_________________________________ Il Baseball degli anni 70-80-90 Successo e declino del Sogno Americano 

di Giovanni Castagnini

Scrivo questo articolo per dare le mie personali risposte alle domande poste da Franco (Ludovisi n.d.r.), e prendo l'occasione anche per salutarlo, visto che per qualche tempo ho avuto l'onore di essere allenato da lui.

Secondo me uno dei motivi fondamentali del successo del baseball degli anni 70-80-90 è stato semplicemente il fatto di essere Lo sport Americano per eccellenzaIn quel periodo ogni cosa che fosse americana era considerata dai giovani come nuova, bella, interessante e attirava moltissimo. Basti pensare al successo di CocaCola, degli hamburgher Mc Donald, dei jeans Levi's.


In ogni film americano i nostri attori preferiti prima o poi si sono ritrovati ad aver a che fare con una mazza. Chi non ha visto almeno una volta l'Uomo dei sogni con Kevin Costner, o l'irriverente Major League? Era l'onda del benessere americano che voleva essere imitato anche in Italia. Le basi americane (molte) sparse sul nostro territorio fecero da cassa di risonanza amplificandone la diffusione.

 

Non va dimenticato inoltre il nostro stato di "arretratezza" mediatica. In quel periodo tutti andavano allo stadio. Le partite non venivano trasmesse alla televisione, in nessuno sport. (fu tele+ nel 1993 a trasmettere per la prima volta una partita a settimana del campionato di calcio.) Perciò la gente che cercava novità americane finiva allo stadio di baseball e si appassionava. Perché poi ci sia stato un declino?

 

Anzitutto perché ci siamo avvicinati sempre di più al modello di benessere americano, arrivando oggi addirittura a vederlo come un modello negativo.


Infatti ad esempio Mc Donald ha cambiato la propria insegna (ora è verde) e pubblicizza prodotti "biologici", realizzati da chef italiani e insalate. CocaCola, che pure ha continuato a martellare in modo esagerato di pubblicità tutti noi, ha dovuto differenziarsi in Sprite, Fanta e creare CocaCola Zero ecc... E la Levi's? fino a 10 anni fa i Jeans erano solo levi's; ora è quasi difficile trovarli in un negozio.


Cambia il mondo, cambiano i gusti, chi riesce a cambiare sopravvive, chi non ci riesce muore. 

Tornando allo sport, il paragone con il basket ci porta alla luce un'altro dei motivi per cui il baseball dopo il boom ha iniziato ad andare in "declino". Il baseball è difficile! Non solo noioso da guardare (soprattutto in televisione). Il basket è semplice! Segno due punti ogni volta che riesco a fare canestro. Una squadra da una parte una squadra dall'altra. è un concetto che chi segue il calcio,come la maggioranza degli italiani, impara subito.

 

Un altro esempio: che differenza cè tra il rugby e il football americano? il rugby è facile, devo portare una palla alla fine del campo passandola all'indietro. Il football? yarde, down, quarterback....molto più difficile!

 

Immagine tratta da un interessante pezzo dal sito "Articolo Tre" (Clicca sulla foto per leggere)
Immagine tratta da un interessante pezzo dal sito "Articolo Tre" (Clicca sulla foto per leggere)

Oggi siamo in un epoca in cui i valori fondamentali sono la facilità (o comodità) e l'immediatezza. Quindi la domanda da porsi non è "perché la gente non va allo stadio a vedere il baseball?", ma "perché la gente non si alza dal divano di casa?"

 

Ho bisogno di tre risposte semplici e immediate:

  1. perché devo andare allo stadio?
  2. perché devo guardare una partita di baseball?
  3. perché devo imparare a giocare a baseball?

 

Scommetto che la domanda 3 è la più facile per tutti. Infatti con un po di buona volontà delle persone che amano questo sport, sono migliaia i bambini, ragazzi o adulti, che almeno una volta hanno provato a giocare. Ma quanti di questi hanno mai guardato una partita di baseball? E quanti l'hanno vista dal vivo?


Quando qualcosa sta pian piano crollando, si può restaurare una volta, due volte, ma la terza volta va abbattuta e ricostruita.

 

Non cerchiamo di tornare indietro, cerchiamo di andare avanti. Cambiamo!

 

Cambiamo l'immagine del baseball noioso, cambiamo l'immagine del baseball difficile da capire, del baseball difficile da praticare.

 

Come?

 

Questa è la domanda.

 

 

 

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Commenti: 5
  • #1

    Michele. Dodde (giovedì, 21 agosto 2014 12:42)

    Bravo Giovanni, hai saputo porre ottimi quesiti a forma di castagne gettate sul fuoco. Non sarà facile toglierle di lì ma una cosa è certa: cambiare gli approcci sarà sempre più necessario.

