_________________________________ La cicala, la formica e l'umpire Eric Gregg

Nella foto Eric Gregg
Nella foto Eric Gregg

di Giovanni Delneri

Il tepore della primavera aveva iniziato a sciogliere l’abbondante neve caduta durante l’inverno, pertanto Kelly e Jenni andarono a fare un picnic sulle rive del Blackfoot River,che si trovava nelle vicinanze della loro quercia a 2 miglia ad est della città di Lincoln.

Jenni notò che Kelly non aveva portato il libro degli appunti del Bombo e glielo fece notare, ma Kelly estrasse una piccola tavoletta dallo zainetto e rispose: "cara Jenni la tecnologia oggi ha fatto progressi e così su questo piccolo Tablet ho potuto copiare tutto". "Scusa" , rispose Jenni, "ma dove sei andata a prenderlo, chi te l’ha dato? - Me l’ha venduto John Spaider, l’aracnide detto anche “eight leg”, famoso per essere stato condannato dal Tribunale degli Insetti dello Stato del Massachusetts, ad una lunga detenzione per la strage di circa mille insetti da lui catturati ad ovest dei Monti Appalachi nella valle del Missuri.

Ora, scontata la pena, pentitosi e reso innocuo dopo l’eliminazione del suo veleno, collabora nel campo delle comunicazioni e dell’informatica, tessendo enormi ragnatele che fa funzionare come antenne satellitari per il servizio di tutti gli insetti. Le ho proposto e credo che tu Jenni sia d’accordo, di posizionarne una anche sulla nostra quercia cosi potremo vedere le Baseball World Series".

 

"Ora cara Jenni parliamo di Eric Eugene Gregg, che arbitrò nella Major League dal 1975 al 1999. Era il terzo umpire di colore nelle leghe principali. Fu contestato da alcune squadre per il suoi giudizi sulle chiamate degli strike, ma si difese dicendo che quella era la zona per cui lui giudicava da sempre i lanci".

 

"Certo che aveva un bel carattere" disse Jenni. "Certamente, ma era anche un uomo molto affabile e in una gara con i Phillies ballò persino con la loro mascotte. Però aveva un grande problema personale “”l’obesità””. Era un gigante alto metri 1,90 e arrivò a pesare sino a 180 chili."- Ma", interruppe Jenni, "con quella mole arbitrava allo stesso?" "Certamente e non si riguardava nel mangiare e nel bere. Pensa cara Jenni che per Lui dopo la partita era normale ingurgitare oltre ad un pasto abbondante, cinque o più birre e una bottiglia di vino". - "Ma è pazzesco quello che mi dici!" disse Jenni "e certo non finì molto bene per Lui. Infatti questa sregolatezza lo condusse alla morte a soli 51 anni anche se tentò una cura dimagrante ma senza esito.

 

Gregg era tra i 22 arbitri che persero la loro attività dopo le dimissioni imposte dal sindacato degli arbitri per fare pressione alla Major League in concessioni contrattuali, poi fallito. Alcuni arbitri poi furono reintegrati, ma Gregg no. A corto di soldi lavorò in un ristorante dei Phillies dove per i fans era una celebrità. Nel dicembre del 2004 gli fu riconosciuta una buona uscita (per quella controversia) di circa 400.000 dollari. "

 

"Una storia commovente cara Kelly,commovente perché Gregg fu dimenticato dalle istituzioni sportive.

 

E così ora ci mangiamo in santa pace i nostri panini vegetariani che tu Jenni ottima cuoca hai preparato.

 

TERZABASE

 

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Commenti: 4
  • #1

    Giorgio (lunedì, 30 giugno 2014 13:34)

    Ecco un racconto molto interessante, come al solito scritto dal Nino
    in forma perfetta.
    Grazie, ne aspetto altri ciao a presto.
    Giorgio

  • #2

    Michele Dodde (lunedì, 30 giugno 2014 17:36)

    Caro Giovanni,
    una gran bella storia degna di un incisivo film d'autore che tracci sentimenti e causalità. Trovane altre perché sono questi particolari che delineano sempre più l'umanità intrinseca in tutto ciò che fa parte del gran mondo del baseball.
    E come sarebbe bello ed interessante scrivere anche qualcosa sul grande Enrico Spocci.....
    Ciao, Michele

  • #3

    franco ludovisi (martedì, 01 luglio 2014 22:07)

    Enrico Spocci una figura storica della Classe Arbitrale Italiana.
    Sarebbe bello parlarne un poco.
    Come sarebbe bello ricordare l'altra figura storica del CNA che si è spenta in tarda età proprio in questi giorni: Franco Bucchi il Prof.

  • #4

    TERZABASE (domenica, 06 luglio 2014 09:48)

    Caro Michele,il grande Spocci mi ha tenuto a battesimo nell'esordio in serie A che io feci al Kennedy molti anni fa.Puoi leggere tra i miei racconti "L'esordio casuale".Come vedi io cerco con l'aiuto dei miei insetti di propinare goccia a goccia la conoscenza di questo meraviglioso gioco e unisco alla fantasia anche la realtà.Grazie di avermi letto .