
Traduzione dall'articolo su Insidepitching dal titolo:
Di Brandon Tormoehlen della Bellarmine University
I lanci devono essere chiamati dal ricevitore o dalla panchina? E’ una domanda alla quale ogni pitching coach o capo allenatore deve dare una risposta. Ci sono coach che preferiscono controllare loro stessi la gara, ci sono coach che preferiscono insegnare ai loro ricevitori come chiamare i lanci, per altri è semplicemente un modo per essere coinvolti di più nella gara. Questo articolo affronterà alcuni aspetti che riguardano la chiamata dei lanci nel corso di una partita. Saranno presi in considerazione lo scouting della squadra avversaria, il giro di mazza degli avversari, la varietà di lanci dei i lanciatori, ed altro ancora.
Lo studio dell’avversario, sia che esso abbia origine dalle esperienze degli anni precedenti, sia che derivi da altri coach, è di grande aiuto per come i nostri ragazzi dovranno affrontare i battitori avversari. Voglio sapere chi sono i battitori più in forma delle ultime partite, chi batte bene sia contro lanciatori destri che contro mancini, e chi invece è in difficoltà contro un certo tipo di lancio. Considerato che non ci sono gare infrasettimanali, questa pausa mi permette di preparare i rilievi per affrontare nel modo giusto gli avversari. Se affronteremo una squadra con un line-up potente, ci concentreremo di più sull’altezza dei lanci e come eseguire i lanci secondari per strike e sui bordi. Se affronteremo una squadra veloce, ci soffermeremo di più su come velocizzare il caricamento del lanciatore e sulla locazione dei lanci. Nell’allenare una squadra a livello di college, credo che conoscere l’avversario sotto ogni aspetto sia indispensabile per la mia squadra e nel contempo infonde maggiore fiducia ai miei lanciatori.

Chiunque chiama i lanci, che sia il ricevitore o il pitching coach, è necessario che egli sia in grado di leggere la sventolata del battitore per aiutare ad attuare un piano. Presto molta attenzione al pre-game batting practice ad osservare alcuni aspetti. Come girano la mazza? Girano verso l’alto o verso il basso? Questo mi aiuta a determinare a che altezza far lanciare. Come battono i lanci esterni? Come girano la mazza sui lanci esterni? Appoggiano solo la palla in campo opposto o colpiscono forte? In base a cosa vedo, mi regolo su quale lato del piatto far lanciare. Qual è la posizione iniziale dei piedi, aperta, chiusa o parallela? Dove finisce il piede dopo il passo? E’ uno che sposta il corpo in avanti o rimane bilanciato durante il caricamento e il passo?
Questi fattori mi aiuteranno a determinare la sequenza dei lanci e come dovrò affrontarli. Bisogna seguire la regola, comincia all’esterno e rimani all’esterno, lancia su entrambi i lati del piatto, lavora a ritroso, o esegui i lanci a seconda la sua sventolata. Il più delle volte quello che vediamo nel BP è quello che ci è stato segnalato dallo scouting; tuttavia succede anche che qualcuno può avere un diverso giro in partita, caso mai dovuto solo ad un cattivo BP.

La varietà di lanci di un lanciatore è un fattore importante per chiamare i lanci. La sequenza dei lanci ed il piano programmato funzionano solo se il lanciatore è in grado di eseguire i propri lanci. Quando riesce a localizzare tutti lanci, il lavoro diventa veramente facile, ma diventa molto difficile quando il lanciatore non riesce a colpire la zona.
E’ mio compito insegnare un secondo, e anche un terzo lancio, o incoraggiare il lanciatore a tirare meglio i lanci che già ha, in qualsiasi situazione. Questo si ottiene mediante specifici esercizi nel bullpen, sessioni di cambi e curve senza monte, sessioni di veloci senza monte e affrontando i battitori in allenamento. E’ mia consuetudine chiamare i lanci durante il periodo di preparazione per allenare i lanciatori ad esercitarsi per tirare i vari lanci nelle diverse situazioni.
L’obiettivo è di mettere i lanciatori in condizioni di avere un lancio da 1A, 1B e 1C, e non sempre lanciarlo al meglio. In situazioni difficili chiederò il suo migliore lancio, che potrebbe anche essere il lancio che il battitore riesce a colpire meglio. In tal caso, vincerà il migliore, ed è questo il bello del gioco. Il meglio del mio, contro il meglio dell’altro, è competizione! Se il mio lanciatore ha il controllo di più di un lancio, sarà in vantaggio.

L’ultimo fattore di cui vorrei parlare sono gli adattamenti. Ogni monte, di ogni campo è diverso dall’altro, ed è fondamentale che il tuo lanciatore riesca ad adattarsi il più presto possibile. Magari un giorno il mio lanciatore non avrà confidenza a tirare un determinato tipo di lancio, ed è qui che il lavoro pre-partita e tra inning diventa decisivo. Non possiamo rinunciare a un tipo di lancio solo perché quel giorno non si sente sicuro. E’ un aspetto su cui bisogna lavorare sempre.
Ogni lanciatore è diverso dall’altro, ci sono quelli che sono pronti dopo solo 10 lanci, altri ce ne impiegano 40/50 prima di sentirsi pronti. Altri riescono a lanciare meglio quando sono un po’ stanchi, altri quando sono freschi. E’ mio compito conoscere il numero ideale di lanci per ogni lanciatore e preparare insieme un piano per la partita. Per i rilievi il concetto è molto simile. Se uno riesce a scaldarsi in fretta, è possibile farlo iniziare a metà inning. Ad ogni modo, se a un rilievo serve più tempo, devo sincerarmi che abbia a disposizione il tempo necessario per prepararsi. Vanno prese in considerazione anche il clima ed altri fattori esterni.

Anche bravi battitori a livello di college fanno degli aggiustamenti, questo fa parte della partita di scacchi tra battitori e lanciatori. Un battitore può allontanarsi o avvicinarsi al piatto a seconda di come lo abbiamo affrontato in precedenza. Può posizionarsi più avanti nel box per meglio battere una curva o un cambio e variare il suo approccio da “tirare” la palla o a battere in campo opposto, e viceversa. Ed è qui che la comunicazione con il mio ricevitore e lanciatore diventa fondamentale. Non posso osservare tutti gli adattamenti dal dugout, quindi è loro responsabilità identificarli a comunicarmeli.
Chiamare i lanci è sempre stato parte della partita e lo sarà sempre, molti sono gli aspetti da prendere in considerazione prima di ogni lancio. E’ mia responsabilità individuare tutti questi elementi o insegnare al mio ricevitore come individuarli. In un modo o nell’altro il nostro obiettivo rimane lo stesso: eliminare il battitore!
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