_________________________________ Il Sogno MLB passando dalle Minors - 1^

di Frankie Russo

Traduzione dall'articolo su  Thebaseballdigest dal titolo: Minor-league lawsuit claims MLB fails to pay minimum wage to minor-leaguers

 

Dietro al sogno del duro lavoro nelle minors, si maschera la cruda realtà della corresponsione di salari da fame ai giocatori. 

The Field of Dreams” di Kevin Costner dista solo un’ora e mezza a nord-ovest da Clinton, Iowa. Il vecchio campo di grano su cui costruì un diamante sopranaturale di baseball è poco distante dal Mississippi ed è ora un’attrazione turistica, conservato proprio com’era nel film. Clinton, città circondata dalle fabbriche, ospita la squadra delle minors dei LumberKings che gioca su un campo un po’ meno famoso.  “E’ una sensazione unica sentirsi così vicino dal realizzare il sogno della mia vita: Giocare nella Major League”, dice Eddie Campbell, 22enne giovane lanciatore partente dei LumberKings. 

Le leghe minori sono spesso considerate una semplice e meno corrotta versione del passatempo nazionale degli americani, dove il gioco è più genuino nella popolarità e nel denaro, e dove  le lunghe trasferte in pullman aiutano a formare il carattere. Ma dietro a questo fascino idilliaco si maschera una realtà meno nobile: lo sfruttamento dei giocatori che percepiscono salari da fame.

I LumberKings, nome che deriva dai commercianti milionari di legnami che spadroneggiavano in città, sono una squadra di Classe A affiliata dei Seattle Mariners che, come ogni altra società della MLB, paga i loro giocatori di Singolo A circa 6.300$ per una stagione di 5/6 mesi, cioè due terzi di quanto guadagna Josè Bautista in un inning.

Nella foto Eddie Campbell
Nella foto Eddie Campbell

Giocatori delle minors affiliate alle società della NBA guadagnano dalle tre alle cinque volte di più, mentre i giocatori delle leghe minori sindacalizzate della NFL guadagno ancora di più, oltre ai benefici iniziali. (La NFL non ha squadre affiliate nelle minori).

 

I giocatori delle leghe minori lavorano sul campo per circa 60/70 ore la settimana con solo 2/3 giorni di riposo al mese, e non sono corrisposti gli straordinari. Ricevono solo 25$ al giorno per i pasti, non uno stipendio, durante le 4/6 settimane di preparazione pre campionato. Lo stesso vale per i tornei di formazione a cui potrebbero eventualmente partecipare dopo aver disputato le 140 gare di campionato. I giocatori devono pagare anche una quota di 5$ per ogni gara casalinga per la manutenzione degli spogliatoi.

Un numero molto ristretto di giocatori riceve incentivi alla firma del primo contratto, ma la maggior parte firma per 5.000$ o meno. Quindi, molti di loro guadagnano meno della soglia di povertà stabilita dal Governo USA che, nel 2014, è stata fissata in 11.670$ per persona.

Federico Giordani è l'ultimo Italiano ad aver firmato da Pro
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E come riesce a farla franca una industria da 9 bilioni di dollari come quella della Major League Baseball? Perché la Minor League è formata da un gruppo di giocatori volenterosi, non sindacalizzati, costretti a firmare contratti standardizzati per i sette anni che li legano ad una singola organizzazione. I giocatori hanno poca o nessuna influenza per poter cambiare ciò che il baseball considera un rito di passaggio. Oltretutto, stanno inseguendo un sogno.

 

“Io sono fortunato ad essere qui ed essere pagato per qualcosa che amo”, dice Campbell.


Ma i critici accusano la MLB di sfruttare questi sognatori mentre usufruiscono dei benefici di giocatori a basso costo, con la conseguenza che 32 ex giocatori delle minors hanno intentato una causa che rischia di sconvolgere l’attuale sistema. Nella querela depositata a febbraio si recita che “I convenuti hanno sfruttato i giocatori delle minors che si trovano nell’incapacità di combattere il potere collusivo della MLB”.

 

“Il mondo del baseball ha ignorato la situazione per troppo tempo che ormai ha raggiunto un punto di svolta”, dichiara Garrett Borshius, avvocato di St. Louis ed ex giocatore delle minors egli stesso nell’organizzazione dei San Francisco Giants.

Alberto Mineo, ricevitore della Nazionale Italiana ha firmato per i Cubs
Alberto Mineo, ricevitore della Nazionale Italiana ha firmato per i Cubs

Da quando nel 1976 i giocatori della MLB hanno conquistato il diritto di divenire Free Agents, i loro stipendi sono aumentati del  2.000%. Il salario minimo è di 500.000$. Ma gli stipendi dei giocatori delle minors sono aumentati solo del 75% nello stesso periodo mentre l’inflazione è aumentata del 400%. In valori reali, afferma Broshious, i giocatori delle minors guadagnano meno di quanto guadagnavano 30 anni fa.

 

Posto in termini legali, il punto cruciale nel caso degli ex giocatori è molto semplice: essi sostengono che non sono stati corrisposti i salari minimi, non sono stati corrisposti gli straordinari, e a volte hanno lavorato senza essere stati pagati. Chiederanno delle compensazioni anche se non è stato ancora fissato un importo specifico per i danni subiti.


La MLB sostiene che si avvale di una legge antitrust da lunga data che autorizza le loro affiliate a concordare contratti standardizzati per i giocatori delle leghe minori. Dal canto suo Broshious sostiene che la lega non si può sottrarre alle leggi nazionali inerenti  salari ed orari.

 

Bill Gould, professore di legge alla Stanford University  e che in precedenza ha lavorato presso la MLB nel ramo salariale, si dichiara d’accordo: “E’ abbastanza ovvio che la Lega sta operando fuori delle regole stabilite dalla Fair Labor Standards Act del 1938 in termini delle ore giocate e della paga corrisposta. I fatti sono chiari. Dovranno trovare un punto d’incontro.”

Lo stadio di Clinton, Iowa (foto Brendan Kennedy/Toronto Star)
Lo stadio di Clinton, Iowa (foto Brendan Kennedy/Toronto Star)

Major League Baseball non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, ma in una risposta rilasciata a maggio, ha presentato diverse possibili difese, tra cui la tesi che i giocatori delle minors sono lavoratori stagionali, e pertanto non soggetti alle leggi inerenti gli orari ed i salari.

 

“La tesi del lavoro stagionale è la loro unica via d’uscita”, continua Gould. “Se non riescono a far valere questa tesi allora dovranno trovare delle soluzioni molto impegnative.”

 

La causa intentata dalla MiLB è l’ultima di un movimento in continua crescita di semi-professionisti e studenti /atleti che lottano per una paga più equa; i giovani giocatori canadesi di hockey sul ghiaccio, per esempio, o gli atleti NCAA (pallacanestro collegiale, ndr), non protetti dal sindacato, stanno lottando per essere compensati per l’uso dei loro nomi nella commercializzazione di articoli sportivi.


La differenza è che quelli delle leghe minori baseball sono inequivocabilmente professionisti a tempo pieno e rappresentano la maggior parte dei lavoratori della lega.  Il rapporto è otto minor leaguers per ogni giocatore della major league.

  

“E’ una situazione in cui i proprietari si approfittano dei giocatori delle minori che stanno inseguendo un sogno e il desiderio è così forte che sono disposti a tutto pur di arrivare,” conclude Broshuis.


Fine della prima parte


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