_________________________________ Le cicale scalze e Shoeless Joe Jackson

Immagine tratta dal sito: www.favolefantasia.com
Immagine tratta dal sito: www.favolefantasia.com

di Giovanni Delneri

La formica Jenni era un po’ preoccupata, perché da una settimana non aveva notizie della cicala Kelly che era andata a fare visita ad una sua cugina nel Convento delle “Cicale scalze dell’ordine dei Rincoti”.Questo Convento era anche un Conservatorio di musica sacra, dove le cicale si addestravano per il concerto di primavera. Il Convento si trovava a circa 45 miglia dal GLACER NATIONAL PARK e per raggiungerlo Kelly si era fatta accompagnare dallo Stecco (ord. Fasmidi) con una motoslitta. Data la neve alta si era munita di un paio di ciaspole molto adatte per i percorsi fuori pista. Lo squillare del cellulare la fece sobbalzare ma la voce di Kelly la rese felice. 

"Scusami Jenni ma purtroppo non sono riuscita a comunicare con te in quanto nella zona dove mi trovavo non c’era campo, ma ora sono quasi arrivata, anzi sto scendendo dalla motoslitta, saluto lo Stecco che ha molta premura e sono da te. Infatti dopo pochi minuti entrò in casa, baci e abbracci si sprecarono tra le due inseparabili amiche.

Kelly, dopo una doverosa doccia, si sedette a tavola e iniziò il racconto del suo viaggio.

 

Devi sapere che lo Stecco oltre ad essere un bravo autista è anche un provetto guidatore di motoslitta essendo riuscito a superare parecchie difficoltà, data la neve alta e il percorso tra i boschi molto difficoltoso. Dopo una giornata di viaggio e prima del calar del sole siamo arrivati a destinazione. Il Convento è situato nel tronco di una secolare quercia nel folto di un bosco e in questo Convento, guarda ironia della sorte (a dispetto di La Fontaine) la Badessa è una anziana formica rossa (rufa LINNAEUS) ora convertita ed ex Regina ormai decaduta dal suo titolo nobiliare.

Non mi dilungo a raccontarti tutti i particolari della mia permanenza che è stata molto bella e interessante nell’ascoltare le prove del Concerto di primavera.

 

Finita la cena e sprofondate in comode poltrone di foglie di flora alpina, la cicala Kelly si permise il lusso di fumare un ottimo sigaro “avana” (dono dello Stecco)e gustarsi un buon bicchiere di sugo d’acero dono avuto dalla formica Jenni, a sua volta ricevuto dalla sua amica Korinne, regina del formicaio sito nella riserva dei Piedi neri o comunemente chiamati Blackfoot.

 

E adesso cara Jenni disse Kelly, facendo riferimento alla Cicale scalze, ti leggo un breve appunto lasciatomi dal Bombo, che ho scelto perché racconta un particolare della vita di un famoso giocatore degli anni venti dei White Sox, certo Joseph Jefferson JacKson, con il soprannome “Shoeless” (letteralmente senza scarpe). Durante una partita aveva indossato scarpe da gioco nuove, che gli avevano causato delle vesciche ai piedi; si tolse le scarpe e poi non riuscendo a mettere ai piedi nemmeno quelle vecchie continuò la partita scalzo.

 

Ma la nota triste è che durante le Word Series del 1919 tra i Chicago White Sox, campioni dell’America League , e i Cincinnati Reds della National League la sua squadra passò alla storia per lo scandalo che coinvolse otto dei suoi giocatori che furono sospesi a vita dopo che un tribunale stabilì che si erano messi d’accordo con due giocatori d’azzardo per perdere intenzionalmente la finale, dietro pagamento di un compenso. Purtroppo “Shoeless” era tra questi.

 

Questa è proprio una pagina triste per il nostro amato sport disse Jenni. Si mia cara rispose Kelli e devi sapere che “Shoeless” era analfabeta e riusciva a malapena a scrivere il proprio nome e per questo il suo autografo è uno dei più rari del mondo del baseball. "Shoeless” nato nella Contea di Pickens (Alabama) il 16 luglio 1887 è morto a Grenville ( South Carolina) il 5 novembre 1951.

 

Spero che il breve racconto ti sia piaciuto! certamente rispose Jenni, molto interessante e dettagliato, ma ora si è fatto tardi, il fuoco si sta spegnendo e pertanto andiamo a riposare.

 

Kelly prima di prendere sonno si rammentò del sigaro" avana" avuto in regalo dallo Stecco che l'aveva a sua volta ricevuto da un esule Cubano ex combattente nell'operazione Pluto nella BAIA DEI PORCI, sull'isola di CUBA.

 

TERZA BASE

 

Condividi le favole di storia vera di Giovanni Delneri!

 

Scrivi commento

Commenti: 2
  • #1

    Giorgio (venerdì, 20 giugno 2014 09:28)

    Ho letto attentamente il tuo racconto, sono sempre belli
    e interessanti.
    Bravo !!!
    In attesa di riceverne altri ti porgo un caro saluto.
    el Giurgett

  • #2

    tuo fratello Giorgio (venerdì, 20 giugno 2014 11:31)

    sempre grande,vecchio diavolo nero !