
Dopo aver visto la partita Oakland Vs Kansas City, mi viene una riflessione da fare.
Da dove esce l'idea del campo neutro?
Sicuramente dal calcio.
Che cos'è un evento sportivo? Potrei pensare ad un evento sportivo a porte chiuse? perché giocare in campo neutro, quando va bene, è un evento a porte chiuse, sempre che trovi il cancello aperto, l'erba tagliata e le linee tracciate, altrimenti non è nemmeno l'ombra di un evento.

Trovo l'idea del campo neutro miseramente infantile. "Siccome non voglio che ti avvantaggi, facciamo pari e giochiamo in campo neutro". La trovo veramente una fesseria. A tutti i livelli.
Ogni evento se pur piccolo deve avere il pubblico. Non ha importanza se è il mio o quello degli avversari. Certamente che preferisco il mio! ma piuttosto di una partita a porte chiuse preferisco il pubblico avverso.
Lo stadio di Kansas City ieri sera era stracolmo. Una partita secca e quindi non c'era la possibilità del ritorno a Oakland. Ma alla MLB mai verrebbe in mente di giocare ad esempio a Denver nello stadio dei Colorado Roockies. A metà strada tra il Kansas/Missouri e la California. Che idea sarebbe mai questa? Per giocare in uno stadio con pochi spettatori disinteressati? Dove sarebbe la convenienza? Dov'è il business?
Invece da noi ecco che salta fuori il campo neutro. Ed ogni anno le solite polemiche. Erba da tagliare, spogliatoi chiusi, il bar chiuso. Nemmeno fosse la finale del campionato del mondo.
Sfatiamo quest'idea del campo neutro. Alla Federazione la scelta del campo in base a criteri prestabiliti così come avviene negli Stati Uniti e in ogni parte del mondo dove si gioca al nostro sport.
Lasciamo al calcio i campi neutri e le porte chiuse.
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Francesco Zucconi (mercoledì, 01 ottobre 2014 12:36)
A titolo personale e quale Presidente dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Junior Rimini Baseball Softball, condivido pienamente.
Le finali, in particolare quelle di categoria giovanile, dovrebbero essere giocate in sedi note fin dall'inizio del campionato ed assegnate in base a criteri prestabili.
Basta con campi "neutri", in condizioni pietose e noti all'ultimo momento.
Francesco Zucconi
claudio (mercoledì, 01 ottobre 2014 16:15)
Mi permetto di esprimere la mia modesta opinione da spettatore e non solo.
Condivido pienamente che i "neutri" non sono cose del baseball, in particolare del baseball italiano, che gia soffre per mancanza di pubblico, non solo, viste le condizioni in cui versano le società, personale per la sistemazione del campo ecc. diventa un problema ( vedi San Bonifacio ).
Per esperienza diretta, un concentramento con 4 squadre non locali che inizia alle 10 del mattino e termina dopo mezzanotte non è un impegno da poco, se si vuol farlo con un minimo di decoro.
Davide Bertoncini (giovedì, 02 ottobre 2014 12:05)
Bisogna fare delle distinzioni, l'evento americano più seguito, il SuperBowl, viene giocato in campo neutro (e deciso un anno prima circa). Negli USA le grandi distanze ovviamente scoraggiano questo tipo di situazione, infatti non esiste il fenomeno dei tifosi in trasferta se non in rari casi (o nelle sfide stracittadine).
Il problema delle distanze in Italia è diverso... per le finali giovanili posso essere d'accordo, ma non confondiamo la logistica con il "creare un evento", un wild card game di MLB è una cosa diversa.
Paolo (giovedì, 02 ottobre 2014 14:03)
Davide, infatti il football americano è vissuto in modo totalmente diverso dal baseball. Pur essendo due grandi sport americani sono agli antipodi. Uno è visto come la battaglia dei gladiatori, l'altro come un divertente passatempo. Resta il fatto che se la NFL ha deciso per il neutro e la MLB no, i motivi della scelta di sicuro ci sono. Giustamente stiamo anche parlando di due eventi diversi, finale Super Bowl e Wild Card.
La cosa che però più mi interessa è il baseball italiano. Visto che sostieni che nelle giovanili concordi con l'evitare i campi neutri, quali sarebbero le occasioni dove tu invece preferiresti il campo neutro?
Davide Bertoncini (lunedì, 06 ottobre 2014 09:53)
Nello specifico adesso non me ne vengono in mente :-)
Io non ne farei una questione su quale sport è adatto, quelli basati sulle serie di partite ovviamente non prendono in considerazione il campo neutro, quelli con eventi a partite secche sì ...
Il punto è un'altro, qui vi siete lamentati dei disguidi logistici quando si ricorre al campo neutro, ma non dipende dalla scelta in sè, mi sembra solo un problema di organizzazione .
franco ludovisi (lunedì, 06 ottobre 2014 16:25)
I disguidi logistici ci sono stati e potevano esserci anche se ad ospitare l'evento fosse stata una Società che vi partecipava.
Le distinzioni dovremmo farle, a mio personalissimo parere, con riguardo al baseball Italiano.
E a questo proposito avrei tante cose da far notare che però ci porterebbero ancora più lontano dal baseball giocato, dove l'impegno non è solo quello di scriverne.