________________________________ Uganda, un sogno infranto, ma una grande speranza

Cari amici, vi proponiamo un documento eccezionale. Lo sapevate che nel 2011 l'Uganda pur avendo vinto le finali regionali Little League non poté partecipare alle World Series in Williamsport (USA) perché ai ragazzi sono stati negati i visti? Al loro posto andò l'Arabia Saudita pur sconfitta dagli Ugandesi e quest'ultimi fecero mesto ritorno nella loro patria. 

Essendo gli Stati Uniti un grande paese capace di una mobilitazione incredibile, questa notizia fece un tal scalpore che tutte le maggiori testate giornalistiche e molti network dedicarono ampi spazi a questa notizia. Leggete il resto di questo articolo.

Persino il shortstop dei Phillies Jimmy Rollins e il Prima base dei Pirates Derrek Lee si recarono a Kampala in Uganda per incontrare i ragazzi (vedi il servizio fotografico del New York Times) Il Canada mandò un gruppo di ragazzi per giocare con loro. Pure ESPN dedicò servizi e articoli su questo caso e persino Forbes.

E' stato aperto così un sito internet per sensibilizzare l'opinione pubblica del problema e per raccogliere fondi.

 

Tutta l'America vuole nel 2012 l'Uganda alle World Series. Il sito si chiama Opposite Field (il Campo Opposto)

Nella Home page si può vedere un bellissimo documentario diretto da Jay Shapiro un giovane regista laureato alla Clark University. Il film è in inglese ed è stupendo. Le immagini sopperiscono anche il problema della lingua. Fate sedere i vostri figli vicino e guardatelo assieme a loro. Questo il link del documentario.

 

Della cosa scrisse nell'Ottobre del 2011 anche un sito internet Italiano: www.buonenotizie.it

L'autrice dell'articolo è Laura Pavesi a cui va la nostra gratitudine. Questo il testo dell'articolo di cui abbiamo avuto autorizzazione a pubblicare.

 

Uganda: un futuro migliore attraverso il baseball

Di Laura Pavesi da Buonenotizie.it

 

In Uganda, George Mukhobe insegna a giocare a baseball e softball a migliaia di ragazzi e ragazze in tutto il paese, che partecipano alla “Uganda Little League Baseball” (ULLB), il migliore campionato giovanile di baseball dell’Africa e vivaio di potenziali campioni.

 

George gioca a baseball da quando era adolescente, cioè da quando - a metà circa degli anni ’90 - alcuni missionari americani inviati in Uganda gli insegnarono questo sport. George, che è stato uno dei primi in Uganda a praticare il baseball, si appassionò talmente a questo sport che cominciò a coinvolgere anche gli amici. E così, uno sport che fino a 20 anni fa in Uganda era praticamente sconosciuto, oggi conta oltre 15.000 giocatori e giocatrici in tutto il paese. Si stima che in Uganda ci siano 2 milioni di bambini orfani (il 45% dei quali a causa dell’AIDS) che per sopravvivere sono costretti a lavorare sulla strada. "Alcuni ragazzi provengono dalle zone rurali, ma la maggior parte di loro viene dai ghetti di Kampala” ha detto George “Molti sono orfani, altri sono stati colpiti dalla guerra. Vengono qui a giocare, perché non hanno alcuna prospettiva e non avrebbero altro da fare".

 

In Uganda non ci sono negozi di attrezzature sportive e l'equipaggiamento completo viene donato, per lo più, da turisti americani in visita a Kampala. Non ci sono ancora abbastanza guantoni o scarpe per tutti: molti ragazzi giocano scalzi e tutti sono abituati ad utilizzare - a turno e senza litigare - palline, mazze, guanti e caschi protettivi. Il campo pratica, molto spesso, è uno spazio in terra battuta ed erba ritagliato in mezzo alle baracche di legno - eppure ragazzi di George sono davvero bravi e la ULLB, che è stata fondata nel 2002, è un vivaio di futuri campioni.

 

Lo scorso luglio, la nazionale giovanile allenata da George ha partecipato alle selezioni per la “Little League World Series” e si è qualificata per i playoff, diventando la prima squadra africana di tutti i tempi a qualificarsi per le finali del campionato giovanile mondiale di baseball. Per l’Uganda è stato un risultato storico, ma la nazionale non ha potuto partecipare alle finali, che si sono svolte ad agosto negli U.S.A: l’ambasciata statunitense ha negato i visti, poiché le autorità locali non sono state in grado di fornire il certificato di nascita dei ragazzi o di confermarne l’età esatta, né di risalire ai loro genitori. Il problema nasce perché il 90% degli ugandesi non possiede il certificato di nascita, soprattutto fuori da Kampala.

 

Quest’anno l’Uganda è stato sostituito dall’Arabia Saudita, ma George confida che il prossimo anno le questioni burocratiche si risolveranno, permettendo ai suoi ragazzi di dimostrare che sono "la migliore squadra giovanile del mondo" e che qualcuno di loro possa diventare giocatore professionista.

 

George, oltre ad allenare 1.500 ragazzi dell’area intorno a Kampala e coordinare i 10 allenatori della ULLB presenti in tutto il paese, da qualche giorno è stato nominato anche presidente della federazione nazionale (“Uganda Baseball Federation”-UBF). “Dopo la negazione dei visti, alcuni allenatori erano così scoraggiati che hanno pensato di rinunciare” ha concluso George .”Forse avete ragione - ho risposto loro - ma continuate a farlo per i bambini e le bambine. Tutto ciò che voglio è vederli giocare, essere felici e dare loro la possibilità di un futuro migliore".

 

Ecco il sito della Little League in Uganda

Uganda Little League Baseball (ULLB) 

 

Scritto da Redazione Baseball On The Road

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