________________________________ Bruce Bochy e Ned Yost

Nella foto da sinistra Bruce Bochy e Ned Yost
Nella foto da sinistra Bruce Bochy e Ned Yost

di Frankie Russo

Traduzione dall'articolo su Detroit Free Press dal titolo:

 

Motor City Bengals: Tigers need Bochy approach as manager

 

 

Due manager, due stili diversi. Come vedremo giocare le due squadre nelle World Series.

Una delle tante frasi che circolano nel mondo del baseball è che uno scarso bullpen fa sembrare un manager anche peggio.

 

Tra le tante critiche che si fanno a Yost, quella dell’uso del bullpen è quella più in vigore.

Yost ama la strategia della smorzata tanto da utilizzarla anche nel corso del primo inning. Yost utilizza anche molto spesso un sostituto corridore negli ultimi inning, che a volte gli è costata la partita come quando Jarrod Dyson fu colto fuori la seconda base al nono inning da Joe Nathan dei Tigers.

Yost ha anche imparato a lasciare giocare di più i giocatori, uno dei motivi per cui i Royals sono ora nelle World Series.

Ciò che ha reso Yost vincente quest’anno, è che ha potuto contare su un perfetto bullpen con Brandon Finnegan, Kelvin Herrera, Wade Davis e Greg Holland.

 

Sulla panchina opposta invece siede Bruce Bochy che ha dovuto letteralmente inventare il suo bellpen.

A volte interviene troppo spesso nel gioco, ma i risultati indicano che è uno dei migliori manager oggi giorno. E’ pronto a utilizzare qualsiasi lanciatore in qualsiasi situazione che ritiene sia necessaria per ottenere una vittoria nei playoff. Possiede l’abilità di stare sempre in anticipo sull’avversario e sa quando fare la mossa giusta.


Bochy è il manager che ha spostato Tim Lincecum nel bullpen dopo che aveva vinto due titoli di Cy Young. Bochy non utilizza un closer fisso perché sa bene quale dei suoi rilievi è in grado di ottenere gli ultimi tre out in una partita importante. Bochy ha la reputazione  di sapere sempre quando è il momento giusto di lasciare o sostituire il suo partente.

 

Io non sono d’accordo con David Schoenfield di ESPN.com che assisteremo a una delle peggiori World Series della storia solo perché non sono arrivate in finale le grandi favorite: LA Dodgers, Detroit Tigers, Washington Nationals o Boston Red Sox. Alle World Series non arrivano le squadre che hanno conseguito un maggior numero di vittorie nel corso della Regular Season, ma le squadre che giocano meglio a ottobre. Nulla importa se queste due squadre sono arrivate come vincitrici nello spareggio della Wild Card.

Io prevedo una interessantissima serie.

 

I Royals sono un gruppo di giovani giocatori, lepri sulle basi, geni in difesa e con un bullpen imbattibile. Gli avversari sanno che se non sono in vantaggio al sesto inning, la sensazione è che avranno poche possibilità di recuperare.

A ottobre inizia un nuovo campionato ed i Royals sono stati straordinari vincendo le prime otto gare, stabilendo un nuovo record. Sono riusciti a rimontare uno svantaggio di 3-7 contro Oakland, hanno eliminato gli Angels  e gli Orioles, rispettivamente con 98 e 96 vittorie durante il campionato.

I Royals meritano di disputare la finale.

 

I Giants, sperando di entrare nella storia con il terzo titolo in cinque anni, sono un gruppo di veterani che abbiamo imparato ad apprezzare negli scorsi anni, a cominciare dal “free-swinger” Pablo Sandoval, il formidabile ricevitore Buster Posey,  al divertente e gioioso Hunter Pence. Hai la percezione che quando il risultato è stretto, trovano sempre il modo di vincere, o per merito loro, o per errori commessi dagli avversari, o perché il manager Bruce Bochy s’inventa la mossa vincente. D’altronde, i Giants hanno un record di 30-11 nella postseason a cominciare dal 2010. Hanno vinto in casa dei Pirates la Wild Card, hanno eliminato i Nationals ed i Cardinals, rispettivamente con 96 e 90 vittorie durante il campionato.

I Giants meritano di disputare la finale.



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