
Traduzione dall'articolo su sportsonearth.com dal titolo:The Game that Ruth built pubblicato su Baseball On The Road il 27 febbraio 2016
2^ parte -
All’età di 19 anni Ruth si presentò allo Spring Traing degli Orioles. La maggior parte dei giocatori erano più grandi e più affermati di lui, e ironicamente lo apostrofavano come il “bambino di Dunn”. I giornali di Baltimore, in senso di disprezzo, lo chiamavano “Babe” Ruth, ma a dispetto del soprannome, molto presto Ruth dimostrò di essere un giovane fenomeno. In una partita amichevole Ruth nel ruolo di lanciatore sconfisse per 6-4 i futuri campioni dei Philadelphia Athletics. Come battitore era facile ingannarlo perché girava sempre per la rete, ma quando colpiva, la pallina andava lontano! Detiene ancora il primato per il la distanza di un fuori campo battuto allo stadio di Fayetteville. L’impresa gli riservò la sua prima testata sui giornali.
Il 4 luglio 1914, gli Orioles erano in testa alla classifica con un record di 47-22 e Ruth era 14-6. Nonostante i successi, un numero esiguo di 5.000 spettatori si era presentato per assistere le gare casalinghe.

La partecipazione era così scarsa che in occasione di una gara completa di Ruth, erano presenti solo undici spettatori. Il problema consisteva nel fatto che la squadra rivale di Baltimore, i Terrapins iscritti nella Federal League, giocavano nello stadio dall’altra parte della strada. Molti tifosi di Baltimore, vogliosi di una squadra vincente, speravano che si fondasse una terza lega professionistica, la Federal appunto, oltre alla National e l’American. Questa speranza deviava la folla ad attendere le partite dei Terrapins lasciando vuoto lo stadio di Dunn.
Sovrastato dai debiti, Dunn fu costretto a vendere i suoli migliori giocatori. Offrì Ruth a Connie Mack, proprietario/allenatore degli Athletics, che in precedenza aveva visto Ruth sconfiggere la sua squadra in amichevole. Quando Mack si recò per visionarlo, Ruth fu colpito duro dagli avversari e sostituito al quarto inning. Imperterrito, Dunn fece iniziare la seconda partita del doppio incontro e Ruth rispose con una vittoria concedendo zero punti agli avversari. Ma anche Mack aveva problemi economici (infatti fu costretto vendere molti dei suoi giocatori dopo la conquista del titolo nel 1914), e pertanto dovette rinunciare a Ruth. I Cincinnati Reds fecero un’offerta, e lo fece anche John McGraw dei New York Giants, ma Dunn finì per trattare con Joe Lannin, proprietario dei Red Sox, e grazie ad un suo prestito di 3.000$, Dunn fu in grado di pagare gli stipendi. Lannin comprò Ruth, il ricevitore Ben Egan e un giovane lanciatore di nome Ernie Shore per 25.000$. Lo stipendio di Ruth fu portato a 625$ al mese.

Il 10 luglio, Ruth e gli altri due giocatori presero il treno per Boston. Arrivarono a destinazione alle 10 del mattino, furono introdotti ai dirigenti e ai compagni di squadra e a Ruth fu detto che avrebbe lanciato nel pomeriggio. Cinque ore più tardi Ruth fece il suo debutto nell’American League contro i Cleveland Naps al Fenway Park.
The “Babe” salì sul monte dovendo affrontare i Naps che annoveravano nel line-up il temibile “Shoeless” (senza scarpe, perché una volta giocò senza scarpe, ndr)Joe Jackson terzo in battuta seguito dal futuro eletto nella Hall of Fame quarto in battuta Nap Lajoie.
Nel primo inning Ruth dimostrò perché era già da considerare all’altezza dei veterani, ebbe a scrivere il Boston Globe descrivendo la sua prestazione. Ruth concesse una valida al leadoff Jack Graney che raggiunse la seconda sulla seguente battuta all’interno. Schoeless colpì per un singolo al centro. L’esterno centro Tris Speacker tirò a casa obbligando Graney a fermarsi in terza. Il tiro fu tagliato da Ruth che a sua volta tirò in seconda costringendo Shoeless a tornare in prima. A quel punto Graney partì per casa ma fu eliminato al piatto. L’inning finì con Ruth che colse Shoeless fuori base.

Ruth proseguì per altri cinque inning concedendo solo un punto, tre valide e un kappa fin quando al settimo i Naps segnarono due punti con tre valide.
Ruth portò a termine l’inning e fu poi sostituito in battuta da Duffy Lewis (nei due precedenti turni Ruth era andato kappa ed era stato eliminato al volo). Lewis arrivò in base con un singolo, avanzò in seconda su errore e segnò il punto della vittoria su singolo di Tris Speaker.
Ruth fu accreditato con la vittoria per 4-3, ma non fece notizia più di tanto. Il Boston Globe riportò: “Babe Ruth trascina i Red Sox alla vittoria al suo esordio. Possiede una meccanica naturale, buon controllo e una curva che mette in difficoltà gli avversari. Tuttavia, esistono ancora margini per migliorare e sicuramente potrà fare meglio sotto la guida del manager Bill Carrigan”.”
Il New York Times non diede molta importanza scrivendo solo: “ Ruth sconfigge i Naps. L’ex di Baltimore ha esordito nella prima gara casalinga limitando Cleveland a cinque valide per i primi sei inning.” Nessuna allusione era stata ancora fatta per la futura legenda di New York.
Nonostante la vittoria, Ruth non fece una grande impressione. Ernie Shore, l’altro lanciatore acquistato da Baltimore, vinse il giorno dopo per 2-1 concedendo solo due valide. La rotazione di Boston era già buona e a Ruth non venivano offerte molte opportunità mentre Shore giocò in altre 15 partite finendo la stagione con 10-5. Alla fine di luglio, Lannin acquistò i Providence Grays, una società delle minori per 75.000$ e spedì Ruth giù per “fargli fare le ossa”.
Ruth progredì sul monte con un primato di 9-3, battendo 300 di media e realizzando il suo primo fuori campo da professionista a Toronto. Con i Red Sox seguendo gli Athletics di 8,5 partite e fuori corsa per il titolo, Ruth fu richiamato da Providence per lanciare le ultime partite di campionato.
La sua prima stagione sarà stata un piccolo assaggio, ma erano già visibili i segnali della legenda di Babe Ruth.
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