
Traduzione dall'articolo su ESPN dal titolo:
Il più drastico cambiamento nel gioco baseball da quando hanno avuto inizio i test per l’uso di sostanze proibite allo scopo di migliorare le prestazioni, non sono stati i test per l’uso di sostanze dopanti.
E’ stata la variazione della zona dello strike che ha avuto inizio con l’avvento dell’era del PITCH/x, che traccia la locazione di ogni lancio (Vedi articolo pubblicato 8 Ottobre) , e l’evidenza ci porta ad una irrefutabile conclusione: La continua espansione della zona dello strike è il fattore che più di tutto ha causato il drastico declino dell’attacco sin dal contestato periodo dei Barry Bonds e Mark McGwire.
Approfonditi studi in merito da parte di Jon Roegele lo dimostrano e il 2014 pare sia la conferma della sua tesi. La cattiva notizia per i battitori della major league è che la dimensione della zona dello strike si è estesa da 459 pollici quadri del 2013 a 475 nel 2014. Afferma Jon:
Possiamo affermare che la zona è si allargata di tre pollici, pari al diametro di una pallina da baseball, ed in particolare verso la zona bassa negli ultimi anni. Nel 2009 la zona dello “strike chiamato” era più larga che alta. A seguito della riduzione ai lati e la tendenza ad espandersi nella parte inferiore, ha fatto si che la larghezza e l’altezza di detta zona siano diventati virtualmente uguali nel 2014.
La zona dello strike ora risulta essere di 40 pollici quadri più ampia rispetto al 2009, in particolare nella zona bassa beneficiando in tal modo i lanciatori, in quanto i lanci bassi favoriscono più i lanciatori che i battitori. Prendendo in considerazione la parte bassa della zona, nel 2014 le medie dei battitori sono state 244/317/358 rapportato a 241/372/387 riferite a lanci nella parta alta della zona.
Non c’è da meravigliarsi, quindi, se i punti segnati per partita sono scesi da 4,17 a 4,07 e la parabola discendente continua:
2000: 5.14 punti per partita
2001: 4.78
2002: 4.62
2003: 4.73 (prima anno di test anonimi senza sospensione)
2004: 4.81 (iniziano i test obbligatori con sospensione)
2005: 4.59 (aumento del periodo di sospensione in caso di test positivo)
2006: 4.86 (iniziano i controlli a campione per anfetamine)
2007: 4.80
2008: 4.65 (introduzione del sistema PITCH/x)
2009: 4.61
2010: 4.38
2011: 4.28
2012: 4.32
2013: 4.17
2014: 4.07

Come si può osservare, l’inizio dei test per uso di sostanze proibite e successivamente di anfetamine, non ha avuto un immediato impatto sui punti segnati, anche se una lieve flessione si era già registrata all’inizio del 2000 dopo che si era raggiunto il massimo di 5,0 punti segnati nel periodo che va dal 1996 al 2000.
Da quando MLB ha iniziato a prendere in considerazione i dati di PITCH/x ed invitato gli arbitri ad uniformarsi per quanto concerne la zona dello strike, si segnano meno punti. L’espansione della zona verso il basso sicuramente non è la sola motivazione del declino (i lanciatori tirano più forte, hanno aumentato il repertorio dei lanci con cutters, splitters e diversi tipi di cambi, la strategia dello shift difensivo ha avuto un leggero impatto e si, anche i test relativi a sostanze proibite ha fatto la sua parte), ma senza dubbio è stato uno dei maggiori fattori. Secondo le stime di Roegele, l’allargamento della zona ha contribuito per il 31% nella riduzione di punti segnati, mentre Brian Miller, un altro studioso della materia, stima che l’impatto sia stato dal 24 al 41%.
Come riportato da Jon, i battitori hanno dovuto adattarsi a sventolare più spesso a palle lanciate nella zona bassa dello strike. Prima potevano essere più pazienti e aspettare per un lancio migliore, adesso sono costretti a girare più spesso. Nel 2008 i battitori sventolavano al 45,6% di lanci bassi fuori la zona, nel 2004 la percentuale è stata di 49,2.
E’ diventata la zona preferita dei lanciatori. E’ vero, i lanciatori sono diventati più bravi ma sono stati anche favoriti dalla tecnologia.
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