
Traduzione di Frankie Russo
Dall'articolo di Jerry Crasnick su ESPN
Mike Trout, esterno dei Los Angeles Angels, è considerato il più promettente giovane nel futuro del baseball. E’ stato votato all’unanimità come miglior debuttante nel 2012 (ROY, Rookie Of the Year), nello stesso anno ha guidato la classifica in basi rubate (49) e punti segnati; ha vinto due Silver Slugger premi, ed è finito due volte secondo dietro a Miguel Cabrera nelle votazioni per MVP dell’American League. Per gli appassionati di sabermetrica, in base alla WAR (Wins Above Replacement), è considerato il miglior giocatore in assoluto. Niente male per uno giovanotto di 23 anni al suo secondo anno nelle majors. Ma tra poco sarà tempo di contratto anche per lui, ma per il momento non vuole affrontare l’argomento.
Quando Mike Trout si è presentato per la conferenza stampa allo Spring Trainnig, ha messo subito in chiaro che non aveva nulla da dire riguardo il suo futuro con i Los Angeles Angels e tantomeno discutere della possibilità di firmare un contratto per oltre 300 milioni di dollari. E’ stato sempre una persona riservata, quindi, anche quando si tratta del suo futuro economico, intendeva rimanere tale.
“Cosa volete chiedermi”? ha chiesto Trout prima ancora che un giornalista potesse fargli una domanda. “Sono qui per la preparazione pre-campionato, non ho intenzione di discutere il mio contratto o cose del genere. Sono qui per essere in forma per quando inizia il campionato”.
Nel caso di Trout, rinnovare il contratto per il momento non presenta una priorità assoluta. A soli 22 anni, il fatto di essere considerato il miglior giocatore completo (o come dicono gli americani all-around player inteso come velocità, difesa, tiro, battuta e potenza di battuta), fa vivere a Trout una esistenza da sogno che diventa sempre più incredibile.
Quando Trout ha annunciato via Twitter il suo arrivo all’aeroporto di Phoenix lunedì scorso, circa 200 tifosi erano lì ad acclamarlo chiedendo un autografo. Martedì, arrivato sul campo di allenamento al Tempe Diablo Stadium, si è sottoposto ad un servizio fotografico per la Nike.
“E’ incredibile come vanno le cose”, dice Trout. “Sin da bambino ho sempre sognato di giocare nella major league e adesso eccomi qui, felicissimo di esserci”.
I successi riflettono il perché i riconoscimenti, l’attenzione e (molto presto) tanti dollari vanno nella sua direzione. I buoni risultati conseguiti fino ad ora affiancano già il suo nome ai grandi del passato:
· Nella storia della MLB, solo sette giocatori hanno battuto 350 valide, segnati 200 punti e guadagnati 175 base su ball prima di compiere 22 anni. La lista è formata da: Jimmie Foxx, Mel Ott, Ted Williams, Mickey Mantle, Al Kaline, Ken Griffey Jr and Mike Trout.
· Trout è uno dei quattro giocatori ad avere una MB di 320 con 50 HR e 200 punti segnati nei suoi primi due anni. Gli altri tre sono: Ted Williams, Joe DiMaggio e il compagno di squadra Albert Pujols;
· L’anno scorso Trout è stato il primo giocatore a guidare la classifica dell’AL per basi su ball e punti segnati da quando il traguardo fu conseguito da Frank Thomas nel 1994. Ha anche collezionato 190 valide, 100 basi su ball e 30 basi rubate eguagliando il record conseguito da Ty Cobb nel 1915 con i Tigers e Lenny Dykstra nel 1993 con i Phillies.
L’attenzione sembra oramai superare i confini del mondo del baseball. Di recente il Presidente Barack Obama, nell’esaltare i benefici che sarebbero seguiti a un intervento finanziario a favore delle aziende agricole, ha paragonato la legge ad un affilatissimo coltello svizzero o, per chi se ne intende di baseball, come avere nella propria squadra Mike Trout. Una dichiarazione simile fu pronunciata in dicembre da un alto dirigente dei NY Yankees, Randy Levine, quando affermò che era meglio firmare un contratto decennale con Trout che a Robinson Cano. Il commento è sotto indagine della MLB.
