
Dieci domande ad alcuni lanciatori dell'IBL per capire come vivono la loro esperienza nel massimo Campionato Italiano. Capire i loro pregi e difetti, le loro speranze e anche le loro opinioni sulle problematiche di tutti i giorni, quali il rapporto con i pitching coach, l'eterna sfida con i compagni per conquistare un posto in squadra, confrontandosi con Stranieri e Italiani residenti all'estero.
Cosa sappiamo di questi ragazzi alcuni giovanissimi e altri più esperti, le loro delusioni, le gioie, le speranze, il lavoro e il sudore di allenamenti quotidiani?
Ebbene alcune risposte sono incredibilmente simili. E' sorprendente come ad esempio il rapporto con i compagni Stranieri e Italiani residenti all'estero, non sia visto come un ostacolo bensì come stimolo a fare sempre meglio, pur con il distinguo della voglia di giocare di più. In copertina l'immagine di Alex Maestri il nostro lanciatore di maggior successo mentre veste la maglia Azzurra, quella maglia che tutti i lanciatori Italiani aspirano.
Il lavoro per raccogliere tutte le opinioni è stato duro, ma ne valeva la pena e colgo l'occasione per ringraziare tutti loro per l'entusiasmo con cui hanno collaborato.
Oggi vi presento i primi tre lanciatori. Prossimamente tutti gli altri.
Riccardo De Santis

Dovevamo partire da lui. Riccardo De Santis, esperto lanciatore neo
Campione d'Italia con l'Unipol Bologna
Riccardo, secondo te com'è andata la tua ultima stagione come lanciatore. Sei
soddisfatto?
La stagione è andata alla grande dato che abbiamo vinto lo scudetto. Personalmente ho cercato di
fare quello che mi veniva chiesto dal manager nel migliore dei modi, adattandomi al nuovo ruolo di rilievo prima e al ritorno da partente poi, il più velocemente possibile.
Quale ritieni sia il tuo miglior pregio
Il mio miglior pregio lo lascio dire ad altri....
E il peggior difetto?
Quello di non accettare le cosiddette "vie di mezzo": le cose si possono fare bene o male, non
sono molto elastico nell'accettare compromessi.
Mi puoi elencare i tuoi tipi di lancio
Dritta - Curva - Slider - Split Finger
Qual'è secondo te il tuo lancio migliore?
Primo lancio Strike
Qual'è secondo te il più grande problema in Italia per i lanciatori?
Il problema (se esiste) per un lanciatore, ma in generale per un giocatore di baseball in
Italia, è lo scarso numero di partite: per un lanciatore il problema si acuisce in quanto con l'attuale impostazione del campionato si lanciano veramente pochi inning, ma è anche non
percorribile la strada di prendere meno lanciatori in squadra dato che sarebbe poi difficile ambire a qualcosa nella seconda fase del campionato o in una eventuale coppa. Purtroppo però visto il
momento storico e l'attuale situazione del nostro sport credo che quella attuale sia una delle poche soluzioni possibili a livello di impostazione del campionato. Ovviamente sarebbero
percorribili anche altre strade ma non credo che la sostanza cambierebbe molto da quello che stiamo vedendo adesso.

Come vivi il problema dei lanciatori stranieri o degli Italiani residenti all'estero un'opportunità per imparare o un ostacolo per crescere?
La questione degli stranieri e oriundi nel campionato non l'ho mai vissuta come un problema, ma come uno stimolo a fare meglio: confrontandomi con persone che hanno giocato in campionati professionistici credo di aver avuto esempi e motivazioni che mi hanno portato a fare meglio. Se fossi un dirigente di una squadra ovviamente metterei sempre sul piatto della bilancia quello che mi può dare un giocatore sicuramente in termini di qualità per il raggiungimento dell'obiettivo di squadra, ma anche cercando di essere lungimirante e di vedere oltre un singolo campionato o una singola vittoria.
Chi è stato il pitching coach che ti ha maggiormente formato?
Ogni pitching coach che ho avuto ha contribuito in maniera determinante alla mia crescita: se ne dovessi sceglierne uno ovviamente sceglierei Javier Galvez.
Le tue speranze future anche nascoste?
La speranza futura è quella di togliermi altre soddisfazioni con la maglia del Bologna.
Valerio Simone

