________________________________ Pitcher: La meccanica in breve

di Frankie Russo

Traduzione dall'articolo su  Insidepitching dal titolo: Pitching Mechanics from A to Z

 

Joey Seal – Pitching Coach Norfolk State University

Quando un lanciatore entra a far parte del mio staff, voglio che capisca subito che il concetto fondamentale della meccanica consiste nella capacità di ripetersi. Non sono un sostenitore della tesi che ogni lanciatore deve essere uguale ad un altro. D'altronde, a volte succede che movimenti strani e non convenzionali sono quelli che li fa essere efficaci.

La mia filosofia si basa sul fatto che, se la meccanica ha come risultato l’efficienza, se non sussistono rischi di infortuni, ed è ripetitiva, il mio intervento deve essere limitato al minimo indispensabile.

 

Tuttavia, esistono dei punti fermi su cui insisto e che devono essere comuni a tutti.

Primo tra tutti è la posizione iniziale del lanciatore. Una corretta posizione iniziale creerà i presupposti affinché l’energia e l’impulso vengano indirizzati e utilizzati nel modo giusto attraverso tutta la fase del lancio, e questo è indispensabile. Chiedo ai lanciatori di iniziare in una posizione di equilibrio, busto diritto con leggera flessione del ginocchio quel tanto da permettere al centro di gravità (testa, spina dorsale e ombelico) di stabilizzarsi e rimanere nella stessa posizione durante tutta la fase del lancio. Questo eviterà movimenti eccessivi della testa che spesso crea problemi ad alcuni lanciatori. Questa posizione iniziale permetterà inoltre di rimanere in linea con il bersaglio durante tutta la fase di lancio.

 

Secondo è osservare alcuni punti in relazione alla fase di caricamento: spostamento del peso, alzata della gamba e passo. Consiglio ai miei lanciatori durante la corsa di abituarsi ad alzare il ginocchio il più possibile tenendo la parte superiore del corpo diritto e leggermente spostato all’indietro. Poi mi soffermo sullo spostamento del corpo in avanti che deve trovarsi in linea retta con il bersaglio. Questo faciliterà la ritardata separazione anca/spalla che influirà anche sulla velocità. La lunghezza del passo è un discorso molto difficile da affrontare in quanto le teorie in merito sono moltissime. L’importante è che il corpo rimanga in posizione di equilibrio al centro della lunghezza del passo ed in linea con il bersaglio.

 

In ultimo mi soffermo sulla chiusura. A mio avviso, se quanto detto sopra è stato eseguito correttamente, la chiusura dovrebbe essere naturale. I punti importanti della chiusura possono essere facilmente visionati con l’aiuto di un video. Primo elemento da osservare è come il busto è posizionato rispetto al bersaglio. Il busto deve essere completamente rivolto verso il piatto e la testa più stabile possibile. (Il testo originale menziona che le spalle devono essere “fixed square”, cioè perpendicolari al piatto.) Il movimento della testa (o meglio la sua stabilità) è fondamentale. La verifica si può ottenere fissando un puntino sulla testa mentre continua il filmato e accertarsi che la testa si muova il meno possibile, rimanendo con lo sguardo fisso ed incollato sul bersaglio. Al momento del rilascio, ci soffermiamo ancora. Dovremo essere in grado di tirare una linea retta che parte dal piede di atterraggio, al ginocchio, al guanto fino alla testa; il rilascio e la chiusura devono essere in perfetta sintonia. In ultimo andiamo ad osservare il piede posteriore ed esaminiamo la linea che traccia una volta non più a contatto con la pedana. Molti errori possono essere corretti semplicemente esaminando la linea tracciata dal piede.

 

Come detto in apertura, non credo che tutti devono avere la stessa meccanica. Il mio compito da pitching coach è di trovare una formula che permetta al mio staff di trovarsi nella posizione migliore per svilupparsi e avere successo.   La valutazione è una variante della formula, ma non deve necessariamente determinare un cambiamento; la migliore meccanica è quella che permette a un lanciatore di essere efficace, avere successo, senza causare infortuni e più importante di tutto, ripetere, ripetere e ripetere.



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