godendoci il panorama del tramonto in un clima meraviglioso.

La cosa più sorprendente però è l'accoglienza degli Americani. Non passa giorno in cui non riceviamo un invito ad un raduno, una cena, un corso d'italiano dove diventiamo esperti di madre lingua. L'attuale nostra host si chiama Marilyn ed è una raffinata signora di incredibile cultura. Ha sposato un Italiano di Fiume il quale dopo la separazione dall'Italia è partito per gli Stati Uniti. Lei ha lavorato per tutta la vita come agente turistico, viaggiando in tutto il mondo Italia compresa.

Le giornate qui in Florida proseguono meravigliosamente. Ora non resta che aspettare il fine settimana e vi sapremo dire quale prossimo futuro aspetta Federico.

Grazie a tutti voi fans di Fede che vi sappiamo così vicini

Ora vi lasciamo con un piccolo video di una sua bella valida di qualche giorno fa nella partita contro i Rays

Paolo e Giovanna