  • #2

    Franco Ludovisi (giovedì, 21 agosto 2014 17:19)

    Ti saluto volentieri, caro Giovanni.
    E mi ricordo di te, certamente.
    Mi è piaciuto anche il modo con cui hai affrontato l’argomento:
    le possibili cause che determinano il calo di attenzione “diretta” del baseball possono essere,
    anzi ne sono convinto perché anch’io le ho considerate nelle mie infinite ed esasperanti elucubrazioni senili,
    quelle da te elencate.
    L’unica considerazione che posso ancora trarre è che sono stato estremamente fortunato a vivere un’epoca dove si sapeva che il giorno dopo si sarebbe stati meglio del giorno prima e quindi si affrontava tutto come una bellissima cavalcata verso la felicità.
    Il questo clima,
    andare al campo a giocare o a vedere giocare una partita era una gioia, qualcosa che ci avrebbe dato divertimento, ripeto, “diretto”.
    Prevedo che il baseball attuale sarà sicuramente, sotto il profilo tecnico, molto superiore a quello del passato,
    spinto in alto dalle “Accademie” che prepareranno i “pochi” prospetti a fare grandissime cose:
    e noi guarderemo le loro gesta,
    gesta da attori professionisti,
    alla TV seduti, come tu dici, nella nostra comoda poltrona a criticare
    od apprezzare il cronista di turno.
    Lasciami avere nostalgia per il mio baseball del passato:
    lo ritrovo solo sui piccoli campetti dell’Amatoriale
    o nelle partite dei ragazzini che vengono accompagnati nella gara dall’irrazionale ed emotivo tifo dei loro genitori.
    Come avveniva, qualche tempo fa, anche nei nostri stadi, coi nostri tifosi!

  • #3

    leo marchi (venerdì, 22 agosto 2014 06:47)

    Sono passato alcune volte dal campo dove si gioca a football americano a Bologna e vi garantisco che l'ho sempre visto strapieno.

  • #4

    claudia (venerdì, 22 agosto 2014 10:52)

    Mi sarebbe proprio piaciuto vedere qualche altra partita quest'anno, ma non posso!

  • #5

    eziocardea@hotmail.it (mercoledì, 27 agosto 2014 18:34)

    La ragione della sorprendente crescita iniziale del baseball è senz'altro dovuta alla "novità", all'esterofilia da cui da sempre è affetto l'italiano e quindi alla passione per l'America che ci ha aiutati ad uscire dal grande incubo della guerra.

    Per il resto vado un po' contro corrente.

    Ovvero, a mio avviso non sono le nuove abitudini di vita e nemmeno il nuovo benessere od una sorta di ripensamento sui "valori" americani ad aver provocato una debacle di interesse verso il baseball. Il calo di affezione è cominciato solo quando la "base" ha cominciato a vedersi esclusa da quel mondo diventato sempre più piccolo della prima serie (cui solo sono finite le risorse sempre più importanti) al quale unicamente sembra rivolta l'attenzione federale.

    Dico "sembra", perché forse la realtà non è quella che appare: ma sappiamo benissimo che tutto il mondo è influenzato da ciò che "percepisce" e poco conta ciò che è.

    D'altra parte la realtà ci fa vedere che in uno sport che ormai comincia a diventare vecchio (il baseball italiano ha quasi settant'anni!) da oltre trent'anni le protagoniste sono 4 o 5 squadre. Qualunque altro Club fuori dal novero è destinato a soccombere quando non a sparire, nell'inerzia durata decenni della Federazione che, quando finalmente è intervenuta, ha creduto di gestire il fenomeno abolendo le "promozioni/retrocessioni".

    Non basta questo a spegnere gli entusiasmi e la voglia di arrivare?

    Concordo pienamente con l'espressa necessità di cambiare l'approccio perché la gente non si annoia per la lunghezza degli incontri (all'evocata epoca d'oro le partite duravano molto di più!) o per la modestia tecnica dei giocatori di allora tale da far apparire come dei mostri di bravura i militari americano di stanza in Italia introdotti, con pochissima spesa, al massimo in due per squadra!

    A quei tempi, nonostante i suddetti handicap ora ritenuti negatività assolute e determinanti del calo di passione, di passione ce n'era, eccome!

    Allora? Allora è necessario che la gente "percepisca" un'altra realtà ben diversa da quella che ha costruito una élite inarrivabile dove ogni società è formata da atleti raramente locali, provenienti da altre città se non da oltre oceano, alla pari di ciò che avviene nel calcio che, però, ha un'altro livello di diffusione e di propaganda mediatica.

    Facciamo in modo che qualunque società possa aspirare alla massima platea senza dover smantellare la propria squadra, facciamo in modo che chiunque inizi a giocare abbia la sensazione di poter arrivare ai massimi livelli anche giocando nella sua città ... facciamo in modo che anche le città che ormai sono inespugnabili presidi di IBL incontrino e temano di incontrare nuovi rivali, nuovi temibili concorrenti ...

    Vedremmo presto ripopolarsi gli stadi in cui si risveglierebbero tifo e passione, sopiti ormai da decenni, anche durante la "regular season" e non solo in quelle due settimane in cui è in palio il titolo di IBL!