Nonostante tutte le attenzioni, Trout cerca di vivere la propria vita come prima che diventasse la Meteora di Millville (città natale, ndr) o definito la “faccia futura del baseball”. Quando Obama fece il paragone, Trout era a caccia e fu inevitabile che ricevesse centinaia di messaggi per informarlo del complimento.
Uno degli episodi più emozionanti capitati ultimamente è stato quando, a pesca con il padre nei Caraibi, ha pescato un pescespada e un barracuda nello stesso giorno. Un’altra volta fu catturato dalle camere televisive mentre assisteva ad una partita di pallacanestro tra i Philadelphia 76ers e Miami Heats. Trout disse che era lì solo per tifare per i 76ers e guardare il suo pupillo James LeBron (stella della NBA, ndr). Ancora non lo aveva conosciuto personalmente ma era tra i suoi principali desideri.
I giocatori degli Angels che hanno avuto la possibilità di vedere Trout nei suoi primi due anni, hanno visto in lui qualcosa di speciale, mentre per coloro che sono arrivati dopo è riservata l’opportunità di assistere all’evoluzione della sua carriera.
E’ come rivedere in azione Mickey Mantle (grande campione degli Yankees a cavallo degli anni 50/60), ndr).
“La prima cosa che ho notato è il piacere che Trout ha quando sta sul campo”, racconta il nuovo arrivato David Freeze, acquistato dai St. Louis Cardinals lo scorso novembre. “Il divertimento che prova a giocare è fuori del normale. Forse il fatto di battere 330, 30 fuori campo e rubare basi ogni volta che vuole, rende le cose più facili. Ma per certo la gioia di stare in campo è immensa e i compagni di squadra gli vogliono un gran bene”.
Ci sono ancora alcuni elementi su cui lavorare prima che inizi la Cactus League. Molto probabilmente quest’anno Trout batterà secondo nel line-up seguendo Kole Calhoun lead-off e prima di Pujols, e con ogni probabilità tornerà a giocare esterno centro dopo la cessione di Peter Bourios ai Cardinals.
“Credo che esterno centro sia la mia posizione naturale” afferma Trout.
In contrasto di quanto accadde la scorsa primavera, quando Trout arrivò in Arizona pesando 109 kg., quest’anno il suo peso non rappreenta un problema. A fine campionato pesava 108 kg., mentre quando è arrivato martedì di chili ne pesava 106, che considera il suo peso forma.
Potrà ancora migliorarsi nel 2014? Difficile a dirsi, ma seppure le sue prestazioni dovessero avvicinarsi a quelle delle due passate stagioni, sarà sempre considerato tra i migliori. E se questo significa attirare centinaia di tifosi all’aeroporto e ricevere complimenti dal mondo sportivo, allora va tutto bene. Il prossimo obiettivo adesso è migliorare il rapporto con i media.
Il primo anno al suo debutto non era a suo agio quando era al centro dell’attenzione, schivo a volere rilasciare interviste. Adesso riesce a scherzare di più con i cronisti e dà di sé una diversa immagine. Bryce Harper, uno degli sportivi amatoriali più pubblicizzati nella recente storia dello sport, sta per essere raggiunto da Trout in questa particolare classifica. Trout è considerato come il futuro principe del baseball e gli analisti, sempre molto attenti, hanno trovato una certa simmetria nella sua conferenza stampa di mercoledì rilasciata in coincidenza con quella di Derek Jeter in cui annunciava il suo ritiro a fine stagione. E’ stata considerata un passaggio di testimone.
“Cerco sempre di fare le cose giuste, sul campo e fuori”, dice Trout. “Restare fuori dai pasticci. Jeter è stato il mio idolo ed è notevole ciò che ha fatto in questi ultimi 20/25 anni. Il suo comportamento sul campo e fuori è ineccepibile. Anche se hai le migliori statistiche personali del mondo, se non vinci non sei nessuno e Derek Jeter ha vinto molto”.
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