________________________________ Kansas City Royals, squadra dei Miracoli and Fun To Watch

Foto tratta da MLB.COM
Foto tratta da MLB.COM

di Frankie Russo

I Kansas City Royals non partecipavano alle World Series dal lontano 1985 (ricordate il fuori campo annullato a George Brett perché trovato con una quantità eccessiva di catrame di pino sulla mazza?). Dopo 29 anni di delusioni e frustrazioni, nel 2014 i Royals sono la squadra rivelazione dell’anno. Ma niente nasce per caso. Rivediamo insieme come, anno dopo anno, passo dopo passo, i Royals sono diventati la squadra da battere ed un piacere da guardare.

Della vecchia guardia del 2008 sono rimasti solo Billy Butler e Alex Gordon. Il primo potente battitore prima base, il secondo buon battitore con qualche errore di troppo come terza base. L’asso del monte, Zack Greinke, era anch’egli parte del gruppo, ma il susseguirsi di stagioni terminate nella parte bassa della classifica non rendevano merito al suo valore. Era insoddisfatto, chiese di essere ceduto perché non voleva stare in una squadra in ricostruzione. Il GM Dayton Moore voleva accontentarlo, ma siccome la concorrenza per garantire i suoi servigi era selvaggia, il GM voleva trarre il massimo dei vantaggi per la sua cessione. L’occasione si presentò nel dicembre 2010 con i Milwaukee Brewers in cerca di gloria e che già annoverano tra le loro file i due forti slugger Prince Fielder e Ryan Braun.  I Royals ottennero in cambio i prospetti  Alcides Escobar (interbase), Lorenzo Cain (esterno centro) e altri tre giocatori. Furono i primi passi verso la ricostruzione.

 

Nel 2011 l’inserimento dei nuovi prospetti rende i  Royals fortissimi nella fascia centrale del campo, essendo stato chiamato dalle minors il promettente ricevitore Salvador Perez. Mancava forse solo un solido seconda base. Sale dalle minors anche il forte  battitore mancino terza base Mike Moustakas che costringe lo spostamento di Gordon all’esterno dove troverà la sua posizione ottimale tanto da guadagnarsi tre Golden Gloves (2011/12/13) ed essere sempre presente nelle votazioni per MVP negli ultimi anni. Pure il rilievo Greg Holland muove i suoi primi passi, anche se è solo nel 2012 che ottiene dei buoni risultati lanciando 60 riprese, concedendo solo 37 valide, una MB contro di 175 e un PGL di 1,80.

 

Il 2012 è l’anno dell’altro prospetto Eric Hosmer, forte battitore mancino e Guanto d’Oro nel 2013 come prima base. La sua presenza relega Billy Butler nello scomodo ruolo di Battitore Designato. Nelle minors il GM Moore vede un’altra stella nascente, l’esterno Wil Myers. Il puzzle si avvicina al completamento, ma manca ancora il pezzo più importante: il monte di lancio. A metà campionato i Royals riescono a portare a Kansas City  il veterano lanciatore Jeremy Guthrie tramite uno scambio con i Colorado Rockies per un giovane prospetto.


Nel 2013 la società è aggressiva sul mercato, sa cosa vuole e va diritta al bersaglio.  I Tampa Bay Rays hanno una sopra abbondanza di lanciatori e mettono sul mercato un pezzo da novanta, James Shields oltre al rilievo Wade Davis. I Royals sono interessati, ma il prezzo è alto. I Rays vogliono Myers e altri tre top prospetti. L’affare si conclude. A rafforzare il bullpen, dalle minors sorge Kelvin Herrera. Ma Guthrie, Shields e Hochevar come partenti non sono sufficienti. Dopo un inizio di stagione promettente, i Royals concludono la stagione al terzo posto.

 

Per la stagione 2014 mancano pochi pezzi per completare il puzzle: due partenti, un seconda base e resta da sostituire l’esterno Wil Myers che intanto è stato eletto Rookie of the Year nella stagione scorsa. A metà novembre il partente mancino Jason Vargas firma e riempie uno dei vuoti come partente.  All’inizio di dicembre i Brewers vengono ancora in aiuto dei Royals cedendo il veloce esterno mancino Nori Aoki. Il seconda base viene offerto su un piatto d’argento dopo che i Detroit Tigers cedono Prince Fielder ai Texas Rangers in cambio di Ian Kinsler. Omar Infante è un Free Agent e il 13 dicembre firma con i Royals. Ancora dalle minors si mettono in evidenza il velocissimo esterno rubatore di basi Jarod Dyson e a rifinire la rotazione dei partenti il Yordano Ventura con il suo braccio bionico da 100mph. A completare la rosa sono Duffy (partente), Crow, Downs e Frazor (rilievi), il veterano 40enne Raul Ibanez (esterno/DH) e Josh Willingham (3B/esterno/DH) acquistato a metà stagione per rafforzare l’attacco. 


Se si confrontano le medie di squadra dell’attacco e dei lanciatori con il resto delle squadre delle majors, i Royals non figurano nelle prime posizioni delle classifiche. Ciò che fa di questa squadra un gruppo vincente è il bilanciamento della formazione del roster. Ad eccezione di Cain, nessuno ha una MB oltre 300 e solo due oltre 280, ma sette hanno una MAB di oltre 300 e 3 giocatori hanno rubato più di 27 basi. Dei partenti nessuno ha vinto più di 15 partite, ma la MB contro (eccetto Guthrie) è al di sotto di 250. I tre pezzi forti del bullpen, Herrera, Davis e Holland, hanno un combinato PGL di 1,28, un WHIP di 0,96 e una MB contro di 178. Se a un bullpen di questo livello si aggiunge una solida difesa che non concede molti regali, è evidente che la gara per gli avversari è corta e le poche speranze di battere Kansas City, se in svantaggio al sesto, sono veramente ridotte al lumicino.

 

 L’insieme di queste combinazioni formano il MIRACOLO ROYALS.



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Commenti: 3
  • #1

    leo (giovedì, 16 ottobre 2014 18:05)

    Brett e la mazza irregolare secondo me fa parte del 1983 e non 1985.
    saluti Leo

  • #2

    Frankie (giovedì, 16 ottobre 2014 21:21)

    Si leo hai ragione, errore mio non aver controllato prima. Comunque ai fini del contesto dell'articolo il lapsus è ininfluente. Ad ogni modo grazie per l'attenzione.

  • #3

    Maverick (domenica, 19 ottobre 2014 12:03)

    Veder giocare i KC è un piacere per chi ama il baseball. Squadra solida e con un gioco molto aggressivo sulle basi. Come detto su questo articolo, la difesa fa la differenza e una grande continuità nel box di battuta. San Francisco spesso risolve le partite grazie alle prodezze (HR) di pochi.
    Saranno delle belle finali !!