Secondo lanciatore di oggi è Valerio Simone, quest'anno al T&A San Marino Baseball
Valerio secondo te com'è andata la tua ultima stagione come lanciatore. Sei soddisfatto?
La mia ultima stagione non é iniziata nel migliore dei modi, ma l' importante è che sono riuscito a riprendermi in fretta ....
quindi nel complesso, si sono soddisfatto
Quale ritieni sia il tuo miglior pregio
Credo che il mio miglior pregio sia il controllo del lancio
E il peggior difetto?
Non avere una palla molto veloce

Mi puoi elencare i tuoi tipi di lancio
Dritta, curva, cambio e sinker
Qual'é secondo te il tuo lancio migliore?
Il cambio è il mio miglior lancio
Come vivi il problema dei lanciatori stranieri o degli Italiani residenti all'estero
Secondo me i lanciatori stranieri sono si un ostacolo, ma questo è dovuto alle loro potenzialità, quindi lo vedo come uno stimolo per far bene.
Chi è stato il pitching coach che ti ha maggiormente formato?
Devo tanto, ma veramente tanto a Bill Holmberg
Alex Bassani

Terzo e ultimo lanciatore nell'intervista di oggi è Alex Bassani quest'anno al Godo
Alex, secondo te com'è andata la tua ultima stagione come lanciatore. Sei soddisfatto?
Sono abbastanza soddisfatto della mia stagione, in fondo è il primo anno da lanciatore di ruolo e sono contento di come ho lanciato, certo qualche calo, ma mi aspettavo di peggio esordendo in IBL contro line up come Fortitudo e Rimini.
Quale ritieni sia il tuo miglior pregio?
Non voglio rispondere a questa domanda, lascio agli altri la risposta
E il peggior difetto?
Probabilmente il ridotto numero di lanci, ma che sto lavorando per aumentare. Di lanci? si intendo dire che voglio migliorare per essere impiegato maggiormente
Mi puoi elencare i tuoi tipi di lancio
Principalmente uso la dritta a quattro e due cuciture, che probabilmente è il mio lancio più efficiente, alternate al cambio, curva e slider.
Qual'è secondo te il più grande problema in Italia per i lanciatori?
Sicuramente il fatto di giocare una regular season così corta non da spazio a nessuno tanto meno ai giovani, in più ora giocando due partite diminuisce la possibilità e voler crescere senza giocare credo sia una cosa impossibile in questo sport.

Come vivi il problema dei lanciatori stranieri o degli Italiani residenti all'estero un'opportunità per imparare o un ostacolo per crescere?
Credo che il lanciatore straniero o oriundo ci debba essere come c'è sempre stato, ma dovrebbe poter giocare solo una partita anche quando, nella seconda fase, si giocano tre partite, obbligando così le società a crescere degli italiani e non prendere semplicemente qualcuno già di buon livello dall'estero.
Chi è stato il pitching coach che ti ha maggiormente formato?
Sicuramente Roberto Radaelli, credo sia un ottimo pitching coach col quale non solo ci si allena molto bene, ma si crea un ottimo rapporto in campo e inoltre conosce bene i suoi giocatori.
Le tue speranze future anche nascoste?
Prima di tutto spero ricominci la stagione, perché l'inverno per me quest'anno è iniziato veramente presto e la nostalgia di quel campo si fa sentire, ma spero principalmente di fare bene il prossimo anno e di giocare un po' di più di quest'anno mantenendo le medie con più linearità e dare qualcosa in più alla squadra.
Seguiranno le altre interviste
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